EMERGENZA CORONAVIRUS: IL GIORNO DELLO SCIACALLO
Ne ha parlato anche il sindaco di Chiusi ieri sera nella sua giornaliera diretta fb di aggiornamento sul fronte coronavirus. E sulla stampa si legge di alcuni episodi segnalati a Cortona e in altri comuni. Parliamo di persone che telefonano o suonano alla porta dicendo che devono fare il tampone, obbligatorio. Presi di mira soprattutto anziani che vivono da soli e che sono i più attaccabili. Ovviamente non sono operatori sanitari a telefonare o a presentarsi, nel caso lo fossero sarebbero riconoscibili, in divisa e si qualificherebbero, mostrando documenti, tesserini e eventuali ordinanze.
Si tratta di truffatori che cercano di introdursi nelle case, per spillare soldi o, peggio ancora per rubare. Alcuni cittadini riferiscono di telefonate effettuate da presunti “addetti della Protezione civile” che domandano se, nell’ambito familiare, ci siano persone con tosse, febbre e raffreddore. Gli stessi falsi operatori dichiarano che, in presenza di quei sintomi, sarebbero disposti ad andare direttamente a casa dei pazienti ad eseguire il tampone diagnostico, poiché la Regione Toscana lo avrebbe reso obbligatorio a tutti i suoi assistiti… Sia il Comune di Cortona dove i casi sono stati segnalati ai Carabinieri sia il sindaco di Chiusi, in risposta ad alcuni messaggi ricevuti durante la diretta Fb, hanno precisato che si tratta di tentativi di truffa e raggiro, invitando tutti i cittadini a fare attenzione e eventualmente a chiamare il 112.
Come sempre, insomma, c’è chi cerca di trarre profitto dal momento di paura e difficoltà della gente. Come quei negozi che non hanno perso tempo ad alzare i prezzi dei prodotti in vendita, cercando di lucrare sull’obbligo per i cittadini di non uscire dal proprio comune.. Con l’Amuchina che costa più del Vino Nobile, ci sta che anche i prodotti da “scorta familiare” subiscano dei rialzi…
Anche su questo aspetto Bettollini e i suoi colleghi invitano a segnalare eventuali episodi, per poi intervenire… intimando ai commercianti di non fare i furbi e a non aumentare i prezzi. Ma ad oggi – ha detto oggi Bettollini – “non risultano aumenti di prezzi ingiustificati”.
Gli sciacalli però, quando c’è una emergenza, che sia un terremoto, una alluvione o un’epidemia, scendono sempre in campo, puntuali come orologi svizzeri. Da un lato la gente che si fa il mazzo nei soccorsi e nel lavoro per assicurare servizi essenziali e assistenza e dall’altro, appunto, gli sciacalli pronti ad approfittare della situazione. Italiani brava gente. Ma non sempre.
(foto tratta da Radio Bruno)