IL FRECCIAROSSA FERMERA’ ANCHE AD ORTE. MA ALLE 4,47 DEL MATTINO…
Il Frecciarossa fermerà anche a Orte. Lo ha reso noto il sindaco della cittadina laziale Angelo Giuliani riferendo di un accordo praticamente ormai chiuso con Trenitalia. Il sindaco di Orte lo ha scritto in una lettera inviata ai presidenti regionali dell’Umbria (il “reggente” Paparelli) e del Lazio (Zingaretti) oltre che al muovo ministro dei Trasporti Paola De Micheli annunciando che “il più importante passo è compiuto e che ora ognuno è invitato a compiere il proprio dovere affinché si possa giungere al risultato auspicato nel più breve tempo possibile”.
«L’idea condivisa da Trenitalia e Rfi – scrive il sindaco di Orte – prevede il prolungamento del Frecciarossa 9589 da Firenze a Orte con arrivo alle ore 00,07, sosta notturna e ripartenza alle 4,47 con arrivo a Milano alle 7,48.
Ecco, si è detto e scritto molto sulla congruità e sullo scarso appeal degli orari della fermata del Frecciarossa alla stazione di Chiusi (le 8 di mattina verso Roma e Napoli, le 21,00 per Firenze-Milano). E si è anche temuto che la “concorrenza” di Orte potesse mettere in dubbio la conferma della fermata a Chiusi. Se l’orario della fermata, anzi della partenza di una Freccia, da Orte sarà confermata alle 4.47, beh, la concorrenza per Chiusi sarà abbastanza scarsa. L’orario previsto (le 4,47) appare infatti decisamente poco appetibile.
Comunque sarà una opportunità in più. Per ora sembra un messaggio lanciato anche all’Umbria alla vigilia delle elezioni regionali del 27 ottobre. Chiusi, che ha visto la conferma della coppia di Frecciarossa fino a dicembre, con coda fino al 6 gennaio, per poi riprendere a giugno 2020 con l’orario “turistico”, la notizia della possibile fermata anche ad Orte, a quell’ora cambia poco o niente.
Ovvio che tutte e fermate dovranno trovare utenza, altrimenti Trenitalia le cancellerà. Questa è la sfida che gli stessi sindaci del territorio hanno lanciato, affinché i numeri sostengano la richiesta non solo della conferma, ma anche, della trasformazione da fermata temporanea a fermata fissa. E magari di una fermata in più in orari diversi. La risposta spetta ai territori.
Mi dicono che a Orte hanno già preparato la porchetta.
Chi lo paga? A Chiusi chi lo ha pagato? Vediamo se indovinate.
Una considerazione lapalissiana: alle 4,47 del mattino quanti saranno che potrebbero prendere il Frecciarossa? Se dal cilindro si estraggono queste possibilità per far vedere alla gente che si occupino tutti gli spazi delle possibilità vuol dire ” a casa mia” che siamo ridotti non tanto bene e che se meglio questo il tavolo non possa offrire vuol dire che le scelte a monte declamate con enfasi precedentemente possano anche non essere state tanto felici.C’è da pensarlo questo oppure no?La logica che recita”intanto prendiamo questo poi si vedrà” non mi sembra che alla fine sia proprio pagante….. Ai territori tocca mandare giù gli amari bocconi di quello che è stato già masticato, ingozzato e digerito….perchè se siamo in dette fasce orarie l’operazione a mio avviso è solo strumentale e quindi inutile.Ma non ci si chiede se ci sia qualcuno nei territori, vedi ”utenza”-anche se non tanto sveglio- se possa fare le considerazioni del caso? Mi sembra che questa sia la prima cosa che balzi agli occhi, o no e le considerazioni che fà Lorenzoni mi sembrano plausibili quando parla di elezioni anche perchè d’accordo che arrivi a Miliano alle 7,45 e quindi la gente che debba indirizzarsi verso altre destinazioni terresti, ferroviarie od aeree può darsi che lo possa tener presente ma il problema credo sia quello di quanti ne possano usufruire entro quelle fasce orarie, ed è un problema che poi si riversa sull’economia di chi gestisce un servizio pubblico.
La fermata di Chiusi è pagata da Trenitalia ed è a libero mercato (così disse il responsabile marketing di Trenitalia alla presentazione del portale turistico collegato al Frecciarossa, ma così hanno detto anche l’assessore regionale Ceccarelli e il sindaco Bettollini). Quella di Perugia l’ha pagata e la paga la Regione Umbria. Quella di Orte non lo so… certo alle 4,47 il libero mercato rischia di essere scarso…
Non ci siamo capiti. Chi ha pagato il panino con la porchetta?
Come al solito si confonde il Partito con l’Amministrazione.
Ah… perché il panino l’ha pagato il Pd?
Tu che hai i canali giusti chiedi chi l’ha pagato.
… e magari puoi chiedere ai canali appropriati quanto è costata.
