PRONTO SOCCORSO DI CITTA’ DELLA PIEVE, IL CONSIGLIO DI STATO CAMBIA LA SENTENZA DEL TAR E DA’ RAGIONE A REGIONE E ASL. NIENTE RIAPERTURA!
CITTA’ DELLA PIEVE – “… E per questi motivi, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sugli appelli, come in epigrafe proposti: – respinge l’appello incidentale del Comitato per il diritto alla salute – Articolo 32 Costituzione; – dichiara inammissibile l’intervento in appello del Comune di Città della Pieve; – accoglie gli appelli della Azienda USL Umbria n. 1 e della Regione Umbria e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, respinge le censure dedotte con il ricorso di primo grado nei confronti della chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Città della Pieve; – dichiara in parte inammissibile ed in parte respinge, nei sensi indicati in motivazione, l’appello incidentale del Comune di Montegabbione. Spese del doppio grado di giudizio compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 26 luglio 2018 con l’intervento dei magistrati: Franco Frattini, Presidente; Umberto Realfonzo, Consigliere; Pierfrancesco Ungari, Consigliere Estensore; Stefania Santoleri, Consigliere; Giulia Ferrari, Consigliere”.
Finita la querelle. Il Pronto Soccorso di Città della Pieve resta chiuso. Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar e dà ragione a Regione Umbria e Asl, respingendo le controdeduzioni e controricorso dei comuni di Montegabbione e di Città della Pieve e del Comitato per il Diritto alla Salute.
Dopo le speranze suscitate dalla sentenza del Tar, alla fine vince il potere, lo “status quo”. “Il potere fa quadrato e si difende, per non rimettere in discussione le scelte operate e contestate”, dicono quelli del Comitato pro-ospedale. La lista Pieve di tutti capeggiata da Maria Luisa Meo commenta così: “Ha perso la giustizia: calpestati i diritti dei cittadini pievesi. Una Regione che invece di tutelare la nostra salute e i nostri diritti, si oppone alla riapertura del nostro Pronto Soccorso e del nostro Ospedale. Una ASL che invece di essere il presidio sanitario per eccellenza sul territorio, si mostra solo un’Azienda a cui devono tornare i conti. E SAREBBERO QUESTI I NOSTRI “RAPPRESENTANTI”?! È UNA VERGOGNA!”
Sempre Pieve di Tutti , nel ringraziare il sindaco di Montegabbione (ma senza fare cenno al sindaco pievese che pure si è imbarcato nella medesima battaglia), annuncia una Mobilitazione generale: “Stiamo organizzando una MOBILITAZIONE di tutti i cittadini indignati che vogliono manifestare la loro rabbia e preoccupazione contro coloro i quali ci dovrebbero rappresentare, indipendentemente dallo schieramento politico a cui appartengono. Entro le prossime ore vi daremo informazioni su data, luogo e ora”.
Per ora il Pronto Soccorso resterà chiuso, come è chiuso dal 1 marzo 2017. La battaglia legale al momento segna un punto fermo. Regione e Ausl possono cantare vittoria. I cittadini che si sono autoorganizzati e i Comuni che si sono spesi nella contesa. Una bella “mazzata” per le speranze di riavere il Pronto Soccorso (e un ospedale) funzionante a Città della Pieve. Le reazioni sui social sono tutte improntate, per ora, alla critica feroce nei confronti del potere sordo e cinico e di una politica locale che negli anni ha assecondato lo smantellamento dei servizi socio-sanitari in nome di presunte riorganizzazioni, riqualificazioni, razionalizzazioni, economie di scala e amenità del genere…
In questo clima il povero Fausto Scricciolo, sindaco pievese, ne esce becco e bastonato, ha perso la battaglia contro Regione e Ausl e si ritrova pure sul banco degli accusati per le scelte politiche precedenti… Il Movimento Pieve di Tutti e i 5 Stelle soffiano sul fuoco della polemica anti Pd, sperando forse di lucrare consensi in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative di primavera. Il Comitato, “percosso e attonito” dalla sentenza del Consiglio di Stato e fortemente indignato, legge le carte (un fascicolo assai copioso) e studia il “che fare”, cercando di non farsi coinvolgere e… travolgere dall’agone politico preelettorale.
