IUS SOLI, QUANDO LA POLITICA FA SOLO CALCOLI DI BOTTEGA. APPELLO DELLA SINISTRA PD A MATTARELLA: “RINVII LO SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE DI 2 SETTIMANE”.

mercoledì 27th, dicembre 2017 / 18:25
IUS SOLI, QUANDO LA POLITICA FA SOLO CALCOLI DI BOTTEGA. APPELLO DELLA SINISTRA PD A MATTARELLA: “RINVII LO SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE DI 2 SETTIMANE”.
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Poteva essere un atto politico per chiudere in bellezza la legislatura. Cioè per chiuderla con un segnale di civiltà e di “apertura” al mondo. Invece il Parlamento Italiano, e per essere più precisi, il Senato ha pervicacemente gettato al vento anche questa occasione. E ha fatto saltare il voto sullo Ius Soli (la legge che consentirebbe di ottener la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia) per mancanza di numero legale. Un ennesimo scivolone della  nostra bistrattata democrazia, tra l’altro nei giorni in cui si celebra il 70esimo anniversario della Costituzione. Brutta storia. Specchio di una politica che non si smentisce. E che antepone i calcoli di bottega alle battaglie di civiltà. La legge sullo ius soli potrebbe risultare impopolare e quindi perché rischiare a poche settimane dalle elezioni politiche? E quell’aula vuota o quasi, la mancanza del numero legale è stavolta da addebitare un po’ a tutti. Ma non proprio a tutti. Dei senatori Pd erano presenti 69 su 98, di Forza Italia solo 6 su 43, della Lega 2 su 11, dei 5 Stelle nemmeno uno. Zero, come i verdiniani di Ala e quelli di Gal e Noi per l’Italia.

Solo quelli di Mdp (i bersaniani) hanno partecipato alla seduta in forze: 13 su 16. I socialisti erano 7 su 18. Gli alfaniani 1 su 24… Quelli del Gruppo misto che raccoglie transfughi dei 5 stelle, del Pd, di Forza Italia ecc. si sono presentati al 50%: 14 su 27.

Renzi e i renziani che in altri casi non si son fatti scrupolo a porre la fiducia, in questa circostanza hanno preferito svicolare alla spicciolata. I 5 Stelle hanno disertato in massa, dimostrando ancora una volta che sul tema dell’immigrazione, dell’integrazione e dell’accoglienza la loro sia una  posizione quantomeno ambigua che strizza l’occhio più alla destra che alla sinistra.

Ora, dopo la “figuraccia” del 23 dicembre, la sinistra interna al Pd chiede ufficialmente al presidente della Repubblica Mattarella di rinviare lo scioglimento delle Camere di 2 settimane per consentire di tornare al voto e approvare la legge. L’appello viene da Gianni Cuperlo e da Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani. Quest’ultimo sottolinea come la mancata approvazione della legge non sia solo colpa della destra e punta il dito su quei 29 senatori del Pd assenti. Il che vuol dire, secondo Manconi che “il Pd non ci ha creduto abbastanza”. O ha avuto paura.  “Non può e non deve finire così. Con una conclusione che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia. Quegli scranni vuoti al Senato nell’ultimo giorno utile, la fuga dei senatori 5 Stelle, quel brindisi leghista, il dispiacere profondo per quelle assenze di parlamentari del Pd, sono una immagine da cancellare”, scrive Gianni Cuperlo che adesso chiede una mossa al capo del governo Gentiloni e al segretario del Pd Renzi: una richiesta ufficiale al presidente della Repubblica perché prolunghi la legislatura di pochi giorni, in modo che la legge possa tornare in aula…

Vedremo se il premier e Renzi lo faranno  e soprattutto se Mattarella accetterà la proposta. Il problema è che la maggioranza che sostiene Gentiloni, sullo ius soli non è compatta. Al Senato la legge la maggioranza non ce l’ha. Questo è il nodo. E nessuno vuol farsi “infilzare” su un tema di questa portata.

Intanto l’Italia continua  a fare la sua parte nel Mediterraneo: ieri sono stati salvati 255 migranti in tre distinte operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera a Roma. I migranti, che si trovavano a bordo di un gommone e due barchini, sono stati tratti in salvo da un’unità inserita nel dispositivo Eunavfor Med e da un’unità di una Ong. Cinque giorni fa un altro centinaio di profughi sono stati trasportati in Italia dalla Libia con un aereo dell’Aeronautica Militare. Altri voli sono previsti in questi giorni. L’iniziativa è nata da un’operazione congiunta tra il Ministero dell’Interno e la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) che, in stretta coordinazione con l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), hanno individuato in Libia dei migranti in condizioni di vulnerabilità e in grado di ottenere la protezione internazionale. “Per la prima volta, abbiamo potuto evacuare rifugiati estremamente vulnerabili dalla Libia direttamente in Italia. Un evento eccezionale e uno sviluppo accolto con grande favore che non sarebbe stato possibile senza il grande impegno delle autorità italiane e il supporto del governo libico. Speriamo davvero che altri paesi possano seguire lo stesso percorso”, ha dichiarato Vincent Cochetel, inviato speciale delle N.U. per il Mediterraneo centrale. Dopo alcune discutibili iniziative e prese di posizione del Ministro Minniti, contestate nell’estate scorsa anche dalla Chiesa, dalla sinistra a sinistra dal Pd e da molte organizzazioni volontaristiche, questo ultimo scorcio del 2017, registra  ancora una volta un ruolo determinante dell’Italia nella gestione del flusso migratorio dal nord Africa e dell’emergenza  umanitaria nel Mare Nostrum. Per questo motivo, l’approvazione dello Ius Soli sarebbe stato un segnale positivo e incoraggiante. Ma anche stavolta la politica di palazzo ha fatto altri calcoli.

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