CASTIGLIONE DEL LAGO: IL PROG, LA MUSICA DA CAMERA E LA VOCE STRAORDINARIA DI LANZETTI, ROBA DA LECCARSI I BAFFI
CASTIGLIONE DEL LAGO – Uno dice, vabbè sarà il solito revival, ma alla Rocca di Castiglione del Lago si sta bene, andiamo… Poi ti ritrovi senza averne totale percezione in mezzo ad un vero e proprio festival musicale. Specifico. Dedicato ad un genere che può piacere o non piacere, ma che musicalmente parlando è eccelso: il progressive rock. Per intendersi quello dei King Crimson, degli Emerson Lake & Palmer, dei Jethro Tull, dei primi Pink Floyd e per rimanere in Italia del Banco del Mutuo Soccorso, della Pfm, delle Orme, degli Area e Perigeo… Il rock che sfora verso la musica sinfonica, verso il jazz… Non a caso, da queste parti la prima volta che si ascoltarono gli Area o i Perigeo, dal vivo fu ad Umbria Jazz. Eravamo alla metà degli anni ’70 del ‘900. E il Prog stava soppiantando tutto ciò chew si era ascoltato in precedenza e sovvertiva l’ordine dei fattori: tastiere, flauti, violini prendevano il posto delle chitarre graffianti, acide e psichedeliche… Pezzi di 3 minuti che diventavano improvvisamente suite di 9, 14, 16, 20 minuti, senza un riff ricorrente, dischi che diventano “concept album” di due ore in sequenza, senza soluzione di continuità…
Ecco ieri sera alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago splendida location medieval-rinascimentale, dopo due band emergenti, una piemontese alla prima uscita pubblica e una umbro-romana sono saliti sul palco prima Filippo Marcheggiani, per 25 anni chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso, poi Bernardo Lanzetti che tra il ’75 e l’80 è stato la voce (straordinaria) e il front man della Pfm. Due mostri sacri. Roba da leccarsi i baffi per chi ama il prog. Ma soprattutto roba rara. Da collezione. I due insieme hanno eseguito R.I.P. del Banco, con l’ausilio dell’Orchestra da camera del Trasimeno e alcuni altri ottimi musicisti. Sì, avete capito bene, l’Orchestra da Camera del Trasimeno, una delle eccellenze musicali della zona e dell’Umbria intera che si è fatta contaminare dal progressive rock. Con ottimi risultati, così come nell’esecuzione di altri brani.
Del resto se c’è una cosa che accomuna il Prog e la musica classica è che in entrambi i casi bisogna saper suonare. Non ci si improvvisa. Né ci si può aiutare con basi preregistrate come fanno tante orchestre spettacolo…
Grande l’esecuzione per chitarra, basso, tastiere, batteria e orchestra di Non mi rompete regalataci di Marcheggiani
Grandiosi e da “tuffo nel passato” i successivi brani della Pfm eseguiti da Lanzetti con i Chocolate Kings: da La carrozza di Hans a Fiesta, da Maestro della voce, omaggio straordinario a Demetrio Stratos alla struggente Dolcissima Maria, fino al gran finale con Impressioni di settembre. Roba da brividi per chi ha passato i 50. Ascoltare dal vivo le evoluzioni vocali di Lanzetti, che sarà pure invecchiato (come tutti), ma ancora strabilia non è cosa da tutti i giorni.
E stasera si replica, con l’Estate di San Martino, il Rovescio della Medaglia, Abraxas Band (che farà un omaggio a Santana) e i mitici Osanna. Se vi piace la musica cantata e suonata come si deve, l’appuntamento è da non perdere.
m.l.