SALVINI NON SFONDA, L’EMILIA ROMAGNA RESTA DI SINISTRA. LA CALABRIA NO. IL PD RECUPERA, I 5 STELLE CROLLANO
“No pasaran” scrivevano sui muri i repubblicani spagnoli durante la guerra civile del ’36, riferendosi ai fascisti del caudillo Francisco Franco appoggiati da fascisti italiani e dai nazisti tedeschi. Non passeranno. In Spagna passarono. Come ce lo ricorda il quadro di Picasso “Guernica”. E la divisione, la guerra intestina tra comunisti e anarchici nel fronte repubblicano contribuì alla vitoria del nemico…
In Emilia Romagna, sembrava che il vento di destra fascio-leghista dovesse travolgere tutto e spazzar via il mito un po’ acciaccato dell’Emilia Rossa. Come è successo ad ottobre in Umbria. E invece l’Emilia Romagna, terra di comunisti e anarchici, ha detto: No pasaran!
Lo ha detto con il voto, in una domenica di gennaio. Il caudillo Salvini che si è speso anima e corpo nella campagna elettorale è rimasto al palo, fuori della porta, con le classiche pive nel sacco.
Alle prime proiezioni che davano una “forbice” inferiore ai 3 punti a vantaggio di Bonaccini, si è presentato in Tv a dire che per la prima volta in 70 anni in Emilia c’era stata partita e questo per lui era già un bel successo. Non è andata esattamente così. Bonaccini, candidato del centro sinistra ha vinto con il 51,6% contro il 43,7% della candidata leghista e del centro destra Lucia Borgonzoni.
La partita, di fatto non c’è stata. Si è giocato ad una porta, come nelle partitelle che si facevano una volta nei cortili o all’oratorio: 8 punti di distacco non sono una vittoria sul filo di lana, all’ultimo voto.
Bonaccini ha preso qualche voto in più della somma dei voti della coalizione che lo sosteneva, segno che è stato apprezzato anche come governatore uscente e come persona, ma anche dal punto di vista strettamente politico, Salvini ha preso una bella “dentata”. Perchè in Emilia Romagna il primo partito tornato ad esserlo il Pd, con il 34,7. La Lega che aveva vinto alle Europee e i 5 Stelle alle politiche del 2018 sono rimasti dietro. Il partito di Salvini e Borgonzoni al 31,9, i 5 Stelle al 4,7. Nella terra che li vide nascere a ottenere i primi successi alle amministrative (Parma) il Movimento di Grillo & C. s’è “liqueso” come diceva Proietti in un noto spot pubblicitario, scendendo da quota 30 sotto a quota 5… Una debacle senza attenuanti e senza appello.
“L’emilia romagna non si lega” si leggeva in molti cartelli nelle manifestazioni di piazza delle sardine, e infatti l’Emilia Romagna, non si è… Legata. Al contrario, ha respinto l’assalto al palazzo d’inverno. A Bibbiano, paese additato come un luogo infernale, dove l’amministrazione a guida Pd avrebbe avallato e sostenuto un sistema malavitoso e odioso che portava via i bambini alle famiglie, con una campagna mediatica in cui Salvini e la Borgonzoni hanno inzuppate pane e biscotti pr mesi, la gente ha risposto con il 60% di voti al Pd. Punto.Anche nel quartiere Pilastro di Bologna, quello del bliz al citofono di Salvini, è andata allo stesso modo. Stavolta il citofono ha risposto al Capitano “si levi dai c… e se vuole, ripassi tra 5 anni!”
In Emilia Romagna ha votato il 67% degli aventi diritto, la volta precedente, nel 2014 meno del 40. Sulla grande affluenza ha influito, evidentemente, il movimento delle Sardine, che ha riportato la gente in piazza, ma anche alle urne. Ha pesato più la voglia di riprendere la parola, di non farsi “colonizzare” da una politica urlata e oscurantista, della voglia di cambiare, che Lega e destra sbandieravano ai 4 venti. A proposito di destra: Forza Italia si è fermata al 2,9%. Peggio dei 5 Stelle. Anche questa è la fine di una storia.
