GIORNATA DELLA MEMORIA: VENERDI’ 31 AL MASCAGNI “SE QUESTO E’ UN UOMO” CON LIVIA CASTELLANA

lunedì 27th, gennaio 2020 / 15:48
GIORNATA DELLA MEMORIA: VENERDI’ 31 AL MASCAGNI “SE QUESTO E’ UN UOMO” CON LIVIA CASTELLANA
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NELL’OCCASIONE SARA’ RESO OMAGGIO A PIETRO TIRADRITTI E ADA GALLI SPADEA, ANTIFASCISTI, ATTIVISTI POLITICI E ANIMATORI CULTURALI

CHIUSI – “Primo Levi era un chimico torinese. Nel ’43 si unì ai partigiani in Valle d’Aosta, dove fu arrestato dai fascisti e andato nel campo di prigionia di Fossoli in Emilia.Da lì, nel febbraio del ’44 fu deportato ad Auschwitz, in quanto ebreo, oltre che partigiano e antifascista. Vi rimase fino alla liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa sovietica, il 27 gennaio 1945. Con lui erano stati internati ad Auschwitz altri 650 ebrei italiani. Solo 20 ne uscirono vivi. Da allora Primo Levi è diventato uno straordinario testimone delle atrocità subite nel lager. Il suo libro “Se questo è un uomo” è considerato un classico della letteratura mondiale sulla shoa. Primo Levi non era religioso e radicalizzò il suo ateismo dopo la terribile esperienza del lager: «C’è Auschwitz, dunque non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo», dichiarò in un’intervista. Pur non essendo religioso, fu interessato alla cultura e alla tradizione ebraica.

Venne trovato morto l’11 aprile 1987 alla base della tromba delle scale della propria casa di Torino, a seguito di una caduta: rimane il dubbio se la caduta sia dovuta a cause accidentali o se sia stato un suicidio. Ipotesi quest’ultima contestata da alcuni, ma avvalorata da altri.

“Se questo è un uomo”, di Primo Levi si configura quasi come una dantesca discesa agli inferi, un viaggio nella memoria di quanto accaduto all’interno del lager che diventa occasione di analisi della tragedia vissuta. L’autore si presenta nelle sue vesti di chimico e scienziato, rimanendo il più possibile distaccato nei toni, nonostante gli orrori descritti, per poter comprendere e raccontare i fatti così come si sono verificati.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate, anche le nostre. Perciò, ricordare è un’esigenza imprescindibile che pende , come una spada di Damocle, su tutti coloro che ne negano la necessità, che chiudono gli occhi e fanno finta di niente.
Le pagine più cruente del nostro passato devono illuminarci sui veri valori della vita. Solo così, passando attraverso le tenebre e le mostruosità della Storia, diventa possibile evitare certe ignominie e controllare lo stato di salute della ragione in noi, nelle ideologie, nel mondo.
Che non ci colga più il “sonno della ragione”! Questo l’imperativo categorico a cui risponde Livia Castellana, in una piece- monologo allestita proprio in occasione della Giornata delle Memoria, nella quale l’attrice sarteanese racconta il libro e l’autore.

Già andato in scena ieri al Teatro Arrischianti di Sarteano, “Se questo è un uomo” con Livia Castellana sarà replicato venerdì 31 gennaio al Mascagni di Chiusi, alle ore 21,15, sempre per celebrare la Giornata della Memoria. Che – anche grazie alla testimonianza di Liliana Segre (che era ad Auschwitz  e aveva solo 15 anni quando i soldati russi entrarono nel campo) – diventa  giornata contro l’indifferenza.

Nell’occasione, a Chiusi, saranno ricordati, per l’impegno sociale, civile e culturale profuso per e nella Città di Chiusi, Pietro Tiradritti e Ada Galli Spadea. Il primo fu sindaco nel dopoguerra, la seconda è stata militante comunista e attivista e dirigente del movimento femminile Udi (Unione Donne Italiane) di cui fu a lungo referente locale. Due figure di antifascisti, ma anche attive in campo culturale: Pietro Tiradritti fu il sindaco che rischiò la galera per aver consentito ai cittadini di pescare per sfamarsi nelle acque del lago, dopo l’avvenuta liberazione della città ma fu anche animatore di compagnie teatrali ed iniziative culturali, soprattutto per mantener viva la memoria… E Ada Galli Spadea, lo stesso.

Giusto riconoscimento quello che la Fondazione Orizzonti e la comunità chiusina hanno deciso di tributare loro. Una ragione in più per non perdere “Se questo è un uomo” con Livia Castellana.

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