Franco Frattini, più volte il ministro con Silvio Berlusconi, non è solo presidente del Consiglio di Stato, ma anche presidente del Consiglio di Garanzia del Coni che ha sospeso ieri il campionato di calcio di serie B dopo alcune giornate già disputate, per il caos “ripescaggi” e una serie di ricorsi. Insomma uno che in quanto a scelte lineari lascia abbastanza desiderare.
Il sindaco Fausto Scricciolo è quello che, prono e ossequiente, ha prontamente firmato per la chiusura del pronto soccorso subito dopo essersi insediato: direi che la mazzata più grossa se l’è data da solo, il ‘povero’ sindaco pievese, becco e bastonato…
Bene, anzi male, allora i cittadini che visto soffiano sul fuoco per ”scopi elettorali” e non per reali condizioni di vita tolte a loro, sapranno bene- lo spero- dove depositeranno il loro consenso.E…non mi si dica che non andranno a votare perchè a questo punto solo questo si spera da parte dell’establishment che tutto questo ha saputo produrre. Il consenso a redigere tale politica impostata sui tagli(perchè di questo si parla alla fine e non di altro) l’hanno avuto- così hanno da sempre dichiarato- per redistribuire in maniera più razionale le risorse.Così hanno detto. La razionalizzazione della spesa prima di ogni altra cosa, tassativamente! Capito o no di cosa si parla o forse sembra che la cosa guardandola dall’esterno non c’entri nulla con l’Europa perchè si crede che sia un solo fatto di esame delle carte da parte dei tribunali e dei giudici e dei Consigli di Stato? Talvolta le sorprese attese si chiamano così poichè c’è materia sufficiente perchè abbiano sufficente timore di essere giudicati i nostri politici che guarda caso adesso vorrebbero impegnarsi a percorrere strade diverse da prima. Impostare il discorso col dire ”si soffia sul fuoco” fa parte di quel giuoco col quale si crede di giustificare strumentalmente ed alla fine quasi anche considerare col tifo le reazioni che verranno dopo una tale decisione.Signori, qui l’Italia e le sue istituzioni c’entrano sì ma fino ad un certo punto perchè non sò se ve ne siete resi conto che parliamo e coinvolgiamo direttamente ed indirettamente l’Europa perchè se esiste anche in fisica il principio dei vasi comunicanti figuriamoci in economia.Se sottoponeste tale rebus a qualche critico iscritto al libro paga dei governi precedenti forse avrebbe la sfacciataggine di dire che dalle regole di superamento fissato del deficit non si transige.Bene, ed allora beccatevi i partiti e gli uomini che hanno contribuito ad asfaltare tale strada riflettendo-se si riesca farlo – su quanto vi stia capitando.Ma è solo l’inizio.Se qualcuno non capisce cosa c’entri la decisione del Consiglio di Stato provi a domandarsi solo una cosa: se vi fossero stati i soldi sufficienti per mantenersi questa minima opera del Pronto Soccorso e potersela mantenere attiva, ed essere compendiato tutto questo entro un allargamento della spesa sulle reali necessità, pensate che la Regione avrebbe fatto ricorso al Consiglio di Stato?No certamente perchè le risorse economiche per mantenerselo il Pronto Soccorso ci sarebbero state. Allora andate a ricercare le responsabilità di chi nei confronti dei vincoli Europei in casa propria fà da sempre la voce grossa e poi di fronte all’Europa abbassa le orecchie.La riforma dell’Europa allora? E’ il minimo ! Ed i Sindaci locali questo discorso sia dentro di loro come persone sia nelle riunioni delle loro segreterie di partito dovrebbero chiederselo se fossero dei buoni politici.Se non lo fanno è perchè man mano che dalla punta della piramide si procede verso il basso, le pareti della piramide si allargano ed i massi che la sorreggono( quindi voi cittadini) non contate nulla.E se dalle istanze di tali basi vengono delle contestazioni all’operato di tali sindaci e di tali partiti, le cose non sono tante, ma una: ed è quella che vi temono- e vedete come si affannano a menare il can per l’aia del populismo pensando che gli renda tale tipo di propaganda-.Un invito: fategli vedere che si sono sbagliati in passato e si sbagliano ancora oggi.Quando sarete chiamati a votare andateci,date retta a me, ed agli imbonitori del loro sistema non date retta,anche perchè al peggio non c’è mai fondo……
Un ulteriore conferma che i TAR andrebbero immediatamente chiusi. Il pronto soccorso, si chiama così perché c’è una ragione: deve essere efficiente e cercare di superare tutte quelle situazioni di estremo pericolo. Ragione per cui, non si possono distribuire su tutto il territorio. salvo che non s’intenda per questo servizio, il mettere cerotti. Oppure sì, si possono realizzare anche in modo diffuso sul territorio, basta mettersi d’accordo sul chi paga, perché servizi del genere, dove abbisogna una grande organizzazione e una elevatissima tecnologia, comporta questo genere di problematiche. Promettere che sarebbe stato realizzato è da demagoghi, da ciarlatani, da venditori di fumo. Persone che negli anni lo hanno fatto, è perché avevano progetti politici finalizzati al proprio fabbisogno di vana gloria. Ai tanti cittadini beoti che ci avevano creduto, una raccomandazione, non fatevi più prendere per i fondelli.