In Calabria le urne hanno premiato invece proprio la candidata del centro destra Iole Santelli che ha ottenuto il 56% contro il 30 del candidato del centro sinistra Filippo Callipo. I 5 Stelle si sono fermati al 7,5. Ma anche in Calabria, nonostante a sconfitta pesante, il Pd è il primo partito con il 16,3%. Segue la Lega al 12,1. Forza Italia è all’12,8 per cento, con un testa a testa interno alla coalizione. Fratelli d’Italia all’11,2. I 5Stelle, che erano alleati con una lista civica, sono al 6,2 per cento.
La partita insomma finisce in parità, una regione a testa sulle due chiamate al voto. Ma è indubbio, che dal punto di vista politico, il peso della vittoria di Bonaccini in Emilia pesi di più di quello di Iole Santelli i Calabria, perché Salvini aveva fatto del’Emilia Romagna una sorta di linea del Piave da sfondare, per poi dare l’assalto alla Toscana nella prossima primavera. Anche per il centro sinistra l’Emilia, più che la Calabria, era la linea del Piave da difendere, per tenere le posizioni e magari rilanciare l’offensiva… La linea ha tenuto, e come l’Armata Rossa a Stalingrado ha ritrovato forze che forse neanche pensava di avere… Dall’Emilia Romagna arriva anche un segnale al Pd e al resto della sinistra. Il segnale è la partecipazione, il riannodare un filo che si era spezzato e nessuno ne trovava più il capo… Il voto emiliano, con il peso determinante delle sardine, dice che con il pragmatismo e basta (nel quale gli emiliani sono maestri) non si va lontano, che in politica serve anche un po’ di cuore e di passione. Serve un’idea del mondo e della vita, che non sia solo egoismo e paura degli altri. Le piazze delle sardine non hanno detto granché finora sul piano dei contenuti, questo è vero, ma hanno ridato voce e speranza ad un popolo smarrito e orfano. Il voto in Emilia ci dice che le piazze vere sono meglio della piazza virtuale. Che la gente ha bisogno di sentirsi comunità e che se si vota per una Regione, si deve votare valutando le cose di quella regione e non le sparate di un capopopolo che ha pensato di trasformare l’Italia in una vandea rancorosa e incattivita.
La Calabria è un’altra storia. E se in una regione che non è per storia e tessuto economico l’Emilia Romagna, la sinistra decide di affidare le proprie sorti ad un imprenditore, già presidente di Confindustria, come Pippo Callipo, qualcosa non torna. Lo aveva già fatto anche in Umbria con Vincenzo Bianconi, regalando la vittoria alle Lega. A volte basterebbe non ripetere gli errori…
Prossima tornata a primavera. Si vota in Toscana. La partita è aperta, come si suol dire, ma il voto emiliano è, per il centro sinistra, una discrta iniezione di fiducia. La Toscana, non solo è vicina e confinante, ma somiglia più all’Emilia Romagna che alla Calabria.
Ma perché devi chiamare fascio leghisti chi non la pensa come te ?
Avresti piacere se qualcuno scrivesse : hanno rivinto i comunistacci appoggiati da quattro cialtroni e un po’ di fregnotti che non sanno aprire bocca ma essendo pagati dal PD e da quel delinquente di Soros,delinquente perche in un sol giorno ci rubò, speculando sulla lira, 15.000.000.000.000.nel 1992,lasciandoci in braghe di tela ?
Si scatenerebbe il finimondo ! Ma le offese per la sinistra sono ” OFFESE ” rivolte alla destra é ” SATIRA ” !
