CITTADINI ALLA REGIONE UMBRIA: STORIA DI UN’AUDIZIONE ALL’ULTIMO MINUTO

martedì 25th, settembre 2018 / 14:43
CITTADINI  ALLA REGIONE UMBRIA: STORIA DI UN’AUDIZIONE ALL’ULTIMO MINUTO
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Ieri , 24 settembre, una delegazione di cittadini del territorio del Trasimeno Pievese e Alto Orvietano, che includeva il Comitato per il Diritto alla Salute Art32 e le diverse forze politiche presenti nel territorio, si è recata in Audizione alla Regione Umbria con la richiesta di urgente attenzione alla situazione sanitaria. Per chi c’era e chi non c’era, vi racconto com’è andata.

Facciamo un piccolissimo salto indietro, a giovedì, quando parte il tam tam: c’è il Consiglio di Giunta. Andiamo. Proviamoci. Se Maometto non va alla montagna…

Ci proviamo. 24 settembre, un lunedì come tanti, andiamo in Regione chiedendo una sospensione del Consiglio in atto per parlare con i rappresentanti regionali di quel buco sanitario del territorio che sta diventando una dolorosa voragine.

Attraversiamo incolumi il percorso ad ostacoli che va sotto il nome di strada della Pievaiola. Arriviamo, entriamo nella sala consiliare, ci sediamo nel circolo esterno. Mi guardo intorno. Un lunedì come tanti, feriale, lavorativo, scolastico. Ma noi siamo tanti. E l’unione fa la forza.

Non sospendono il Consiglio ma ci ricevono in una sala attigua. Introduce l’incontro Donatella Porzi, Presidente dell’Assemblea legislativa. Dopo pochi minuti arriva Luca Barberini, assessore alla Sanità. Donatella Porzi ci dà la parola. Ci rivolgiamo a Luca Barberini:

Assessore buongiorno, dopo un anno e mezzo di vane richieste e solleciti di un confronto, siamo qui per chiedere un incontro pubblico con la cittadinanza del territorio sui seguenti temi: un intervento immediato e adeguato per sanare la grave carenza di servizi di emergenza-urgenza; la partecipazione ai lavori del nuovo piano sanitario regionale, di cui non sappiamo assolutamente nulla; la riapertura del discorso dell’ospedale del Trasimeno, l’unico dei quattro in programma ( Branca, Pantalla, Narni-Amelia, Trasimeno) nel piano sanitario 2009-2011, ancora in vigore, ad essere scivolato nel dimenticatoio. Al suo posto un ospedale improbabile, quello di Castiglione del Lago, nel cuore del centro storico, stretto tra un lago e una Rocca medievale.

L’Assessore elenca i gioelli sanitari che “avremo” nella Casa della Salute, che “sarà” il centro diagnostico delle sette meraviglie, punta di diamante dell’Umbria che verrà.

Assessore, replichiamo, tutti questi servizi noi già li conosciamo. Si è accorto di aver usato tutti i tempi al futuro? Servizi “previsti”, proprio come lo era l’ospedale unico. Il fatto è che su carta siamo il paese delle meraviglie, ma la realtà è un’altra cosa. È un Punto di Primo Soccorso che è una medicheria quando va bene; è un otorino che firma un referto in cui scrive che non può togliere un tappo di cerume perchè sprovvisto di attrezzatura; è un’ambulanza del 118 -su due- che è in servizio solo la mattina e che dopo le 14.00 lavora su reperibilità; è una RSA oberata di un lavoro che, su carta, non gli spetta e che fatica a svolgere. È la chiusura di un pronto-soccorso che ha lasciato un territorio completamente scoperto dal punto di vista dell’emergenza-urgenza.

E allora l’assessore si appella alle norme, al DM70, ai numeri che non ci sono, agli studi scientifici. Alla politica che deve lavorare fianco a fianco dei tecnici. Ma si dichiara disponibile ad un incontro pubblico, con i rappresentanti regionali e con la parte tecnica, cruciale, afferma, nella progettazione sanitaria.

Nel frattempo, arriva Attilio Solinas, Presidente dell’Assemblea Consiliare permanente, già intervenuto a diversi incontri organizzati sul tema, tra cui un’audizione con il Comitato per il diritto alla Salute Art 32 il 24 gennaio scorso. Solinas, fra le altre problematiche, pone l’accento sull’impatto che una situazione sanitaria inefficiente e inefficace avrà, in un tempo non troppo lontano, sul flusso turistico dei Comuni della zona, di fatto una delle maggiori risorse del territorio.

Intervengono poi, rinforzando la necessità e l’urgenza di un incontro pubblico, di un approfondimento della questione dell’ospedale unico, di una revisione delle scelte fatte e del DM70, Valerio Mancini, vice-presidente dell’Assemblea legislativa e Luca Brizziarelli, giovane senatore della Repubblica che ha recentemente denunciato in Senato la grave carenza di servizi sanitari nel territorio in questione.

Tutti i cittadini presenti vogliono intervenire, dire la loro, manifestare il proprio dissenso, l’assurdità delle scelte, l’illogicità delle decisioni. Quarant’anni di promesse e di campagne elettorali a colpi di Ospedaleunicoquiedora sono un boccone amaro quanto indigesto. Ma il tempo stringe e il Consiglio di Giunta chiama.

L’accordo però è siglato. L’impegno è preso. Attilio Solinas e Luca Barberini promettono una convocazione a breve di Comitati, associazioni e cittadinanza tutta per discutere la questione. Resterà da decidere la sede, se in regione o nel territorio.

Restate connessi. La storia continua…

Elda Cannarsa

 

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