REGIONALI UMBRIA: LETTERA APERTA AGLI AMICI E COMPAGNI DI UNA VITA…
Nel maggio del 1879 l’anarchico Andrea Costa scrisse sul giornale “La plebe” di Lodi la famosa “lettera ai miei amici di Romagna”, con la quale lo stesso Costa proponeva di accantonare le prospettive rivoluzionarie e insurrezionali immediate, per puntare al radicamento del movimento socialista tra le masse popolari. Non una deposizione delle armi, ma un cambio di strategia politica. Andrea Costa è una delle figure di riferimento universali del pensiero di sinistra. Certamente molti se la saranno dimenticata. Sembra roba da film, ormai.
Ma, come fece Andrea Costa nel 1879, vorrei scrivere due righe ai miei amici e compagni di una vita. Di Toscana e Umbria e non di Romagna. Ma cambia poco.
Tra qualche giorno in Umbria si vota per eleggere il presidente e e il consiglio regionale. La destra salviniana e fascio leghista vuole “prendersi l’Umbria”. E’ legittimo, per carità…
Ma io mi chiedo: i miei amici e compagni d una vita, se votassero in Umbria domenica, come voterebbero?
E mi scuseranno se li chiamo per nome. Ma il test è importante. E’ – dicono – un test nazionale. E allora dai, diciamolo come la pensiamo, cazzo!
Qualcuno lo ha fatto. Bettollini e i suoi assessori, ad esempio si sono schierati per Bianconi, pur non essendo umbri. Si sono spesi per dare una mano. Per Bianconi si sono espressi anche gli ex sindaci pievesi Fonti, Giovagnola, Fallarino e Manganello. L’ex sindaco castigionese Primi. E il sindaco attuale del paese lacustre Burico. E quello di Panicale Cherubini.
Ma al di là dei ruoli istituzionali, mi piacerebbe sapere come la pensano e come voteranno anche Ilaria Gabrielli Fabiana Bellini, Claudio D’Arienzo dei 5 Stelle Pievesi, o come voterebbero i miei amici storici Luciano Fiorani e Carlo Sacco (che sono di origini umbre e sono vicini ai 5 Stelle chiusini), o anche un altro amico, come l’ex sindaco pievese Fausto Scricciolo. O, ancora, Luca Scaramelli, leader dei podemos chiusini, ma operatore sanitario in terra pievese…
Sarebbe interessante sapere ad esempio come la pensano e come voteranno quei candidati, diventati consiglieri e assessori della lista Risini a Città della Pieve, che in campagna elettorale, a maggio, dissero che loro erano e rimanevano di sinistra ( Nocentini, Fatichenti, Parretti, Marchegiani…) e anche come voterà il sindaco Fausto Risini..
Mi piacerebbe sapere come voterà Gianni Fanfano. E anche Ettore Serpico. E Maria Luisa Meo…
Insomma gente che si è esposta in passato e che non può ora stare sull’albero a cantare. O sottocoperta in attesa che passi la bufera.
Forza amici e compagni, diciamolo come la pensiamo, senza nasconderci dietro a un dito. Qualunque sia il pensiero sarà sempre meglio del silenzio, no?
Io, se fossi cittadino umbro, voterei per Bianconi e per un candidato della lista Sinistra civica e verde. Voi?
Marco Lorenzoni
Io sono cittadino umbro, ma come ben sai Marco, vivo al confine tra le regioni ma mi sento chiusino. Non sono una figura di riferimento politico , ci mancherebbe e, se posso nominarlo, Dio me ne guardi, per quel che può contare voto comunista e voterò il candidato delPC. Perché? Perché è talmente semplice che è difficile spiegarlo agli architetti della politoca moderna e ai suoi sottoposti, dai geometri ai capocantiere fino ai manovali.in poche parole credo ancora nelle ideologie, nella politica che detta le regole e, soprattutto, rifiuto il mondo liberista, la Politica che insegue i consensi e che fotte sistematicamente le classi più povere della nostra Sciagurata Patria (in questo caso elettorale Regione) mi aspetto, lo so, commenti del tipo che sono fuori dal tempo, che il modo è cambiato ma vi I Vito a fermarvi e guardarvi in torno. Magari vi chiederete come abbiamo fatto ad arrivare dove siamo. Sarebbe u buon inizio.