Niccolò, uso il termine fascio-leghisti, perché la destra attuale è im larga misura fascio-leghista, si è visto come Salvini ha condotto la campagna elettorale (con le citofonate, le piazzate a Bibbiano, tutta roba che somiglia alle liste di proscrizione) e perché in giro tira anche una brutta aria xenofoba, omofoba, perfino antisemita (vedi la scritta sulla porta di una abitazione a Mondovì)… Forse c’è anche una destra diversa, ma non si vede. O si vede molto poco…
Marco,si vede solo quello che si vuol vedere !
Salvini ,Meloni,Berlusconi hanno fatto una campagna elettorale tra ,parolacce ,offese,ristoratori che avendo ospitato ” i nemici ” sono stati minacciati. Sindaci non allineati, minacciati di farli ” agganghire ” da Bonaccini, le sardine,ridicoli fregnotti, che volevano impedire di scendere in piazza gli avversari,addirittura cosino ha detto che era inutile andare a votare,se l’avesse detto un ragazzo impegnato politicamente a destra,si sarebbe scatenato un inferno ! Le piazzate,come le chiami tu,furono fatte dai girotondini qualche anno fa,ma quelle erano lecite e CHIC!
Comunque ,la campagna elettorale è finita,la sinistra é riuscita,di poco,a mantenere l’ Emilia Romagna ! Bravi,complimenti!
Ricordo a tutti che non è finita ! In primavera tocca a : Toscana,Liguria,Puglia,Campania,Marche e Veneto !
Vedremo,se spallata dopo spallata qualcuno si arrenderà !
Ma di cosa stai parlando !
È la solita storia,la sinistra si difende dietro le parole : fascista,omofobo,antidemocratico,fascio-leghista !
X Niccolò martinozzi. E allora quando dico che l’idea nel sociale la fanno i media e quindi chi ne stà dietro,dico bene oppure sbaglio? Questo succede in ogni direzione,dalla sedicente sinistra alla destra, in pratica vince chi ha soldi da investirci per far formare le idee, ed in tale contesto assistiamo a chi dice di essere autonomo o non dipendente e ” si diversifica” (lo racconta lui ) dall’apparato partitico, In barba alla democrazia che è solo formale,ma nel frattempo esprime idee che sono rivolte ad influenzare i campi della politica.Allora come ti dipaneresti in questo ginepraio, affidandoti al buon senso ed alla correttezza di chi emette certe idee all’interno della politica e tenendo in conto che tutto questo avviene quando si parla di sistema dei soldi ? Uno dei problemi è soprattutto anche quello dei riferimenti ai gruppi economici che ne stanno dietro; Berlusconi per esempio lo conosciamo tutti, sappiamo che stà dietro a certa carta stampata, a certe TV,anche a certe strutture economiche legate anche ai partiti dell’attuale governo (vedi Cooperative).Tutto questo lo dico perchè è sempre più difficile da un certo punto di vista saper distinguere come gli interessi si mischiano fra loro e si esprimono di conseguenza.
