GRASSO E D’ALEMA TROVANO CONCORRENTI A SINISTRA: “POTERE AL POPOLO”, LA POSSIBILE LISTA ALTERNATIVA CHE PIACE ALLA NEW LEFT EUROPEA
Non ci sarà solo Liberi e Uguali come lista a sinistra del Pd sulla scheda elettorale delle prossime elezioni politiche. Il movimento che fa capo a D’Alema, Bersani, Civati e Fratoianni e sarà capeggiato da Pietro Grasso avrà concorrenza. Soprattutto per quanto riguarda l’obiettivo di recuperare almeno in parte l’elettorato di sinistra disperso, orfano, senza tetto, che si è rifugiato da anni nel “non voto” o per disperazione e mancanza di alternative ha votato ultimamente per i 5 Stelle. Con la nuova legge elettorale che ripropone dopo qualche decennio la formula “proporzionale” l’avversario non è più il partito ideologicamente e politicamente più lontano, ma quello più vicino, più contiguo, quello che andrà a pescare nello stesso bacino. Per il Pd insomma l’incognita più grossa viene proprio da Liberi e Uguali che gli contenderà la rappresentanza della sinistra, ma sempre nell’ottica di una sinistra di governo, istituzionale, riformista avremmo detto una volta. Non certo “radicale”. Liberi e Uguali invece dovrà fronteggiare anche la presenza di altre liste di sinistra. Non solo più a sinistra, ma dichiaratamente “alternative” rispetto al Pd e alle politiche che a sinistra si son viste negli ultimi 25 anni, politiche che vedono i D’Alema, i Bersani e compagnia non senza peccato.
Non si sa, al momento quali e quante saranno le liste di sinistra, antagoniste e alternative. Non ci sarà quella che era stata ipotizzata da Tomaso Montanari e Anna Falcone per una “sinistra dal volto nuovo” diversa però dal progetto di Grasso e degli scissionisti del Pd. Potrebbe esserci quella del Partito Comunista Italiano, con tanto di simbolo storico. E potrebbe esserci – quasi sicuramente ci sarà – quella di “Potere al Popolo” che raggruppa movimenti, centri sociali molto attivi nel territorio e anche sui social (vedi “Je so’ pazz” di Napoli) e potrebbe trovare anche la convergenza di Rifondazione Comunista. Il nome appare un po’ datato. Ricorda i “gruppi extraparlamentari” degli anni ’60 e ’70… ma il programma è quello che un tempo la sinistra propugnava: revisione delle aliquote Irpef, abolizione della Fornero, pensione a 60 anni, gestione pubblica dei beni comuni, fondi alla ricerca ecc… E soprattutto dare voce e rappresentanza ai giovani precari e sfruttati, ai lavoratori e ai disoccupati, alle associazioni che si battono per la casa, per il lavoro, per la difesa dell’ambiente…
E “Potere al Popolo” ha attirato l’attenzione anche della “new left” europea. lLa stampa italiana ne parla poco. Nei giorni scorsi ne ha parlato invece il giornale on line britannico The Independent, accostando il movimento italiano a ciò che sta facendo Jeremy Corbyn in Gran Bretagna con il suo Labour e anche a La France Insoumise di Jean Luc Melenchon che pare intenzionato a proporre ai compagni italiani una strategia comune per una nuova Europa basata sul popolo e non sulla finanza…
Per ora Potere al Popolo sembra un movimento di tipo metropolitano, dove le contraddizioni del modello economico neoliberista sono più forti e devastanti, ma la sinistra “dispersa” e senza casa c’è anche nella provincia profonda, nell’Italia sonnacchiosa e immobilista. E c’è soprattutto in quelle che erano un tempo le regioni rosse come la Toscana, l’Umbria, L’Emilia Romagna, le Marche, la Liguria, alcune delle quali sono già passate sotto altre insegne, come ai tempi dei soldati di ventura.
Liberi e Uguali per ora sta raccogliendo adesioni nel ceto politico (recente anche la scelta di schierarsi con Grasso & C. di Laura Boldrini), tra gli amministratori locali, in quell’ex popolo di sinistra che viene dal Pci e che aveva pure sperato nella rottamazione renziana, ma oggi non si riconosce più nel Pd così come è adesso, plasmato da Renzi a sua immagine e somiglianza e occupato quasi militarmente dalle sue truppe, ma senza più vento in poppa e pieno di spifferi e crepe a tutte le latitudini (basti pensare a ciò che è successo di recente al congresso di Siena o a quello dell’area del Trasimeno in Umbria, per fare due esempi molto vicini a noi). Potere al Popolo guarda n altre direzioni: più alla gente e meno ai palazzi. Così sembra almeno. Certo il fatto che figure come Anna Falcone e Tomaso Montanari o come Gino Strada, o come Ilaria Cucchi, o che so come Don Ciotti, Marco Paolini e Ascanio Celestini si siano ritirati dalla battaglia o stiano in disparte, in silenzio o sulle loro, come si suol dire, lascia qualche ombra sul panorama complessivo. Che resta comunque piuttosto cupo, con un vento gelido che non promette niente di buono…
Marco Lorenzoni
Corbyn, new left, Potere al popolo, Sinistra
Potere al Popolo anzi Servire il Popolo era un bello slogan filocinese anni 60-70.Vediamo tutti come sia andata a finire in Cina,Vietnam,Cambogia etc….E poi potere al Popolo…quale popolo ?Non penso quello dei Comitati Centrali Attuali.