Caro Lorenzoni,Andrea Costa con quella lettera lasciava l Anarchia per ina nuova fase che avrebbe portato alla fondazione del Partito Socialista ed avviato la lunga strada nelle istituzioni.Oggi chi non parla è perché ha cambiato bandiera o perché si rifugia nellavsonistra auto consolatoria,che fu spazzata dal fascismo…
Sono d’accordo con te che alla fine “la questione politica” debba essere quella che ognuno si assuma le conseguenze delle proprie scelte,messi e messe di fronte al bianco o nero.Se mi soffermo sul tuo discorso dove chiami alla determinazione della scelta facendo leva sui concetti che in passato abbiamo avuto e difeso e per quanto mi riguarda anche adesso io ho, nel vederli disattesi completamente fra disorganizzazione e speculazioni politiche delle classi dirigenti della sinistra che sostanzialmente tutto è stata fuorché sinistra, io caro Marco non pensò che sarebbe utile continuare su tale terreno.L’unica cosa che possa riportare sui giusti binari delle idee disattese per lassismo culturale, e che servirebbe far pensare le persone che tale lassismo culturale hanno prodotto con il loro voto ad un partito che si diceva di sinistra ma che di sinistra non era e’ una sana e decisa opposizione.Solo in quel modo le persone capiscono sulla loro pelle cosa voglia dire destra e cosa voglia dire sinistra, perché qui stiamo parlando di parecchi centinaia di migliaia di individui che si sono individualmente gettati dietro le spalle la concezione che mai hanno avuto di quanto possa essere stato negativo il modello di sviluppo percorso fino a ieri.E poi diciamolo francamente che bisognerebbe smetterla di apparire di cercare di tirare le reti come fai con questo modo rivolto ai compagni di una vita condivisa di politica e di lotte per misurare quali possano essere le loro risoluzioni.Ognuno si carichi delle proprie responsabilità perché se la destra neofascista come esiste e come tale tu la chiami sappi che il danno maggiore l’ha prodotto a sinistra l’essersi fatti penetrare dall’esterno da forze ostili che la sinistra l’hanno fiaccata ed emarginata.Queste forze concettualmente stanno ancor oggi nella creazione di quel partito che ha prodotto la crisi nella giunta regionale ed a nulla serve fare i resoconti e dire e chiedere da quale parte si stia, perché tutto questo non ha significato,anzi ha il significato di una ricerca per voler ancora di più serrare le fila della disgregazione.Personalmente mi conosci che non ho mai votato a destra e mai ci voterò ma nell ‘ipotesi che fai e che ti chiedi come voterebbero certi personaggi, io ti ribadisco che la cosa migliore sarebbe quella di portare a conoscenza della gente che tutto quanto percorso fino ad oggi è stato consapevolmente voluto dalle classi dirigenti umbre pensando che non sarebbe successo nulla.E se è successo quello che sappiamo diciamoci francamente che questa classe politica che ha governato dovrebbe essere spazzata via con il bruschino e la lisciva.Verra’ la destra ostile ad ogni principio sociale? Non mi strappo i capelli perché da quanto e da come funzionava con la sinistra erano solo le parole che differivano, i fatti no! Ed allora se le cose stanno cosi e se si possa pensare ad un recupero delle verità,dei principi, delle occasioni perse,dei valori umani e politici di sano confronto,io non andrei a votare per Salvini se fossi in Umbria o per Berlusconi e la Meloni e le idee loro, ma nemmeno a quelle di coloro che credono che una rifondazione della sinistra possa essere possibile anche alleandosi con i 5 Stelle anche per opportunismo politico.Tu qualche volta hai sempre detto che non sei andato a votare ed i motivi li conosci te i tuoi, ma nello stesso tempo probabilmente anch’io farei così. Sappi che per il sottoscritto sarebbe la prima volta nella sua vita e ti prego di non tirarmi in ballo dicendo che favorisco la destra, perché ho solo detto che serve un bel bagno purificatore, ma serio non come si è fatto fin’ora che dopo re-insediata la nuova giunta di sinistra e sedicente tale si ripercorrono le stesse strade del modello di sviluppo percorse come prima offuscate solo dal fumo mediatico.Quando si sbaglia serve una lezione per non poter piu’ sbagliare.Solo a queste condizioni le cose potrebbero cambiare.Ed in fondo 5 o 6 anni di lavatura dei panni con la lisciva servirebbero se si volesse capire.Sarebbe utile per tutti, in primo luogo per la sinistra.
Beh,Marco tu te le cerchi…immagino le risposte di alcuni e la finezza con la quale ti avranno risposto,oggi il mondo gira al contrario,non certo per me che non debbo nascondere niente riguardo al mio voto…sono di sinistra e non mi piacciono i sovranisti, fascisti e sfascisti ma non chi lo e’ sempre stato, in un piccolo paese ci si consce tutti o quasi , soprattutto non mi piacciono i voltagabbana e ultimamente se ne trovano parecchi . A chi dice che bisogna cambiare per rigenerarsi,vorrei ricordare che 20 anni di Berlusconismo non hanno rigenerato nessuno, hanno solo peggiorato i costumi e la civilta’ .Non sarei troppo ottimista !