Se senti la sedicente sinistra e vedi quale carta stampata venga letta, il quotidiano La Repubblica per esempio è quello che sostanzialmente tira la volata al PD e non solo, vediamo infatti i loro giornalisti nei dibattiti televisivi per quali interessi siano schierati e lo capiamo tutti per quale visione spingano.Volevo con tutto questo affermare un concetto lapalissiano che è quello che in un sistema dei soldi che avvolge la politica tutta e nessuno escluso,ci sono poche voci che escono dal coro,ma veramente poche,e del resto quasi mai preponderanti per segnare indirizzi politici.In pratica siamo al punto che si può dire tutto ed il contrario di tutto con la massima indifferenza e questo è un momento che il sistema nel suo complesso tira un respiro di sollievo perchè adesso ci dicono che si stia formato un fronte bibolare ed il tripolarismo sembra in fase calante.Queste secondo me sono tutte sciocchezze perchè non tengono minimamente conto di come si esprima la gente e di come la società si sia liquefatta in attesa di uno scossone a livello globale dove i parametri di critica e di interpretazione dei fenomeni usati fin’ora non reggono più di fronte alla limitatezza delle risorse ed ad un fatto che tutti conoscono ma che tutti si esimono dal considerare che viene detto come ”la caduta tendenziale del saggio di profitto”.Ed è solo in tale considerazione che il sistema dei soldi si trova nella necessità vitale di dare una stretta a tutti gli aspetti dell’economia globale, escludendo e mettendo semprepiù da parte i più deboli,provocando guerre e rifiutando sistematicamente di ammettere che nella pratica si assiste ad un ridimensionamento veloce della democrazia in ogni parte del globo,anche dove nel passato ci sono state manifestazioni evidenti di stati di democrazia anche parzialmente realizzata.Ed allora chi possiede i media segna anche il modo di pensare, e questo anche a tutti i livelli, soprattutto anche in periferia e quindi la tua osservazione caro Niccolò riguarda anche chi si è sempre dichiarato a sinistra ma lungi da esso che dovesse apparire la subalternità a difendere istanze partitiche.Non sarebbe questo un sistema da dover cambiare? Il fatto è che chi ci prova a farlo in qualche modo urta il sistema dei soldi che è stato costruito ed edificato da chi ne ha l’interesse.Ecco perchè ” la democrazia” che ti sbandierano non esiste( tu puoi dire ciò che vuoi,sbatterti come ti pare,parla pure quanto vuoi, libero di farlo, ma quanto a cambiare nessuno si illuda).Solo due volte è successo questo nella storia recente ed è stato ottenuto con la forza ma poi abbiamo visto dalla storia che la storia stessa si è rifagocitato tutto:In Russia ed in Cina.Ma questo non vuol dire a detta mia che possa andare sempre così e che possa essere giusto il discorso :”meglio questo che abbiamo adesso qui da noi che altro e quindi teniamocelo stretto”.Questo è un discorso pregnante di regressività e che fanno coloro i quali interessa farlo e che possa passare nelle menti,far formare adepti. Guarda a tal proposito la trasformazione avuta dalla sinistra. i nonni volevano abbattere il sistema,i babbi amministrarlo e ricondurlo alla possibilità dei loro ragionamenti,i figli l’hanno abiurato dicendo che un altro mondo non sia possibile e dicendo di cambiarlo progressivamente dall’interno ma nel contempo accettandone tutte le logiche del sistema che occorrerebbe cambiare.Ed allora se questi li senti oggi ancora parlano
di democrazia non avendo capito e nemmeno interessa capire la bestia che hanno di fronte che si chiama capitalismo,anzi la rifiutano con risolini sarcastici di annoverarla tale.per questo qualcuno disse: in certi casi e talvolta occorre anche il coraggio dell’Utopia.E’ quello di cui il sistema ha più paura che prenda forma,perchè quando la gente non mangia, arriva a mangiare quelle istituzioni che l’hanno affamata.E la storia è li a dimostrarlo.Ma qui in italia la mentalità è sempre la più dura ad essere variata. Ed il perchè l’ho spiegato-secondo me certamente- parecchie volte quasi alla noia.
Carocarlo,tu dici bene ! Benissimo !
Non ci scordiamo che la sinistra,e dico tutta la sinistra,può contare su : RAI 1,2,3 4,5,6,LA 7 con la peggiore che è la Gruber che risponde direttamente a Bilderberg che è una sorta di P2 che essendo a sinistra è legale,Repubblica,il Sole 24’ore,Avvenire,Corsera,giornalisti pagati dai contribuenti come Fazio,Lerner,Santoro,Annunziata,Augias e tanti altri ! La sinistra insorse quando fu fatto presidente RAI Fao,poila sin8stra ,su questo argomento,non si è più sentita !
Almeno Berlusconi se li paga con i suoi soldi !