I cittadini avevano creduto nella legge (quella che, infatti, applica il TAR), che stabilisce in maniera dove e perché servano i pronto soccorso; hanno creduto nella Costituzione, che stabilisce in maniera chiara e netta l’imprescindibilità del diritto alla salute per tutti. Se la Costituzione è stata scritta da ciarlatani, e il TAR popolato solo ed esclusivamente da toghe demagoghe e venditori di fumo – perché lei questo afferma, implicitamente ed esplicitamente – allora è evidente che si sono completamente ribaltati i presupposti logico-razionali del discorso: il beota ora è l’intelligente, e l’intelligente il beota.
Lei non può mettermi in bocca parole che non solo non ho mai pronunciato, ma nemmeno mai pensato. Della bontà della nostra Carta Costituzionale ne sono convinto da sempre e da sempre l’ho difesa. Soprattutto in questi ultimi tempi dai cialtroni che la vorrebbero cancellare, per sostituirla con la cosiddetta democrazia del web. A voce alta continuamente vado sostenendo che la nostra Costituzione è sicuramente tra le migliori del mondo, questo perché l’hanno scritta grandi uomini di cultura, statisti che ora ce li sogniamo. Una sintesi tra il pensiero liberale democratico (penso ai fratelli Rosselli), del cattolicesimo progressista: non posso non ricordare Giuseppe Dossetti e del pensiero socialista (Umberto Terracini, uno per tutti), che ha fatto sì che quella Carta fosse intrisa di fervore del fare. Sicuramente il fatto che non è stata mai attuata integralmente, ha ridotto questo Paese in uno stato comatoso come l’attuale. Per quanto riguarda il Diritto alla salute, a cui Lei fa cenno, io quel Diritto costituzionale da sempre mi sono battuto per tutelarlo. Ma per difenderlo al meglio, ritengo che bisogna fare delle scelte. Quella di distribuire i Pronti soccorsi ogni 20 chilometri, come vanno urlando i populisti, non va nella direzione della tutela di quel Diritto, ma delle loro bramosie elettorali. A meno che, come ho specificato, non vogliamo innalzare le tasse per realizzare questi desideri, oppure accontentarci dei Pronti soccorso da cerotti come ho scritto. I risultati raggiunti in merito al Diritto alla salute, dalla sanità in Umbria sono stati riconosciuti da tutti a livello nazionale, essere tra i migliori. Certo tutto è perfettibile, ci mancherebbe. Però andare in giro a vendere fumo è da disonesti intellettuali.
“Ma per difenderlo al meglio, ritengo che bisogna fare delle scelte.” Io invece ritengo che la Costituzione che tanto si loda, prima bisognerebbe anche leggerla. E possibilmente capirla. Perché sennò si rischiano delle clamorose figuracce. Prima di sparlare e di nominare nomi e fatti che niente hanno a che vedere col discorso, vada a rileggersi attentamente l’art. 32 della Costituzione. Poi vada a vedere cosa prevedono le normative sanitarie regionali e nazionali per le aree disagiate, il numero di posti letto necessari e i bacini di utenza necessari affinché un ospedali restino aperti. Questi sono FATTI, non cerotti o fumo venduto tanto al chilo.