Non capisco questa insistenza su chi è stato assente e presente sulle elezioni umbre. Tre settimane fa, dicasi tre settimane, commentavo così un articolo su Primapagina dell’ex senatore PCI Caponi che in pratica invitava a non votare centrosinistra:
“Non sono d’accordo con l’analisi distruttiva. Nella coalizione disinistra ci sono forze diverse. La lista Sinistra Civica Verde in appoggio a Bianconi porta alcuni punti interessanti e c’è da sperare che molte delle loro proposte possano avere spazio nella futura politica regionale. Di là c’è una candidata che ha portato al dissesto il comune di cui è stata sindaca. Io credo che valga la pena tentare per eliminare certe incristazioni.”
Ad esprimere dissenso su quella posizione siamo stati in due. I politici locali sono stati assenti fino al risvegglio dell’ultimo momento.
Chiedendo ai miei “amici di una vita” di pronunciarsi, non mi riferivo a te, che lo avevi già fatto. Mi fa piacere che dopo l’articolo, venerdì scorso, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale lo abbia fatto anche la portavoce pievese dei 5 Stelle Ilaria Gabrielli, pronunciandosi a favore di Bianconi.
X Ettore Serpico. Credo che dando uno sguardo di natura politica alla storia del berlusconismo che tu dici che non ha cambiato nulla anzi che abbia peggiorato le cose, posso convenire che dici la verità ma credo che gli effetti occorre vederli in un po’ di tempo più lungo e magari anche oggi,perché la figura del cavaliere non mi sembra che sia più quella osannata da milioni di persone in tutto questo tempo ma almeno a me appare molto e molto
screditata.Non a caso guardiamo verso chi si rivolga il suo sguardo contrario e contrariato : al Pd? Non mi sembrerebbe,bensì ai 5 Stelle…..ed i motivi ci sono…se si vogliono vedere si vedono senza ombra di dubbio.Ma se questo che ho detto fosse considerata una mia opinione personale allora dico che occorrerebbe guardare la storia in maniera un po’ più analitica e poter capire e fare le somme e che spesso -per non dire quasi sempre -si possa impedire di far raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge seguendo la prassi che se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare.Solo così si avrà speranza di batterlo.E così è successo per la sinistra,quella sinistra che la maggioranza di coloro che le davano i consensi fra i quali anch’io ,avevano immaginato in un altro modo.Si scopre l’acqua calda ma se tutto quanto è oggi e’ il risultato di ciò che è stato ieri,allora viene da domandarsi i vari perché e quali siano i fini di chi si ripromette dall’interno di predisporre il binario per il quale alla fine del percorso si abbiano le forze fiaccate e mascherate agli occhi dei più con il concetto che i valori fondamentali debbano cambiare.A tale concetto la gente si assuefa’, perde l’idea che nella maggior parte delle azioni umane ci si possa riferire alla dirimenza degli interessi e come conseguenza si vedono le trasformazioni come l’espressione libera delle forze economiche In pratica succede che le spiegazioni dei comportamenti economici e dei modi di pensare non siano la derivazione diretta dell ‘applicazione degli interessi. E’ principalmente questo che ha portato la sinistra a non essere più sinistra,con tutte le conseguenze che vediamo.Ed allora se non si crede che per risanare le situazioni e le condizioni di tale sinistra sia improduttivo il “lavaggio con la lisciva” a cui mi sono riferito mi chiedo quale possa essere l’azione che riporti il meccanismo a produrre ciò che produceva nei tempi che la nostra fascia di età ha conosciuto.Mi sembra che da più di venti anni a questa parte siano corsi chili di vaselina nel tergo di chi è più debole ed in tali venti anni hanno governato destra e sinistra con un unico comune denominatore che si chiama “ centro”.Quale è il programma che si è realizzato, quello della destra o quello della sinistra? Ed allora tutta tale impalcatura che è stata costruita ed a cui hanno creduto anche chi era a sinistra accettando soprattutto che lo sviluppo fosse questo che è stato, mi si deve dire a chi ha portato l’acqua?
