SIENA, INDAGINI PER CORRUZIONE ALLA FISES E TERRE CABLATE. PERUGIA: CONCORSPOLI? I PM: “ERA UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE”

SIENA, INDAGINI PER CORRUZIONE ALLA FISES E TERRE CABLATE. PERUGIA: CONCORSPOLI? I PM: “ERA UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE”
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SIENA – L’emergenza coronavirus e il lockdown prolungato hanno spento ogni riflettore su questioni diverse. E anche quando si parla di azioni giudiziarie il primo riferimento è al dramma delle Rsa, nelle quali si sono verificate decine di morti. Ma l’attività investigativa e giudiziaria il virus non l’ha fermata del tutto.

A Siena è di ieri la notizia dell’apertura di un fascicolo sulla Rsa di Sarteano, ma qualche giorno fa (fine aprile) la Procura aveva emesso misure interdittive cautelari  a carico di due dirigenti “apicali” della Fises (Finanziaria Senese di Sviluppo) e della società Terre Cablate.  E l’iscrizione nel registro degli indagati di altre due persone. Fises e Terre Cablate sono due soggetti che operano in rapporto con le pubbliche amministrazioni e l’ipotesi di reato ipotizzata è quella di “corruzione e atti contrari all’esercizio delle proprie pubbliche funzioni”. Al centro dell’indagine ci sarebbero  scambi di favori tra i due, in un caso, e tra uno di loro e un’altra persona, dirigente di una società privata, nell’altro. Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare sono state eseguite perquisizioni presso l’abitazione ed uffici di tutti gli indagati. L’attività di indagine, condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle è iniziata oltre un anno fa e si è sviluppata su un’ampia attività tecnica, riscontrata da acquisizione di documentazione di vario tipo e da  informazioni di testimoni.

Ancora un caso dunque di presunta mala amministrazione. Di malversazione (sempre presunta) intorno a quel rapporto spesso incestuoso tra politica, pubblica amministrazione e aziende o soggetti di servizio alla pubblica amministrazione stessa.

La Fises è soggetto composto da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Siena, Fondazione Mps e e opera in territorio senese come “partner strategico”per la nascita, lo sviluppo e l’insediamento delle imprese locali fornendo non soltanto i capitali necessari, ma affiancando le società nel processo di realizzazione dei propri progetti. Questo attraverso Operazioni di Capitalizzazione aziendaleFinanziamenti a medio e lungo termine nelle diverse tipologie, Partecipazione Diretta al capitale delle imprese. Ma la Fises svolge anche una funzione di intermediazione con le istituzioni grazie al proprio inserimento in un Sistema Relazionale originato dalla propria composizione proprietaria (la Camera di Commercio, la Provincia ed il Comune di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi), e dagli stretti rapporti con gli altri players dello sviluppo, quali le Amministrazioni Pubbliche del territorio, le Società di Servizi alle Imprese, le Associazioni di Categoria e le Banche.Una sorta di “bicamerale degli affari” in salsa provinciale. Che nei primi 4 mesi del 2020 ha “lavorato” circa 5 milioni di euro…

Terre Cablate è un consorzio nato con l’obiettivo di “dotare tutta la provincia di Siena di una rete a banda larga in fibra ottica, sulla quale erogare servizi di interesse per le istituzioni, le imprese e i cittadini”.  Lo scopo dichiarato nello statuto è quello di essere ente strumentale degli enti soci, oltre alla normale attività di gestione dei servizi attivi, il Consorzio realizza la progettazione e implementazione di nuovi servizi per conto delle amministrazioni consorziate, funzionali al “governo” delle amministrazioni stesse e a beneficio dei cittadini. Dal 1 gennaio 2007, il Consorzio Terrecablate si è dotato di un nuovo statuto, e le tre comunità montane della Val di Merse, del Cetona, e dell’Amiata-Val d’Orcia sono entrate a fare parte della compagine societaria.

Insomma nell’un caso e nell’altro intreccio forte tra pubblico e privato. Ora l’inchiesta della magistratura senese getta ombre inquietanti sulla direzione/gestione dei due soggetti.

E 100 km da Siena, a Perugia, nelle stesse ore, la Procura notificava l’avviso di conclusione delle indagini dell’inchiesta ribattezzata ’Concorsopoli’ che la primavera scorsa ha provocato un terremoto ai vertici della politica, della Regione e della sanità umbre. Con il risultato del cambio di maggioranza in Regione avvenuto alle elezioni del 26 ottobre.

In particolare, i pm titolari delle indagini condotte dalla guardia di finanza, contestano anche all’ex governatrice Catiuscia Marini, all’ex sottosegretario all’interno, ed ex segretario regionale Pd, Gianpiero Bocci e all’ex assessore alla sanità Luca Barberini il reato di associazione per delinquere.

Marini, Barberini e Bocci secondo quanto scritto nella relazione di conclusione delle indagini “creavano una vera e propria rete di sistema attraverso cui condizionavano gran parte dei concorsi pubblici gestiti dall’Azienda ospedaliera di Perugia e da altre aziende sanitarie umbre, impartivano le direttive attraverso i vertici aziendali di nomina politica, affinché i concorsi pubblici venissero manipolati a favore dei candidati indicati da loro stessi”. 

La sentenza potrebbe anche ribaltare tale impostazione, ma dal punto di vista politico ciò che scrivono i Pm è già di per sè, oggettivamente, un macigno che pesa come una montagna sui tre esponenti di quello che era il potere umbro targato Pd.

Quindi il cambio operato dagli elettori alle regionali, con la consegna dell’Umbria alla Lega, appare del tutto giustificato anche a posteriori. Resta da vedere se la nuova gestione Tesei-Coletto darà una svolta anche in certe pratiche consolidate. Sono passati solo 6 mesi, di cui tre sotto emergenza e lockdown… Presto per dirlo. Ma la gestione leghista della Lombardia, per esempio, non depone a favore…

L’assessore alla sanità Coletto è veneto e in Veneto è andata meglio. Ma lui in Umbria si è visto poco. L’Umbria riguardo al Covid se l’è cavata bene, è stata tra le prime regioni a raggiungere la soglia dei contagi zero… Ma questo è dipeso dalla sanità di prima, che al di là delle malversazioni dei vertici, operativamente non era e non è tra le peggiori, e anche in questo caso ha fornito risposte soddisfacenti ed efficaci. Coletto ancora non ci ha messo nemmeno il naso, figuriamoci le mani.

m.l.

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