VALDICHIANA, SCREENING A TAPPETO IN TUTTE LE CASE DI RIPOSO PUBBLICHE. E BETTOLLINI SPARA A ZERO SU RENZI…

VALDICHIANA, SCREENING A TAPPETO IN TUTTE LE CASE DI RIPOSO PUBBLICHE. E BETTOLLINI SPARA A ZERO SU RENZI…
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CHIUSI – Non ha usato mezzi termini il sindaco di Chiusi Bettollini, nella diretta di oggi: “è follia chiedere di riaprire le librerie e di far ripartire le attività, per poi convivere con il virus”. Non ha fatto nomi, Bettollini, ma il riferimento a Renzi è stato fin troppo chiaro. “E’ da irresponsabili fare uscite del genere solo per avere un po’ di visibilità. Non è il momento questo per fare politica e propaganda!” Il cordone ombelicale con il vecchio amico e capo, è reciso, del tutto. Il Bettolini renziano dei primordi non esiste più. Ora è un altro sindaco. E in questo momento sta solo cercando di fare il possibile per arginare la pandemia nel proprio territorio. Non è stato tenero nemmeno con i suoi compaesani d Montallese, perché oggi a Chiusi si registra un nuovo caso di positività al coronavirus, e proprio a Montallese, dove – a sentire il sindaco – qualcuno forse ha derogato alle norme e alle restrizioni… D’ora in avanti controlli più ferrei anche nelle frazioni.

Dopo il decesso di ieri nella casa di riposo comunale di Sarteano, la Asl ha disposto uno screening a tappeto in tutte le Rsa pubbliche, a partire da domani mattina con tampone a tutti gli ospiti e al personale. A Chiusi l’operazione riguarderà la residenza “Walter Trippi” presso l’ex ospedale. Restano in vigore tutte le restrizioni con l’appello sempre più pressante a “stare in casa” il più possibile. Si continuano a verificare casi di positività, la curva ancora non scende, ma è piuttosto stabile, sale invece in alcuni comuni limitrofi e a Siena in particolare dove i casi sono ormai oltre 60…

Ci vuole forza di volontà, spirito di adattamento e pazienza, tanta pazienza. Comprensibile il disagio di chi non ha giardino, né terrazzo, di chi vive in appartamenti piccoli, soprattutto è comprensibile il disagio dei bambini e dei ragazzi costretti in casa.Ma anche degli anziani che sono meno “social” e fanno più fatica a capire cosa sta succedendo. Per questo alcune associazioni come la Pubblica Assistenza, hanno avviato un servizio di sostegno psicologico telefonico. “Nessuno sarà lasciato solo, ma di casa è meglio uscire il meno possibile”. Stop.

 

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