UMBRIA: PD E 5 STELLE SCELGONO INSIEME VINCENZO BIANCONI, IMPRENDITORE SIMBOLO DELLA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO A NORCIA
PERUGIA – Alla fine l’hanno trovato. Un po’ come succede negli ultimi giorni del calciomercato quando, dopo che i giornali hanno accostato alla tua squadra nomi altisonanti e magari anche uno dei centravanti più forti del mondo e poi arriva… Pedro. Che sarà pure fortissimo, ma nessuno in realtà sa chi sia. E arriva perché altri, quelli forti, hanno detto di no.
Comunque habemus papam…Ovvero il centro sinistra umbro allargato ai 5 Stelle, ha il suo candidato. E’ spuntato fuori quasi sul filo di lana e dopo una imbarazzante fila di “no grazie” e qualche bocciatura. Cardella, Cucinelli, Bastioli e Di Maolo hanno infatti declinato l’invito, Andrea Fora e la sindaca di Assisi Proietti, che pure sono stati candidati in pectore il primo per qualche settimana, la seconda per qualche ora, non hanno trovato il consenso di tutti. Il coniglio tirato fuori dal cilindro a pochissimi giorni dalla presentazione delle liste è Vincenzo Bianconi, 47 anni, number one degli albergatori umbri. Un’altra figura della società civile, che però, finalmente ha accettato di giocare la partita contro la candidata leghista Donatella Tesei. Il “patto civico” come lo ha chiamato il capo politico dei 5 Stelle Di Maio, può dunque decollare. La sperimentazione a livello locale dell’inedita alleanza 5 Stelle-Pd- liste civiche e sinistra diffusa può decollare.
L’Umbria sarà – come abbiamo scritto più volte – il primo banco di prova. Certo, la gestazione è stata lunga e il parto piuttosto complicato, con il rischio che a forza di no grazie e veti incrociati saltasse tutto. Come conferma lo stesso Vincenzo Bianconi, la partita si è giocata anche a Roma, e non solo a Perugia. Il candidato infatti ammette di aver parlato non solo con Verini e Liberati, cioè i due referenti del Pd e dei 5 Stelle in Umbria, ma anche con Di Maio, Zingaretti e Franceschini, che evidentemente hanno spinto molto affinché il “patto” andasse in porto. Per più motivi: 1) per provare almeno a giocare una partita che sembrava già persa (quella dell’Umbra); 2) per suggellare il patto che ha portato al cambio di governo a livello nazionale; per dimostrare che la politica è capace di trovare soluzioni inedite e inusitate e anche di fare passi indietro o di lato, quando serve…
Bianconi nelle prime interviste a caldo ha dichiarato di aver avuto sia dai leaders politici umbri che da quelli nazionali, carta bianca, quindi piena autonomia, nella formazione della giunta, in caso di vittoria. “La mia è una candidatura che nasce per dare all’Umbria la possibilità di rigenerarsi e innovarsi, di diventare ambiziosa, Mi sono messo a disposizione da civico, da persona libera, per fare il meglio per questa regione e questa è la mia sfida, nessun’altra!” Così si è presentato ieri sera ai microfoni dei media regionali.
Bianconi, conferma che ci sarà una “lista del presidente” e apre anche alla possibilità di un ripescaggio di Andrea Fora, che- lo ricordiamo – si è dimesso dalla presidenza di Confcooperative e da tutti gli incarichi nell’organizzazione, proprio per poter svolgere al meglio, senza intralci e con mani libere il ruolo di candidato alla guida della Regione, candidatura poi saltata.
“Sì, ci sarà la lista del presidente e avrà un profilo totalmente civico. Con gli alleati ci siamo già sentiti e ci incontreremo a breve. Per quanto riguarda Fora è un uomo che stimo tantissimo e sono sicuro che collaboreremo e costruiremo insieme un’Umbria forte, un’Umbria ambiziosa, con una visione a 20 anni, cioè ciò che abbiamo sempre chiesto e non siamo mai riusciti ad avere. Con Fora sì, ci siamo sentiti, ci conosciamo ed eravamo insieme in Camera di commercio, ora faremo quello che fanno le persone serie, ci incontriamo, ci confrontiamo, pensiamo e costruiamo; questo è l’obiettivo. Stimo tantissimo Fora, sono sicuro che collaboreremo per costruire un’Umbria migliore”.Così ha detto a Umbria 24.
Il programma elettorale la coalizione giallo-rossa non lo ha ancora stilato. Ma sulla sanità, nota dolente su cui si è consumata la debacle della giunta regionale uscente, Bianconi dice solo quelle che sono le sue parole d’ordine: innovazione, trasparenza, legalità e merito”.
Mercoledì e giovedì intanto, come abbiamo già segnalato, arriva Salvini, che farà un tour nel Trasimeno: Città della Pieve, Tavernelle, Magione, Passignano, San Feliciano e Castiglione del Lago. Probable che con lui ci sia anche a candidata Tesei (almeno in alcune tappe). Da oggi la coalizione avversa, molto larga e inedita, tutta da verificare alla prova dei fatti e anche della campagna elettorale, ha il suo front man. E’ un operatore turistico, giovane, civico e motivato. Dicono che abbia avuto simpatie per il centro destra, che abbia votato Forza Italia e Lega in passato. Ma la politica è ormai molto liquida e si passa con facilità da un fronte all’altro…
Bianconi viene da Norcia, paese simbolo del terremoto. E lui stesso è un imprenditore simbolo dell’impegno nella ricostruzione. In un certo senso la candidatura Bianconi è una candidatura simbolo, evocativa, perché il centro sinistra umbro ha effettivamente bisogno di una “ricostruzione”.
Se la strada giusta è quella del “patto civico” lo vedremo. Ma, va detto, la vecchia nomenklatura umbra targata Pd, al di là degli scandali che non si possono sottacere, aveva ormai poco da dire e da offrire. I 5 Stelle da soli poco altrettanto, perché nel territorio si sono dileguati, liquefatti. Quelli che non si sono appiattiti sulla Lega e non sono “migrati” sulle posizioni sovraniste, forcaiole e fascistoidi di Salvini, adesso avranno un’altra chances. Se vince Bianconi, saranno in maggioranza insieme al Pd, alla sinistra radicale alle liste civiche. Una bella sfida per tutti…
m.l.