Caro Renato, forse diversi anni fa eravamo abituati un po’ male tutti, anch’io compreso.Intendo con questo dire che il sistema politico ma soprattutto economico che abbiamo vissuto in questi ultimi 30 anni ha eroso neanche tanto lentamente i diritti dei cittadini pur facendoli rimanere ineliminabili ma sulla carta.Da lì la discrasia fra il concetto e l’esistente.Questa erosione è venuta giorno per giorno,governo dopo governo, ed alla fine chi ha occupato gli spazi di governo si è trovato a fare i conti con le disposizioni dei governi che l’avevano preceduto e l’acqua dove galleggiava la papera è scesa di livello a tal punto che la papera non galleggia e si è depositata sul fondo. In una riparametrazione della ricchezza in tali fasi,alle classi meno abbienti che avevano lottato per i diritti per decadi, gli spazi si sono ridotti estremamente fino ad inficiarne proprio anche fisicamente l’esistenza. Molti poveri oggi non si possono più curare per esempio, molti poveri ormai vivono con i sussidi e lottano per accaparrarsi le case che il sistema corrotto spesso assegna ad altri.Siamo al punto che per arrivare a tale situazione la destra ha dovuto chiamare prima il centro poi la sedicente sinistra in suo soccorso,facendo sì che le disposizioni di legge od almeno i tentativi più plateali di eliminare progressivamente le fondamentalità dei diritti conquistati con le lotte siano state operazioni tentate con spavalderia dicendo che erano politiche pro-poveri e ci hanno detto che eravamo sull’orlo della catastrofe.. E queste caro Renato le ha prodotte principalmente ed in massima parte non tanto la destra ma la sinistra, quel partito che sai, perchè se le avesse fatte la destra ci sarebbe stata la gente in strada che avrebbe rovesciato le macchine. In pratica : il vecchio ombrello di Cipputi puntato da un operaio sul culo di un altro operaio che esclama ”tranquillo è nostro”…. Questa è stata la strategia per rimangiarsi quello che era stato concesso. Ed allora per fortuna che la gente nel suo complesso ha detto no al cambiamento della Costituzione ma l’insipienza dei dirigenti di quel partito ha fatto vedere di quale faccia di bronzo avessero,cercando di rigirare la frittata.Poi, forse tutti gli altri loro oppositori, tanto svegli non saranno stati ma hanno salvato un impianto che oggi a sentire gli altri che oggi sono all’opposizione il sistema condotto da loro per oltre 30 anni se lo sarebbe già rimangiato alla grande.Da lì è iniziato il calo dei loro consensi ma la faccia di bronzo è rimasta inalterata.E che volevi che aumentassero i consensi di gente che non fa i congressi, che litiga un giorno si ed un altro ancora, che ha la più alta percentuale dei suoi politici inquisiti e parecchi a giuocare agli scacchi col sole? Si pretenderebbe troppo da tutto questo.E’ che non si vuole riconoscere il fatto di aver sbagliato creando un partito finalizzato a mettere d’accordo il diavolo con l’acqua santa, questo è il problema.Salvo poi singolarmente alcuni elementi che lodano la Costituzione come giustamente hai fatto te citando i padri costituenti si dimenticano che l’erosione dei diritti è stata permessa dal progressivo sgretolamento delle convinzioni proprio dall’attacco ai concetti di sinistra da parte di visioni politiche centriste che hanno applicato senza tanto sforzo profondere tutti quei tentativi tipici della società dei consumi e del capitale e della finanza ritenendole che fossero necessarie proprio quelle per spezzare le reni ad un concetto di una sinistra della società e ad una visione socialista della stessa.Tale marcia è stata permessa anche con l’isolamento più volte tentato della CGIL nei confronti delle altre due sigle anche inizialmente da quando è iniziata tale strategia. In pratica ci sono stati ed ancora oggi ci sono pezzetti dello Stato svenduti dal pubblico al privato,rimangiando tutto quello che era stato ottenuto con le lotte: diritti, retribuzioni, livelli di vita. Ed allora vedi che la tua declamazione che vuoi bene alla Costituzione e che la ami non regge, non tanto perchè il tuo ragionamento non sia meritevole ma perchè non tiene presente che se fai parte di un sistema che riassorbe tutto,vuol significare che ti schieri dentro ad una