L’UMBRIA VERSO LE REGIONALI: LA LEGA FA CAMPAGNA ACQUISTI TRA GLI EX SOCIALISTI, I “CIVICI” PRESSANO IL PD, CHE APRE… SI PROFILA UN CENTRO SINISTRA NUOVO E DIVERSO?
Grandi manovre i corso nell’area del Trasimeno, in vista delle elezioni regionali del 27 ottobre prossimo. La Lega è molto attiva, per esempio. Dopo la festa comprensoriale a Passignano (quella della famigerata torta tagliata mano nella mano da vari esponenti leghisti e dal sindaco pievese Fausto Risini, il quale si è fatto appiccicare addosso un’etichetta che poteva risparmiarsi e che potrebbe risultare ingombrante), il partito di Salvini che ha fatto saltare il banco del governo gialloverde, si sta dando un organigramma nel territorio. Il capo indiscusso è e resta il senatore Briziarelli che sarà coadiuvato da due “vicecommissari”, uno per la sponda nord e uno per la sponda sud: si tratta rispettivamente di Marco Menconi e di Augusto Peltristo, che da esponente civico è diventato ormai organico alla Lega. Una nota stampa del partito fa sapere che sono stati individuati e nominati anche dei coordinatori tematici: per la sanità Claudio Conti; per il turismo Daniele D’Ubaldo, ex socialista craxiano pievese poi Forza Italia, tra i maggiori supporters di Risini. Per la caccia Franco Maccabruno; per associazionismo e sport Eugenio Rondini; per il volontariato Andrea Cacioppi; per la protezione civile e territorio Stefano Pettinelli. Altri se ne aggiungeranno più avanti. Andrea Cacioppi sarà anche responsabile dell’organizzazione. Intanto uno dei primi impegni sarà la partecipazione al raduno di Pontida, appuntamento storico della Lega fin dai tempi di Bossi. Certo vedere a Pontida, tra camicie verdi, corna celtiche e gare di rutti anche figure storiche dell’area socialista (quella autonomista, rampante e anticomunista, è vero, ma pur sempre socialista) fa un certo effetto.
L’adesione ufficiale alla Lega di personaggi come D’Ubaldo assottigliano ancora di più il carattere civico di certe liste, come quella di Risini che ha vinto le elezioni a Città della Pieve, spostandone la barra sempre più a destra. E verso una destra che se dovesse rimanere fuori dal governo sarà ancora più incattivita e violenta, anche negli slogan. Vedi l’evocazione del “tutti in piazza e pronti per la rivoluzione!” del governatore veneto Zaia…
Fausto Risini, che è persona pacata e riflessiva ed ha una storia personale di tutt’altro segno, avrà di che riflettere in queste ore.
Intanto, si registrano movimenti anche su altri fronti. Il Pd, per bocca del commissario Walter Verini si è detto pronto a fare un passo di lato e ad appoggiare un candidato espresso dalle formazioni civiche, nel quadro di una rinnovata alleanza di centro sinistra. Candidato che potrebbe essere Andrea Fora, presidente di Confcooperative. Che ha già incassato l’ok dei Giuliano Giubilei, candidato del Pd sconfitto alle comunali di Perugia e di molti sindaci umbri (tra i qual anche Burico di Castiglione del Lago, Cherubini di Panicale, Chiodini di Magione…). I socialisti, seconda gamba del centro sinistra che appoggiava Catiuscia Marini, invece vorrebbero prima stilare un programma e metter su un’alleanza e poi scegliere il candidato, intanto sembrano molto attratti dal progetto UdT, ovvero Umbria dei Territori, altra formazione di taglio civico, che però vede tra i promotori figure note della sinistra umbra e non solo del volontariato e dei comitati. Se sarà in cordata con il Pd e altre formazioni è ancora da vedere, ma UdT sulla scheda elettorale ci sarà. Il neononato movimento ha costituito un coordinamento anche per l’area Orvietano-Trasimeno-Pievese. A sottoscrivere l’atto costitutivo sono stati Franco Barbabella ex sindaco di Orvieto e candidato sconfitto alle elezioni di maggio, Gianni Fanfano, già dirigete del Pci-Pds , poi leader della lista civica Pieve Nostra a Città della Pieve; Leandro Pacelli dirigente del Pd di Castiglione del Lago e Paolo Brancaleoni, storico presidente dell’Avis sempre nel paese lacustre, dove stato eletto consigliere comunale ale ultime elezioni, nella coalizione a sostegno di Matteo Burico. Anche la formazione Progetto Democratico, anch’essa alleata di Burico e del Pd, ha espresso apprezzamento per le posizioni di UdT
Diciamo che questa Umbria dei Territori appare come un tentativo di aprire il fronte del centro sinistra e spostare lo stesso Pd da posizioni perugiacentriche a posizioni che tengano conto delle peculiarità e specificità dei territori, appunto “rovesciando la piramide che sinora li ha penalizzati”. Non caso tra le opzioni programmatiche di UdT c’è anche una legislazione speciale per le aree di confine e politiche interregionali, sui temi più importanti come la scuola, la sanità, i collegamenti viari e ferroviari, le reti di impresa, il turismo. Per questo motivo il coordinamento si è dato questa dimensione composta da più zone, che però hanno molti problemi e molte opportunità in comune .
Non sappiamo come andrà a finire, ma per noi di Primapagina, giornale nato nel 1990 proprio come testata di confine, come organo di informazione comune di aree contigue con problemi e vocazioni simili, anche se divise da confini provinciali e regionali, è come ascoltare un disco che ci è sempre piaciuto…
Detto questo, in tutto ciò di nuovo c’è poco. E’ roba che è sul tappeto da più di 30 anni. E c’è anche il rischio che l’operazione appaia come un cimitero degli elefanti. O dei dinosauri, come qualcuno ha già definito i promotori. E questo i promotori stessi dovrebbero evitarlo, se possibile.
Stavolta però, la differenza è che il Pd e il centro sinistra non sono più autosufficienti, hanno la necessità inderogabile e vitale di aprirsi e di stringere e consolidare alleanze, non tanto con altri partiti, quanto con idee e sensibilità che con il tempo avevano abbandonato e lasciato scivolare via. Per tutta la sinistra, insomma una sorta di riconciliazione con se stessa. Il che sarebbe un bel passo avanti e forse l’unico modo per tentare di giocare la partita regionale senza dare per scontata e acquisita la vittoria della Lega e della destra.
m.l.