‘NDRANGHETA IN UMBRIA: SPUNTANO CONNESSIONI CON LA POLITICA. E CON LA DESTRA. ALCUNE INTERCETTAZIONI CHIAMANO IN CAUSA IL SINDACO DI PERUGIA, UN CONSIGLIERE SOCIALISTA E IL CANDIDATO DI CASA POUND
PERUGIA – Uno degli arrestati oggi nell’operazione anti ‘Ndranghetra in Umbria è lo zio di uno dei candidati a sindaco alle ultime elezioni comunali di Perugia. Si chiama Ribecco ed è accusato di far parte del clan di San Leonardo di Cutro e di aver inondato l’Umbria di droga. Il candidato a sindaco si chiama Ribecco anche lui, è più giovane ed era il front man di Casa Pound. Uno di quelli che in campagna elettorale gridavano “basta spaccio” e “basta con gli stranieri!”, salvo poi scoprire che i traffici dello zio ‘ndranghetista avvenivano con l’ausilio di clan stranieri. Nella fattispecie albanesi.
Ma dalle intercettazioni (pubblicate da alcuni quotidiani) spuntano altre connessioni delle cosche calabro-umbre con la politica. Lo zio intercettato in una conversazione rivelava di aver consigliato il nipote di “scegliere un altro ramo”, non casa Pound… E in altro passaggio dice: “I patti erano così, fino ad un mese fa.. il sindaco di Perugia è di destra, centro destra.. Romizi. Noi abbiamo mangiato insieme al sindaco. I patti erano che si candidava con Salvini e si collegava con loro che sono di destra”.
Un chiaro riferimento all’appoggio dell’organizazione alle liste collegate con Salvini e con la destra.
Eccola la connection che coinvolge addirittura il primo cittadino, rieletto a maggio. Secondo gli inquirenti il do ut des avrebbe visto coinvolto anche il socialista Nilo Arcudi, passato nelle file di Romizi. Proprio su Arcudi, calabrese di Cassano sullo Ionio, i clan avrebbero fatto convergere i voti, comprandoli pure laddove necessario. Però, il Gip rileva che tanto impegno non avrebbe avuto contropartite, perché Arcudi, una volta eletto si sarebbe dimenticato dei benefattori.
Chiaro che le rivelazioni che stanno emergendo dalle carte dell’indagine sono una bomba che rischia di far saltare il sistema politico perugino. Il giovane sindaco Romizi, al secondo mandato, dovrà spiegare e spiegare bene con chi “ha mangiato”. Se la circostanza fosse vera e verificata per Romizi sarebbe una bella grana. Altro che impeachment!
Le intercettazioni telefoniche non vanno prese per oro colato, potrebbe essere che i malavitosi intercettati abbiano millantato credito o detto cose non vere, magari per giochi interni all’organizzazione, ma la questione va dipanata e chiarita. Il solo sospetto di connessioni con la ‘Ndrangheta è un macigno sulla testa di Romizi. E anche di Arcudi. Idem per il candidato di casa Pound, che però è figura più marginale nel panorama politico.
Se tutto ciò fosse appunto verificato e trovasse riscontri, sarebbe una bella tegola sul centro destra e sulla destra più oltranzista. E farebbe calare un’ombra scura e inquietante su quella che si è presentata e ha vinto le elezioni (anche in Regione) come l’alternativa al “sistema Umbria” imperniato sul potere del Pd e della sinistra.
E’ iniziato il fuoco sull’Umbria,sparare ad altezza uomo !
Smarriti, dopo la pesante sconfitta elettorale,ecco che comincia un fuoco di sbarramento contro il nuovo governo Umbro ! Era chiaro che la sinistra non ci stesse e iniziasse la campagna giudiziaria contro una parte politica che l’ ha mandata a casa,una sinistra ” corrotta,incapace,nepotistica” che ha portato l’ Umbria in un baratro !
