CHIUSI, I PODEMOS CHIEDONO CHIAREZZA SUL RIBALTONE AI VERTICI DI BANCA VADICHIANA: “SI FACCIA UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI!”

CHIUSI, I PODEMOS CHIEDONO CHIAREZZA SUL RIBALTONE AI VERTICI DI BANCA VADICHIANA: “SI FACCIA UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI!”
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CHIUSI – Il recente “ribaltone” ai vertici della Banca Valdichiana, con la defenestrazione del presidente Capeglioni e della vicepresidente Frullini, sostituiti da Fabio Tamagnini  e Vincenzo Albanese, ha sicuramente creato un certo sconcerto tra i soci e i clienti della Bcc, soprattutto a Chiusi.  Anche perché le ragioni dell’improvviso cambio della guardia, a soli due mesi dall’elezione del Cda non sono del tutto chiare. Nessun le ha chiarite fino in fondo. Il laconico comunicato delle Banca stessa non spiega granché.  Questo ha suscitato anche qualche reazione in campo politico.

I primi a prendere pubblicamente la parola sull’argomento sono stati i Podemos chiusini, che il 123 agosto scorso hanno diramato sui social un comunicato con il quale chiedono “trasparenza” e “chiarezza” su quanto avvenuto nel management della banca e affermano che “sarebbe opportuna a tale scopo la convocazione di un’assemblea strraordinaria dei soci” e anche “una presa di posizione dell’amministrazione comunale”.

Ecco comunque il testo integrale del Comunicato di Possiamo:

Le recenti vicende che hanno portato al cambio del vertice di Banca Valdichiana ci spingono ad esprimere alcune considerazioni, cercando di dar voce ai cittadini, soci e clienti che stanno vivendo con preoccupazione questo imprevisto mutamento del gruppo dirigente, dopo soli due mesi dalle elezioni che avevano rinnovato il Consiglio di amministrazione della banca.
Non è nostra intenzione certamente entrare nel merito della questione e nella legittima autonomia dell’istituto bancario.
Crediamo tuttavia che sia necessario fare chiarezza e far conoscere a tutti coloro che, per vari motivi, hanno rapporti con la banca, quali siano state le cause e i percorsi che hanno portato verso un così repentino ribaltamento di quelli che erano stati gli esiti e le indicazioni chiaramente emersi dalle elezioni dell’assemblea dei soci.
Chiediamo ciò affinché si ristabilisca il clima di fiducia tra soci, clienti e il gruppo dirigente della banca, in modo tale che vengano soddisfatte le giuste richieste di metodi trasparenti.
Sarebbe opportuna, a tale scopo, la convocazione di un’Assemblea straordinaria dei soci.
Auspichiamo che alla nostra richiesta di chiarimenti si unisca anche una presa di posizione dell’Amministrazione comunale.
È diffuso tra gli operatori economici, ma anche tra i semplici clienti, il timore della perdita del legame con il territorio, prima con la fusione tra la banca di Chiusi e quella di Montepulciano, poi con il nuovo assetto imposto dalle normative superiori che hanno portato all’ingresso nel gruppo ICCREA.
Siamo convinti che la funzione di motore per lo sviluppo dell’economia locale possa continuare ad essere svolto dall’ente bancario solo se permane il rapporto di fiducia con le persone che ricoprono ruoli dirigenziali.

E’ ovviamente legittimo, anzi doveroso, che la politica si interroghi, intervenga e chieda chiarezza su una questione rilevante come questa. Bene hanno fatto dunque i Podemos a dire la loro e a indicare delle modalità per arrivare ai necessari chiarimenti. Dovrebbero farlo anche il Pd, il Psi e altre forze politiche come i 5 Stelle.

Riteniamo invece che un intervento o una presa di posizione dell’Amministrazione comunale (quella di Chiusi, ma anche qualsiasi altra) potrebbe essere letta come un indebita ingerenza del “pubblico” su una questione che è sì rilevante, ma è e resta una questione “privata” che attiene all’assetto di un’azienda privata, quale è una banca di Credito Cooperativo. Del resto, due mesi fa, molti criticarono (o non gradirono) l’intervento pronunciato dal sindaco di Chiusi all’assemblea dei soci della Banca, un intervento appassionato,a tratti anche duro, nel quale Bettollini difese la “chiusinità” della Bcc e il legame con il territorio.

Intendiamoci, una richiesta di chiarimento e di trasparenza su un passaggio non preannunciato, non discusso, ma fatto repentinamente, come un fulmine a ciel sereno (anche se il cielo sopra la Bcc non era proprio sereno sereno), non sarebbe una ingerenza. Però, forse, il Comune farà bene a tenersi alla larga da una questione di assetti. Potrebbe intervenire invece sulle strategie aziendali, sulla territorialità ecc…

E’ vero altresì che la politica, neglio ltimi tempi è rimasta troppe volte silente o assente dalla scena su moltissime questioni. Il Comunicato dei Podemos su Banca Valdichana è un segnale di risveglio. Il che è già di per sé buon segno.

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