DAL 3 GIUGNO RIAPRONO I “CONFINI” COMPRESO QUELLO TRA TOSCANA E UMBRIA. E PER LO STESSO GIORNO E’ ATTESA LA CONFERMA O MENO DEL FRECCIAROSSA A CHIUSI

sabato 30th, maggio 2020 / 11:59
DAL 3 GIUGNO RIAPRONO I “CONFINI” COMPRESO QUELLO TRA TOSCANA E UMBRIA. E PER LO STESSO GIORNO E’ ATTESA LA CONFERMA O MENO DEL FRECCIAROSSA A CHIUSI
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CHIUSI –  Da mercoledì 3 giugno, la “ripartenza” sarà completa. Sarà possibile anche la mobilità libera tra regioni. E riprenderanno gli arrivi e partenze dagli aeroporti. Quindi riaprono pure i confini nazionali.
“Il decreto legge vigente prevede dal 3 giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva”. Lo dichiara il ministro Roberto Speranza, interpellato dall’ANSA al termine della riunione di Conte con i capi delegazione, ieri sera. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia si terrà in contatto con i presidenti delle Regioni nelle prossime ore, per continuare a confrontarsi sulla apertura agli spostamenti infraregionali dal 3 giugno. E’ quanto si apprende al termine del vertice di governo, nel quale si è valutato che dai dati non emerge l’esigenza di mantenere il blocco. Il confronto, viene spiegato, andrà avanti nei prossimi giorni come già accaduto per tutta la settimana. Non è invece al momento prevista una riunione della conferenza Stato-Regioni.  Quindi la riapertura da mercoledì prossimo sembra ormai decisa e cosa fatta, senza ripensamenti, senza scaglionamenti e senza balzelli tipo il certificato ipotizzato dai governatori della sardegna e della Sicilia, per chi arriva nelle due isole. Sarebbe un balzello incostituzionale, quindi improponibile. La Sardegna ha già fatto marcia indietro. 
Intanto è rimandata a mercoledì anche la decisione sulla conferma o meno del Frecciarossa Napoli-Milano con fermata a Chiusi. Dalla riunione di Trenitalia tenutasi ieri è uscita una fumata grigia. La riunione è stata aggiornata alla settimana prossima, quando si terrà un ulteriore incontro al quale è stato invitato anche il sindaco di Chiusi Bettollini. Insomma al momento non c’è un sì sicuro, ma neanche un no definitivo. Il fatto che Trenitalia abbia invitato il sindaco di Chiusi potrebbe significare che il gestore vuole verificare meglio le condizioni e magari chiedere alle istituzioni locali un impegno ancora più forte di quello messo in campo l’anno scorso, per sostenere e promuovere la fermata dell’alta velocità in Valdichiana. L’emergenza covid e le difficoltà che essa ha innescato nel settore turistico e sulla mobilità in generale pesano, inevitabilmente, ma i 16 mila biglietti staccati dal 9 giugno 2019 al 6 gennaio 2020 non sono bruscolini. Il Frecciarossa ha funzionato. Il territorio, nonostante sia una fermata non in un capoluogo di provincia, ha risposto abbastanza bene.
Il 3 giugno, oltre a poter varcare il confine tra Umbria e Toscana (e viceversa), non solo per incontrare i parenti e gli affetti stabili, potrebbe anche arrivare la notizia della conferma del Frecciarossa. Se invece questa notizia dovesse essere di segno contrario, la cosa non dipenderebbe comunque dal risultato ottenuto nel primo anno di sperimentazione.
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