Era anche chiaro che non avendocela fatta ” politicamente” avrebbe sciolto il braccio ” ARMATO ” giudiziario ! La sinistra si lecca le grosse ferite e si fa curare da chi può stendere a tappeto senza ricorrere alle urne il proprio avversario (nemico). Si parla tanto dei 49 milioni della lega,ma lo hanno mai spiegato di come è andata di quei 49 milioni di rimborsi elettorali ? Chi è senza peccato scagli la prima pietra! lo disse anche Craxi in parlamento il giorno della Gogna ! Non si parla dei soldi spariti per la ricostruzione dopo il terremoto,proprio in Umbria! non si parla dei 6 milioni raccolti per l’UNICEF e spariti,si sa benissimo dove ! Per non parlare di queste cose si apre un nuovo capitolo ,giudiziario,per depistare le magagne sinistrorse ! Questi strascichi dovrebbero supportare le prossime elezioni in Emilia Romagna così da poter dimostrare che la destra e più brutta sporca e cattiva di loro ! E’ chiaro che gli Italiani hanno dimostrato di non credere più agli asini che volano !
Evvai, in qualsiasi modo contro la destra ! Dimenticando che la sinistra a circa 450 amministratori sotto inchiesta ! dimenticando tutti gli affari sottobanco fatti,dimenticando che il carbonizzatore,giusto quello,è una cosa decisa all’insaputa dei cittadini,dimenticando che la società SEI sarà incorporata da ACEA non si sa per quale motivo ! La memoria corta è tipica di certi personaggi ! Basta si mettano l’anima in pace ! Il vento è cambiato.I cittadini si sono stufati dei padri padroni ! I cittadini hanno capito ! I cittadini si stanno ribellando,si sono ribellati,si ribelleranno,
“Ha circa 450 amministratori ” l’acca è rimasta nella tastiera .Scusate !!!
Niccolò, tutto è possibile, ma ti inviterei a giudicare dai fatti, perchè tutti quando sono colpiti, per difendersi dicono che c’è l’uso quasi fedifrago della magistratura. Ha cominciato dagli anni 50-60 la DC a dirlo quando era padrona di quasi tutto il potere e gli scandali c’erano un giorno si e l’altro pure, poi è venuta la volta del PSI che ebbe da dire dalla bocca del suo leader che siccome tutti rubavano la magistratura era comunista poichè non incolpava mai quelli del PCI , per poi arrivare a Berlusconi vittima della giustizia ad orologeria…..Ti ricordo che la destra in questo paese non è stata sin dalle origini la destra illuminata, liberale e solo conservatrice, ma è stata la destra eversiva, che ha messo le bombe e che è stata sdoganata e fatta passare come democratica da un imprenditore colluso con la mafia e che ha tentato, in parte riuscendoci di fare le leggi dello stato a proprio favore,complice anche la sinistra che volutamente, illusoriamente o per credulità e/o convenienza gli ha fornito certe chiavi sul piatto d’argento in barba a quello che raccontava ai propri elettori, ed in parte anche facendosi colludere come avviene oggi…ma quella con la sinistra non ha nulla a che spartire.E per i fatti di sangue ancora la natura delle cose e dei fatti non è ancora tutta stata svelata perchè coperta dal segreto di stato.Ed allora quando si parlerà delle Brigate Rosse o di altre forme di terrorismo forse ci sarà modo di collocare anche quelle dentro un alveo più corretto e rispondente alla verità storica che a noi non è stato dato di sapere, che di rosso c’era solo il colore del sangue di chi avevano ammazzato.L’altro lato era probabilmente composto dai servizi segreti deviati dello stato retto ed organizzato da appena subito dopo il dopoguerra dai fascisti mimetizzati dentro la DC a cui serviva un argine conto il comunismo.Erano questi i democratici benefattori dello stato italiano.
Questa storia ha diviso la gente ed è continuata fino ad oggi ed ancora continua.