UMBRIA E TOSCANA VERSO IL CONTAGIO ZERO. MANCA POCO. E I SINDACI PREMONO PER GLI SPOSTAMENTI NEI COMUNI CONFINANTI FUORI REGIONE
ANCHE I COMUNI DEL TERRITORIO SONO QUASI TUTTI ‘COVID FREE’…
Ci si avvicina alla soglia del “contagio zero”. Uno studio di Osservasalute, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma ha stimato le date dell’uscita dall’incubo covid, regione per regione. Ma, precisa l’osservatorio si tratta di stime fatte sulla base di una mobilità molto contenuta, le riaperture delle attività e la possibilità di muoversi, data dall’ultimo DPCM potrebbero anche cambiare lo scenario. Da domani 21 e dopodomani, 22 maggio, le prime zone Covid free dovrebbero essere le province autonome di Bolzano e Trento, insieme alla Calabria. Poi l’Umbria, a partire dal 23 maggio, la Sardegna il 24 e la Basilicata il 25 e la Valle d’Aosta il 28. A seguire l’Abruzzo il 1 giugno e poi Puglia e Campania il 3 giugno, data prevista per l’ulteriore allentamento delle restrizioni con la possibilità di uscire anche dai confini regionali.
La Toscana dovrebbe raggiungere soglia zero il 6 giugno, come la Sicilia e Veneto, il Friuli il 12, il Lazio il 17, l’Emilia Romagna il 22, le Marche il 23 e la Liguria il 24.
Le due regioni più colpite, Piemonte e Lombardia si libereranno rispettivamente il 26 giugno e il 13 agosto.
Secondo l’osservatorio della Cattolica di Roma, dalla fine di giugno solo la Lombardia non sarà ancora libera dal virus. Mentre il Molise è considerato non classificabile, o già “libero” adesso.
Anche il territorio a cavallo tra Toscana e Umbria viaggia verso quota zero contagi da giorni. Sono già paesi covid free, cioè con zero casi positivi, San Casciano Bagni, Montepulciano, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Fabro.
A Cetona resta 1 solo caso positivo, a Chiusi 4, a Sarteano 3 più 7 in Rsa. La curva scende, insomma e la tendenza sembra ormai consolidata. Tra l’altro tutti i casi ancora positivi sono in via di guarigione e il tampone con la definitiva “negativizzazione” è atteso nel giro di pochi giorni.
Alla luce di questi dati appare ancora più inspiegabile il tentennamento della Regione Umbria sulla possibilità di consentire gli spostamenti nei comuni confinanti fuori regione, come ha deliberato la Regione Toscana. Misura per la quale anche in Umbria spingono un po’ tutti dal Pd che è all’opposizione ai deputati e consiglieri regionali della Lega, che invece è in maggioranza.
L’Emilia Romagna si è uniformati alla Toscana, così sarà possibile per esempio andare da Marradi (Fi) a Brisighella (Ra), da Pontremoli (Ms) a Berceto o a Borgo Val di Taro (Pr). Non ancora però nei comuni confinanti con l’Umbria, il Lazio e la Liguria.
Sul portale di ANCI Toscana alcuni sindaci rivolgono un appello alle tre regioni “mancanti”, così come hanno già fatto i sindaci di Chiusi e Castiglione del Lago e lo stesso sindaco di Città della Pieve, affinché rendano possibile e attuabile ciò che ha deliberato la Toscana. Si tratta dei sindaci di Vernio Giovanni Morganti (primo firmatario), di Fosdinovo Camilla Bianchi e di Sansepolcro Mauro Cornioli. “Abbiamo molte relazioni familiari (anche strette) a cavallo tra le due regioni con situazioni che, distanziati da pochi chilometri, vedono affetti separati in due regioni diverse. Si rischia di creare nel giro di pochi chilometri, cittadini di serie A e cittadini di serie B . “Il nostro appello – scrivono – è che anche Umbria, Lazio e Liguria ascoltino la voce delle loro comunità dei Comuni di confine, che hanno gli identici nostri problemi. Si tratta di una norma di buonsenso, che con l’avvio della Fase 2 permetterebbe anche a noi di tornare a vivere una vita più ‘normale’, sempre rispettando in pieno le norme di sicurezza sanitaria”. Addirittura, fa presente la sindaca di Fosdinovo, dalla Lunigiana per raggiungere il capoluogo Massa è necessario transitare dalla Liguria: un paradosso che ben spiega una situazione difficile, che per le Regioni sarebbe comunque semplice da risolvere, condividendo le stesse decisioni”.
Anche da Piazze, Palazzone e San Casciano Bagni per andare a Chiusi (stessa regione), la strada più rapida passa per un tratto in Umbria e non si potrebbe… Oppure per andare da Po’ Bandino a Fabro (22 km, stessa regione) si deve passare per un tratto in Toscana se non si vuol fare almeno 15 km in più sui tornanti della storica Sr 71…
Le norme vanno rispettate, ma a volte il buon senso aiuterebbe a farle rispettare più volentieri.
Anche dall’orvietano s’alza un grido… https://orvietonotizie.it/coronavirus-presidente-tesei-autorizzi-spostamenti-tra-comuni-confinanti-di-regioni-diverse-nota-di-bettarelli-e-meloni-pd/?fbclid=IwAR2ByvNu-ax0mjYyRlnhZRAbICboXsrvZRCrMTbwEMx6R_HIFWThwndzZFY