politica farlocca che permette solo lo sgretolamento e che nello stesso tempo però loda la stessa Costituzione come cosa enormemente importante. In pratica le vesti della Democrazia Cristiana come visione interclassista della società, quale partito unico che amministrasse la complessità ma che restasse al centro,dove era possibile con piccolo mose che non costavano molto fare un passo a destra ed un altro a sinistra rimanendo l’asse portante di tutto il sistema.Le alleanze di coloro che governano il territorio votavano per abolirla e modificarla la Costituzione che dici, il popolo, la gente comune li ha fermati per fortuna. Quindi come vedi la risposta del sig. Petrini è stata molto ma molto pertinente al valore irreale che hai cercato di esprimere tu.Il guaio è che oggi le frittate si rivoltano a 360° quando serva dimostrare il contrario e che c’è sempre di meno gente che non accetta supinamente tali visioni, anche per il semplice fatto che paga le contraddizioni della politica sulla propria pelle e si è giustamente stancata.A quei ” cialtroni” che governano come dici tu,accusati di tutto,anche di evocare Berlusconi come la sintesi di tutti i mali, ti ricordo che chi ha permesso al cavaliere di arrivare a questi livelli è proprio il sistema impiantato e fatto funzionare da loro.E’ contro tale sistema che si scagliano ”quei cialtroni” dalle ”doppie verità” come vengono definiti. Per quanto mi riguarda il loro merito è quello di aver rappresentato una speranza di cambiamento anche attraverso contraddizioni per carità, alla quale milioni di cittadini hanno creduto e che tutt’ora credono.Gli atti ? Non si cambia una nazione come l’Italia e con le contraddizioni che ha in 100 giorni di governo seppure dei segnali li abbiano dati ma occorre molto,molto di più indipendentemente da come sbraiti Martina.Ci sarebbe solo da ricordargli cosa abbia prodotto il suo partito invece e forse te ne posso fare un elenco ma è meglio tacere per questioni di opportunità ma anche di altro.Ed allora è bene avere memoria, ma ultimamente sembra che molta più gente la possieda per il semplice fatto che se ne sia ricordata nell’urna.E se si trovano a mal partito oggi, hanno tempo per riflettere dove hanno sbagliato, ma ad odorare bene non sono su quella strada. Altra cura credo che non ci possa essere se non un altro schiaffo elettorale.Ma poi cosa si vorrebbe? La botte piena e la moglie ubriaca? A sentire parecchi dei loro dirigenti la risposta sembrerebbe di sì.ma la risposta che hanno dato fin’ora è quella che l’autocritica si faccia a parole.Ed allora sai renato cosa avviene?Avviene che si scompare,si dimagrisce al punto che vengano assorbiti da altri.Ti ricordo-e poi finisco il tedio- che questi vengono da coloro che volevano cambiare il mondo.I figli di questi col sistema pensavano che ci potessero trattare senza che il sistema li facesse cambiare. Quelli di oggi che vengono da tutto questo, sono divenuti quel mondo, anzi coloro che più gli reggono le stampelle e che semprepiù ricercano alleanze nel mondo per far si che cambiare non si possa e che nello stesso tempo danno minimo dell’incompetente a coloro che lo vorrebbero cambiare.Vuoi che la gente non li punisca alla fine ? E non valgono i proclami di ritornare ” nella casa del padre”, quello che è inficiato è la loro credibilità di persone e di idee. E se la storia finirà male per tutti, perchè non c’è chi si salva e chi perisce, questo lo si dovrà principalmente non ai populisti o sovranisti come amano chiamarli ma a coloro che nella loro sete di profitto e di scalata sociale, si sono dimenticati ed hanno abiurato coscentemente le idee che i loro nonni portavano avanti.I titoli di studio non contano nulla, la sede che provoca tutto è sempre comunque quella dell’ignoranza…..
il PPS di città della pieve adesso fa DUE visite a notte.. Non è che se si chiamasse pronto Soccorso cambierebbe qualcosa.. Anche un bambino capisce che sono un po’ poche per assicurare efficienza e qualità… tant’è che il pievese medio non andava all’ospedale della Pieve quando era aperto per ovvie ragioni di qualità di prestazioni.. E in più non capisco qual è la differenza tra avere l’ospedale a C.lago centro o Vaiano, dato che sono 6 min di auto..