E ci si strapperebbe i capelli allora se tale sinistra fosse punita dagli elettori dopo quello che è passato sotto i ponti perché diversamente sennò vincerebbe la destra? Io credo che ai milioni di elettori di tale sinistra andrebbe fatto capire e soprattutto fatto ricordare chi era che gioiva quando gli ideali cadevano e ne rimaneva soltanto uno che poi era quello che la lotta di classe l’avrebbero con sicurezza fatta i padroni contro chi lavorava e non l’inverso.Ma non si sente in tutto questo il respiro vicino proveniente dall’aldila’ del Tevere ?Allora se vengo chiamato ad esprimermi con un voto e dico che per la prima volta ritengo opportuno di non votare per tale sinistra perché so’ che in politica la volpe perde il pelo ma non il vizio e tantomeno non votare per la destra, credo che non possa essere tacciato di dar man forte al neofascismo che con me non ha nulla a che condividere e nello stesso tempo ribadisco come estremamente utile un bel bagno purificatore a 90 gradi e se non bastasse appunto una applicazione di lisciva.Ma pensiamo veramente che proprio per quel principio dell’interesse che dicevo prima possa scaturire l’iniziativa dell’autocritica? Se ci doveva essere non sono mancati i motivi in tutto questo tempo per i quali non si sia voluto vedere la direzione che era stata presa,quindi l’unica cosa che possa riportare a ragionare in un certo modo non è il continuare a ripercorrere il binario percorso fin’ora ma un bello scossone per il quale la gente dall’interno possa spazzare via chi non ha fatto gli interessi di chi si diceva di rappresentare.E se questo finirà per comportare 5 anni di cambio di guida , la gente forse si accorgerà quali sono stati i principi che hanno portato ai danni che sono stati prodotti.Ricordo all’amico Serpico una enunciazione che è quella che nella cosiddetta “democrazia liberale” a proposito delle elezioni ci fu qualcuno che disse che “ se le elezioni sancissero la vittoria delle opposizioni non ce le farebbero fare”.Questo tanto per ribadire quel fatto della memoria persa sul concetto della dirimenza degli interessi che è diventato purtroppo lo spauracchio della sinistra e che non si deve tener più presente pena l’essere considerati fuori dal mondo.E’ questa la sinistra alla quale si viene chiamati a dare la nostra fiducia sennò vincerebbe la destra?
Intanto il civismo pievese si è già colorato di verde. Un verde molto forte e per nulla camuffato. Questo su destra e sinistra qualcosa significa… https://www.primapaginachiusi.it/2019/10/ora-e-ufficiale-citta-della-pieve-ha-sindaco-della-lega/
“Repetita non juvant” sembrerebbe,come diceva qualcuno…allora per non farla tanto palloccolosa che a me riesce anche abbastanza bene, vorrei solo dire che quando dico che i “valori”rimangono gli stessi crederei di dire una verità.Cio’ che invece cambia è la lettura che se ne da’ di questo, e se come metodo di lettura non si usa il tener presente quanto ho detto or ora,non si tiene presente quanto ho sempre detto e cioè che siamo in presenza di una società “ liquida” ma che nello stesso tempo ci si rifiuta di tenerlo presente.Intendo dire che la gente,anche coloro che erano o sono di sinistra, quando interpretano o muovono critiche non tengono presente che tale “liquidità “ fa’ assumere alle persone posizioni anche diversificate seppur dentro agli stessi ranghi valoriali.E’ una realtà questa peculiare alla nostra epoca che porta indiscutibilmente a non meravigliare più nessuno, a far affrontare le tematiche che ieri erano ritenute pareti rocciose inviolabili ed a farle franare oggi sotto la spinta di idee e posizione dove dentro è contenuto tutto ed il contrario di tutto.Tutto questo purtroppo offre la sponda all’uso disinvolto dei concetti, che risultano utilizzabili essi stessi a seconda delle finalità che ci prefiggiamo.Non dobbiamo meravigliarci più di tanto che avvenga questo perché Questa storia non inventa nulla, è stato anche così in molti periodi che ci hanno preceduto e soprattutto credo non ci si debba affrettare a dare dei proclami assoluti come spesso viene fatto.Non amo le citazioni e spesso ne farei volentieri a meno ma ogni tanto credo che ce ne sia bisogno proprio per rendere in due parole l’idea di ciò che si voglia esprimere; ci fu qualcuno che disse che la diversità più vera sia quella della realtà che cambia.E tale frase ,forse idiomatica ,spesso viene presa quasi a pretesto per dare ai discorsi il significato che vogliamo e risulta sia vera ma anche spessissimo opportunistica se riferita a quella che cita che “ognuno rimanga se stesso nella misura in cui riesca a cambiare”.Sarebbe opportuno percorrere tale terreno veramente come volgarmente si dice “ con le molle”,cercando di chiarire oltre in che genere di terreno ci troviamo ma di chiarire soprattutto anche il perché.Ecco io credo che tale perché sia decisamente un fatto valoriale non smentibile.
Carlo, senza girarci troppo intorno: i valori della Lega e dei suoi colonnelli sono lontanissimi e antitetici a quelli della sinistra storicamente intesa e di chiunque abbia a cuore l’uguaglianza (che è più dell’equità), la solidarietà, l’accoglienza, la laicità dello Stato. Chiunque è libero di cambiare idea e schieramento, ma quando il salto è un salto mortale carpiato non ci sono ragioni che tengano, se non quelle del tornaconto immediato o a breve per se stessi o per il proprio sodalizio. Tornaconto in senso politico, ovviamente.