UMBRIA, L’ACCORDO PD-M5S PASSA PER… CUCINELLI? SPUNTA LA CANDIDATURA DEL RE DEL CASHMIRE

UMBRIA, L’ACCORDO PD-M5S PASSA PER… CUCINELLI? SPUNTA LA CANDIDATURA DEL RE DEL CASHMIRE
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PERUGIA – Mentre prosegue il tentativo di sperimentare anche in Umbria l’alleanza M5S-Pd che ha dato vita al nuovo governo nazionale, e mentre la candidatura di Andrea Fora trova sempre maggiori ostacoli, il Fatto Quotidiano di oggi lancia una bomba, di quelle che se potrebbero scompaginare tutti i giochi. L’ipotesi gettata sul tappeto dal giornale di Travaglio è quella della candidatura del re del cachemire Brunello Cucinelli, che come è noto abita ed ha l’azienda a Solomeo, a due passi da Perugia. I 5 Stelle infatti sembrano poco convinti della soluzione Fora, anche perché l’ormai ex presidente di Confcooperative (si è dimesso lunedì scorso proprio per avere le mani libere cone candidato) ha un procedimento giudiziario in corso e ciò contrasterebbe con il decalogo del Movimento. Cucinellli invece sarebbe una carta che i pentastellati giocherebbero volentieri.

E a dire il vero di un’ipotesi Cucinelli alla guida della Regione aleggia da tempo, anche in casa Pd, nel 2016 fu ventilata anche a margine di una iniziativa dei sindaci del Trasimeno cui l’imprenditore partecipò, insieme alla parlamentare europea Silvia Costa. E un paio di mesi fa, il Pd aveva provato a riagganciare Cucinelli, che però, aveva chiesto “carta bianca”, una condizione che al Pd sembrò eccessiva.

Ma adesso il tempo stringe, la candidatura Fora rischia di non mettere tutti d’accordo e  di frammentare il fronte, e la possibilità di trovare un accordo coi 5 Stelle che potrebbe risultare decisivo sull’esito elettorale, cambia lo scenario. Se la chiave per l’accordo può essere Cucinelli, ben venga Cucinelli, ammesso che ci stia. Anche da un punto di vista mediatico e di impatto, il nome Cucinelli è oggettivamente più pesante di quello di Andrea Fora che per i più è uno sconosciuto  quasi. Cucinelli in lizza con il centro sinistra e i 5 Stelle, potrebbe anche sparigliare le carte a destra. Nell’area liberal dei berlusconiani, pr esempio. Perché sarebbe un nome decisamente più pesante anche rispetto alla candidata leghista Donatella Tesei…

Ovvio che con Cucinelli e con i grillini dalla propria parte, Pd e centro sinistra potrebbero anche farcela a non perdere la Regione. Il voto umbro sarà il primo banco di prova elettorale dopo la formazione del governo giallo-rosso, quindi assume anche una valenza nazionale.

Certo, con Cucinelli il centro sinistra potrebbe anche vincere. Il problema è quanto una figura come Cucinelli sia rappresentativa della storia, del pensiero e delle aspettative del “popolo della sinistra”. Se insomma Cucinelli c’entri qualcosa con il Pd e con il resto della sinistra. Qualcuno lo chiama l’Obama italiano, per altri è il maggior esponente del “capitalismo dal volto umano”, il self made man che partendo dall’Umbria e operando in Umbria sta ripercorrendo la strada di Luisa Spagnoli o Adriano Olivetti….

Ammesso che il capitalismo possa avere un volto umano, Cucinelli ha dato certamente prova di grande capacità manageriale, di grandi intuizioni, ma è rimasto un imprenditore un po’ paternalista, che gioca con le origini umili e però non ama i sindacati, né i contratti collettivi d lavoro. Le sue maestranze le tratta meglio di altri, ma preferisce le trattative ad personam…

Tutto ciò è qualcosa di sinistra oppure no?

m.l.

 

Nella Foto: Brunello Cucinelli a Solomeo (Umbria 24)

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