SPOSTAMENTI FUORI REGIONE NEI COMUNI CONFINANTI: L’UMBRIA CI STA PENSANDO

SPOSTAMENTI FUORI REGIONE NEI COMUNI CONFINANTI: L’UMBRIA CI STA PENSANDO
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CHIUSI – La questione degli spostamenti nei comuni confinanti, ma fuori regione, sta diventando sempre più una questione di lana caprina. In alcune aree la vicenda è stata risolta. Dopo l’ordinanza n.57 della Regione Toscana, si sono uniformati Emilia Romagna e Marche. E i due presidenti Bonacini e Ceriscioli hanno giustificato la loro decisione in ragione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico. Da ieri anche il comuni di Acquapendente (Vt) ha autorizzato lo spostamento di cittadini della Toscana (da San Casciano Bagni per esempio ) sulla base di un accordo bilaterale, avallato dai due prefetti.

Ma intanto il ministro Speranza rispondendo alla Conferenza Stato- Regioni frena gli entusiasmi affermando che “gli spostamenti tra comuni e province di Regioni diverse e confinanti possono avvenire solo per motivi di urgenza”. Per cui la data ipotizzata per la ripresa degli spostamenti tra Regioni resta quella del 3 giugno. Non prima.  Intanto anche la Regione dell’Umbria, la cui presidente Tesei è stata sollecitata più volte e da più parti a deliberare in proposito, sta studiando con i propri uffici legali la legittimità di un provvedimento (ordinanza o decreto) che permetta lo spostamento fra comuni limitrofi fuori dai confini regionali. Per l’Umbria si pone una esigenza in particolare con alcuni comuni della Toscana, Chiusi, Cortona e Sansepolcro in testa. Ma anche Montepulciano, Cetona, San Casciano Bagni.

La Regione Toscana, come si ricorderà,  ha già autorizzato gli spostamenti dei cittadini tra Comuni confinanti di Regioni limitrofe. Ma serve un analogo provvedimento degli enti confinanti. Umbria compresa.

L’ordinanza del presidente della Giunta Regionale della Toscana numero 57 del 17 maggio, al punto 23 delle “disposizioni per attività specifiche” recita infatti: “A decorrere dal 18 maggio, previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Toscana, nei limiti del comune confinante, da parte di coloro che abitano in comuni collocati a confine tra Toscana e altre Regioni”. La governatrice umbra Donatella Tesei prima di firmare un atto in questo senso è intenzionata a chiedere non solo il parere legale dell’avvocatura, ma anche il disco verde dei prefetti interessati.

Insomma la cosa potrebbe avere una svolta prima del 3 giugno. Sempre che il governo non  stoppi tutto.

Quanto al quadro epidemiologico (che ovviamente è un parametro fondamentale di cui tener conto), vale la pena segnalare una mappa diffusa da INPS, sulla mortalità da covid (in eccesso rispetto alla baseline riferita al medesimo periodo) tra il 1 marzo e il 30 aprile, ovvero nel momento di picco

In quella mappa si vede come le province di Siena e Viterbo siano tra quelle con la percentuale più bassa (tra il -10% e lo zero), le province di Arezzo, Perugia e Terni siano appena sopra con un tasso tra lo zero e il 10%.  E secondo uno studio dell’Università cattolica di Roma l’Umbria da domani 23 maggio sarà Covid free, la Toscana lo sarà dal 6 giugno… . Insomma dati e proiezioni che evidenziano una situazione non solo sotto controllo, ma anche molto diversa dalle zone più colpite dal virus come la Lombardia dove in alcune province la mortalità indicata nella mappa INPS è stata dal 200 al 500%.

Da parte nostra continuiamo a ribadire che consentire lo spostamento nei comuni confinanti anche se fuori regione, sia un fatto di buon senso e anche di realismo rispetto alla situazione sociale, economica delle zone di confine.

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