Pare l’abbia pagata il Pd, che ha naturalmente “deliberato” a tal proposito negli organi preposti. Quindi sei tu che dovresti saperlo, essendo iscritto al Pd di Chiusi. Comunque, a mio parere, un partito può anche fare propaganda utilizzando i “successi” della propria amministrazione. Ma la cosa mi pare francamente secondaria. Il risultato invece no, non è secondario. E quella delle fermate del Freccia rossa è stata una battaglia che Bettollini ha portata avanti e a termine, ma era stata cominciata e “perorata” da altri, ovvero da quelli che come me e te, erano contrari alla stazione volante e proponevano l’utilizzo della stazione esistente. Quindi dovremmo essere noi i primi ad esserne contenti. Il Comune e il Pd hanno cambiato linea e sono venuti sulle nostre posizioni, non il contrario. L’orario è poco consono? Non è il migliore, ma poteva anche andare peggio. Trenitalia poteva anche accordare la fermata alle 4 di mattina come ad Orte. Io insomma me la terrei stretta e cercherei di fare il possibile affinché sia confermata e magari, dal prossimo anno, mantenuta tutto l’anno e non solo nel periodo Giugno-Dicembre. No? E se dovessero mantenerla, non mi scandalizzerebbe un’altra porchetta.
Ma guarda un po? Si passa da un incredulo “Ah… perché il panino l’ha pagato il Pd?” alla giustificazione. Per certa stampa il capo ha sempre ragione. Nessuno l’aveva capito che il panino con la porchetta era offeryto dal PD. Continuo a pensare che questo sindaco non riesce a distinguere fra partito e amministrazione. Questa incredibile commistione l’ho intuita per una battuta di pochi secondi alla riunione del partito di martedì.
Sarebbe interessante quanto siano costati questi panini. Il bilancio annuale del partito si aggirano a poco meno di 20.000 euro. Ogni anno c’è il problema di far quadrare i conti. Sono stati gli organi del partito a decidere. Martedì sono andato via dopo mezzanootte, ma uno straccio di giustificaqzione di questa scelta non l’ho sentita.
Personalmente non lo sapevo. L’ho saputo ieri, facendo una telefonata. Non giustifico niente, ma mi sembra una normalissima iniziativa di propaganda. E i partiti fanno propaganda. Vivono di quella. Quanto e come spende il Pd francamente mi interessa poco e credo che interessi poco anche ai cittadini. Se mai agli iscritti. Tu sei iscritto,glielo puoi domandare, ponendo la domanda nelle sedi opportune
Che non si riesca a capire la differenza mi meraviglia assai. Se il sindaco si presenta come tale è ovvio che il “rinfresco” lo offre l’Amministrrazione. Se l’iniziativa è del partito lo si dice e non si confondono gli ambiti. È una regola semplice e piuttosto ovvia. Sulla spesa, se fossi stato consultato avrei detto di no. Non si capisce chi abbia deciso. Se hai dovuto fare un a telefonata, dopo una mia segnalazione, è evidente che anche il giornalista non aveva capito. Io sono per la politica dei contenuti e non per la propaganda. Perché questo giornale non ha detto niente quando il resoconto di un’iniziativa di partito è stata pubblicata sulle news del Comune. Ormai l’analfabetismo politico trionfa.
Sulle questione di partito a me pare evuidente che le risorse debbono essere gestite in maniera politicamente corretta. Per risparmiare si chiude una parte della sede del circolo di Montevenere che ha 40 iscritti e allo stesso tempo si finanziano 1300 (o 1400?) per offrire al posto dell’Amministrazione il panino con la porchetta? Andiamo anche un bravo giornalista queste cose le può capire.
Il problema è del Pd. E’ il Pd che ha confuso gli ambiti. Al massimo tra Pd e il sindaco Bettollini. Ripeto: io posso convenire sul fatto che la porchetta poteva anche esser evitata, ma non per il costo. E non trovo nulla di strano nel fatto che un partito provi a farsi propaganda partecipando con un contributo (la porchetta) ad una iniziativa pubblica organizzata dall’amministrazione comunale per suggellare un successo politico. Cose del genere sono sempre state fatte… L’iniziativa era istituzionale, del Comune, tant’è che c’erano molti sindaci del comprensorio (anche quelli non Pd), consiglieri regionali, parlamentari (anche uno della Lega), autorità varie… Il Pd di Chiusi nell’occasione ha offerto un panino agli astanti. E quindi? dove è il problema? Ad ogni buon conto, io, appena arrivato il Frecciarossa, non ho aspettato il panino e sono andato al Mascagni a vedere “Inferno Srl” di Manzini, e mi sono pure divertito.
Eh no! Proprio no! Se l’iniziativa è istituzionale il ” concorso” a sostegno da parte del partito non c’entra proprio niente, questo è il segno di un imbarbarimento della politica intollerabile.
Condivido. è stato scritto più volte, ma chissà perché si fa finta di non capire.
Se non ricordo male nei primi anni 70, mi affacciavo allora alle questioni politiche, il Pci organizzò una festa a sostegno dell’inaugurazione dell’acquedotto dal lago. Per celebrare un successo dell’amministrazione e la fine di un incubo (la mancanza d’acqua)… Io nei panni del segretario del Pd la porchetta non l’avrei né pagata né offerta. Ma non ci vedo tutte ‘ste stranezze. E non vedo alcuna differenza con l’iniziativa del Pci degli anni ’70. Che di sicuro non fu l’unica.