Il Sole 24 ore è della Confindustria, Avvenire è della Cei…Definirli di sinistra mi pare un tantinello esagerato.Bildelberg è una “associazione” tra banchieri, finanzieri, supermanager. Che una certa sinistra salottiera gli strizzi l’occhio ci sta, è successo. Ma definire Bilderberg una longa manus della sinistra è una cazzata. Probabilmente è il contrario. Se mai è la longa manus della destra che si insinua in ceti ambienti della sinistra…
Su Rai 1 son trent’anni che tutte le sere imperversa Bruno Vespa, che spolverava la poltrona a Berlusconi con il fazzoletto… Via siamo seri.
In ogni caso Primapagina non prende un centesimo da nessuno, né dal governo, né dalla Regione, né dal Comune, né tantomeno dal Pd.. Eppure è dichiaratamente di sinistra. Qualcosa non torna, secondo il vs ragionamento… Questo giornale è contro il capitalismo. E contro le privatizzazioni, da sempre. E’ stato contro il Jobs Act, controil renzismo, è per la redistribuzione del reddito, per l’uguaglianza (che è cosa diversa dalla meritocrazia), per le pari opportunità, per la solidarietà sociale, per la tutela dell’ambiente anche a costo di perdere qualche posto di lavoro, è contro il decreto sicurezza di Salvini e contro la chiusura dei porti. Personalmente ritengo Bonaccini – come ho scritto nell’articolo – un esponente tipico di una certa sinistra emiliana, molto pragmatica e molto poco antagonista rispetto al Capitale e alle sue logiche, ma se fossi stato un elettore emiliano, avrei votato Bonaccini, magari con una croce sulla lista e preferenza ad Elli Schlein. Non avrei votato uno dei partitini comunisti o sedicenti tali dell’1%. In Calabria no, non avrei votato una coalizione di centro sinistra che proponeva come candidato un ex presidente di Confindustria. Niente di personale nei confronti di Callipo. Ma la sinistra non può affidarsi a un esponente di Confindustria. E poi, al tonno, io preferisco le Sardine. Certo capisco il disorientamento di chi aveva sperato non solo nella spallata, ma anche nelle virtù taumaturgiche del M5S e ora, dopo la sbornia del 2018, si ritrova, in meno di due anni, con una una bottiglia semivuota e una manciata di neve che si squaglia nelle mani…
Marco la tua può essere interpretata come presunzione ! Ma chi sta parlando di te e di Prima Pagina ?
La Gruber dentro Bilderberg è un ” imbucata ” Monti anche ! Per quanto riguarda la manciata di neve ,se veramente si sta squagliando bisognerebbe che i “redivivi” andassero in parlamento,dichiarassero un governo finito,andassero dal capo dello stato e chiedessero nuove elezioni cosi da poter sancire la nuova maggioranza mettere nell’angolo Renzi,sconfiggere la destra e governare con Franceschini,Speranza,….Carità Santori,Prodi,Migliore,…..,Monti,Fornero,metterei anche Macron,la Merkel e pure la Gretina !
Riguardo alla bottiglia….qualcuno dovrebbe bere meno !
Comunque per tua buona pace leggi bene…………….
Compito del Presidente della Repubblica,é quello di accertare la concordanza tra corpo elettorale e parlamentare.
Assolve a tale ruolo ,attraverso l’impiego dell’ istituto dello scioglimento anticipato ,quando vi siano elementi tali da renderlo necessario o anche ,solo opportuno,in termini di gravi disarmonie fra attività degli eletti e sentimento del popolo……………..(da istituzioni di diritto pubblico, di Costantino Mortati,CEDAM 1958 pag.369-370.
Questo, se ci fosse un presidente della Repubblica e non uno stollo da pagliaio !
