CASTIGLIONE DEL LAGO, UFFICIO POSTALE IN UN CAMPER. UTENTI COSTRETTI A FARE LA FILA ALL’APERTO A -7°. PROTESTA DEL SINDACO

mercoledì 28th, febbraio 2018 / 12:02
CASTIGLIONE DEL LAGO, UFFICIO POSTALE IN UN CAMPER. UTENTI COSTRETTI A FARE LA FILA ALL’APERTO A -7°. PROTESTA DEL SINDACO
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CASTIGLIONE DEL LAGO – Dal furto con scasso della notte del 2 febbraio è passato quasi un mese. Ma l’ufficio postale di Castiglione del Lago è ancora chiuso. Motivazione: lavori di manutenzione e messa in sicurezza. Non si sa quando riaprirà. Poste Italiane hanno attivato il “servizio sostitutivo”  con un camper adibito a ufficio mobile. Come nelle zone terremotate.

Ma il camper è piccolo, ha una sola cassa in funzione e si creano lunghe code, con gli utenti costretti ad aspettare in piedi, all’aperto. E con le temperature di questi giorni è qualcosa che somiglia al martirio. Ieri il termometro segnava -7°.

Il sindaco Sergio Batino lunedì ha inoltrato una lettera di segnalazione e protesta alla Direzione Provinciale di Poste Italiane, sollecitando maggiore attenzione per il territorio e tornando a chiedere l’apertura pomeridiana dell’ufficio, come accade in ogni comune umbro sopra i 15.000 abitanti.

Ecco il testo completo della lettera: «La presente per segnalare il grande disagio dei nostri cittadini a seguito del furto avvenuto nei giorni scorsi presso l’ufficio postale del capoluogo con la conseguente chiusura dei locali. Lo stesso Ufficio ad oggi non risulta riaperto ed il servizio avviene dentro un camper, senza nessuno spazio coperto per i cittadini in attesa. Nel sollecitare quindi la massima attenzione sullo stato dei luoghi e sul servizio, si chiede il pronto ritorno alla normalità. Con l’occasione siamo a chiedere inoltre l’apertura pomeridiana dell’ufficio, che soprattutto nel periodo estivo è interessato oltre che dai residenti anche da numerosi turisti, con potenziali utenti maggiori dei vicini comuni toscani che risultano aperti. Tutta l’area su cui è sito l’ufficio appare spesso non curata con la necessaria attenzione e solo la disponibilità e l’impegno del personale suppliscono a carenze strutturali che riguardano complessivamente tutti i vs. servizi del comune. Riteniamo indispensabile, quindi, una interlocuzione più puntuale con il territorio per garantire servizi efficienti e qualità ai nostri cittadini». Ora si attende una pronta e concreta risposta da Poste Italiane: i castiglionesi non ne possono più. “Fa freddo, cazzo!” diceva bestemmiando un pensionato in fila per pagare una bolletta.

(Fonte, Akropolis)

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