Mi sa tanto che ci sia una tendenza a giudicare cose e fatti che possono benissimo essere specchietti per allodole,sia da parte di Marco Lorenzoni sia di Niccolò Martinozzi.Nessuno nega che il movimento 5 Stelle si trovi in difficoltà ma a chi parla di memoria io dico che occorre averla per tutte le cose ed anche per quelle relative al Movimento 5 Stelle poichè tante volte tutto l’establishment da destra a sinistra recitava per loro il de profundis, poi si sono accorti che probabilmente il de profundis era per gli altri, loro compresi, sia di destra che di sinistra e quindi non pensiate che una tendenza regionale anche se ripetuta come le ultime esperienze avute, possano riflettere il fatto della fine del Mov.5 Stelle mentre se ci facciamo caso nel sentire i media vediamo tutti i partiti sembrano oggi rallegrarsene della crisi dei 5 Stelle( tutti nessuno escluso, anche coloro che ci hanno fatto l’alleanza di governo).Ed il motivo di tale rallegramento esiste e l’hanno ben compreso tutti coloro che tengono a tenere in auge il sistema che li favorisce: da destra dove regna il concetto di aziendalismo come propulsore dello sviluppo e da sinistra dove regna il concetto del progressivismo a piccoli passi, del resto subito rimangiato dai meccanismi del sistema: un passo avanti e due indietro, applicato dalla sinistra.Difficoltà ce le ha il Movimento beninteso e lo vedono tutti e non sono difficoltà leggere, dovute soprattutto al modo di come è stato amministrato, da come si è strutturato e dalle alleanze fatte, ma resta un movimento anti sistema, fondamentalista di certo ma anche con larghe note di pragmatismo concettuale e politico ed è questa la sua forza che pochi hanno capito.Ma le crisi ci sono per tutti i partiti e la crisi della sinistra per come è stata amministrata all’interno del suo partito maggiore a me sembra che non possa essersi sollevata dal fatto che nella sua roccaforte abbia staccato la destra di 10 punti.Quella destra prima non c’era ed adesso c’è e quindi vuol dire che quella sinistra lì non ha adempiuto ad una politica che diceva di condurre per la gente,anche con la ” bravura”scontata di un Bonaccini.Quindi un consiglio spassionato alla sinistra : meno chiacchiere e meno trionfalismi ed al lavoro ed alla lotta. Solo così si è sinistra: con i fatti !!
I discorsi lasciateli a chi pensa che il motore trainante di una nazione sia solamente l’imprenditoria e che tutti gli altri debbano venire per forza al rimorchio di questa.
Carocarlo, io non profetizzo la fine dei 5 stelle anzi !
La vittoria di Bonaccini si deve al m5s che non presentandosiin pompa magna, ha convogliato i voti su di lui ! Tutto studiato ! Basta guardare i voti città per città per rendersene conto ! Lo capirebbe il fregnotto dei pesciolini !
Quando il m5s fa sul serio lo votano !
Qui leggi i risultati in Emilia Romagna :
Piacenza lega 45,3,Pd 19,4,m5s 9,2
Parma lega 38,3,Pd 24,9,m5s 11,3
Modena lega 33,8,Pd 33,5,mes 12,8
BOLOGNA lega 27,Pd 36,7,m5s 12,4
Ferrara lega 42,Pd 25,4,m5s 11,5
Ravenna lega 34,Pd 32,5,m5s 12,9
Fo.Cesena lega 34,5,Pd 30,m5s 13,9
Rimini lega 36,5,Pd 25,5, m5s 15,7
Riccione lega 39,5,Pd 25,5, m5s 15
Cattolica lega 33, Pd 27
Brescello lega 43,3,Pd 24, m5s 12,2
Nei piccoli paesi,ricordando i vecchi tempi,il Pd è andato a prendere le persone a casa,i disabili,i parenti e li hanno portati a votare,come succedeva anche a Chiusi quando ai seggi suggerivano che quello e quell’altro non erano ancora andati a votare.
Dove c’è flessione nei m5s c’è incremento nel Pd,voti tornati all’ovile.
Si parla di grande vittoria in Emilia Romagna,se avessero perso anche li,sarebbe stata una batosta per il PD per il m5s e per il governo,…………ciaone Giuseppi !