Remo, secondo me lei fa un po’ di confusione, mi permetta. ” Servire il Popolo” era un partito non uno slogan, così nato poi trasformatosi nella unione dei Comunisti Marxisti-Leninisti Italiani attorno al 1968-1969 mi sembra.Oggi come vede la parola ”popolo” è stata immessa nel cervello della gente arrivando a definire anche l’altra”populismo” che ben conosciamo che si tenta ogni giorno di affibbiare ai partiti del tipo 5 Stelle o Lega, identificandoli come espressione di un pensiero che dopo aver riassunto quanto passa per l’Italia ”senza distinzione alcuna” dei fatti politici e delle responsabilità dei governanti,si adegua a rendere tutti alla stessa stregua,identificandoli come sporchi, lazzaroni, e comunque intellettualmente disonesti. Ora diciamocela francamente non è così, anche se certi aspetti soprattutto dell’onestà intellettuale di partecchi dei nostri politici andrebbero gettati nella ”pubelle dell’histoire”…ma a tale cetegoria io credo che per numero si possa equivalere sia la destra che la sinistra ed i rispettivi centri di tutti e due gli schieramenti. Nei nomi che cita nella fine del post Marco Lorenzoni riguardo al fatto che attualmente se ne stiano in disparte silenti io ne salverei mica tanti…quasi certamente fra questi salverei Gino Strada ma di altri la mano sul fuoco non ce la metterei perchè qualche ustione penserei di procurarmela.Per quanto riguarda Cina, Vietnam o Cambogia lasci stare Remo, quelli sono paesi che storicamente sono usciti da guerre totali o guerre civili mai sopite ed i loro comportamenti anche se esecrabili in questi ultimi anni secondo me si devono più ai loro ceti dirigenti che ai loro popoli,ai quali è stato permesso dai dirigenti pervasi solo di globalizzazione alla quale i media hanno preparato seminando il terreno, avvelenando prima i pozzi delle coscenze affinchè poi si dissetino con l’acqua minerale in bottiglia……stessa cosa sta succedendo adesso con la ex Birmania(Myanmar) preda del capitale thailandese e giapponese…a proposito, ma l’eroina Aung San Su Ky non era quella che il sistema malvagio dei generali le aveva impedito la libertà di parlare ? Ed adesso di fronte alla tragedia del popolo dell’Arakan ( I Rohingya ) lei Remo ha sentito qualcosa che il premio Nobel per la pace Aung Su Ky abbia pronunciato ? Per non parlare di Papa Francesco che si è guardato bene di pronunciare il nome Rohingya durante il suo soggiorno in Birmania ma che li ha incontrati invece in Bangladesh ben lontano da dove esistono tali contraddizioni…e nel viaggio di ritorno tuonando strali sopiti ma di non difficile collocazione contro i dirigenti birmani… Ed allora lo vede quante contraddizioni se volessimo leggere gli avvenimenti attuali ci riserverebbe la politica e la storia? Eppure queste sono persone pontificate dai media come le stelle fulgenti di luce,guide incomparabili dell’umanità per riscattarla dal suo doloroso cammino…
E per finirla qui a proposito di Potere al Popolo di recente costituzione, io penso cercando di dare un occhiata come si dice oggi a ”Bird’s Eye” alla sua costituzione,che tutto questo sia comune a quei casi di frazionismo deleterio che partendo da istanze giuste e comprensibili nello stesso tempo non faccia altro che ridurre le possibilità di cambiamento del sistema italia. Con tutti i doverosi distinguo delle peculiarità e delle linee politiche da seguire, oggi il confronto è come si vede bene e ”nominalmente” parlando fra centro destra, centro sinistra e Mov.5 Stelle. Ambedue i partiti di centro destra e centro sinistra hanno individuato il ”pericolo” nel Mov. 5 stelle e questo secondo lei cosa vuol dire ? E questi altri fondano ” Potere al popolo ”?.secondo leu i Remo, e dal momento tenuto conto che siamo ad un bivio veramente cruciale nel quale o il paese si rimette in pista oppure continua a rotolare fuori strada sul prato, a ritornare in pista ma nuovamente un secondo dopo a rotolare fuori strada,ci sarebbe bisogno di fondare un altro partito di opposizione quando già ne esiste uno e piuttosto cospiquo che mette a repentaglio l’alleanza Renzi-Berlusconi che sotto le ceneri ambedue gli schieramenti anelano pur dicendo il contrario alla gente con messaggi subliminali e non ? Qualcosa dai giornali è scappato però perchè anche Padoan ministro dell’attuale governo ha già detto che non sarebbe uno scandalo che centro destra e centro sinistra potessero governare insieme.Lei Remo cosa ne pensa di questo ? Non è che metta in evidenza la pochezza di chi ci governa quando manda alle ortiche le diversità di pensiero per poi traghettare il popolo alle grandi accozzaglie alla tedesca che giusto ieri si sono riproposte in europa con la Merkel e con Schultze che ritornano a dialogare e sperare di rimettersi tutti e due la maschera della banda bassotti e continuare a rapinarci ? Chi più populista di loro quando con tale comportamento ci dicono che il loro disegna di governa salvi l’europa ? Si, la salva, ma è l’europa delle banche non dei cittadini, è l’europa dei mercanti che hanno posto un vincolo ferreo sull’emissione della moneta, che a mio vedere non si debba buttare alle ortiche una moneta comune, ma di certo invece cambiare meccanismo di emissione, basato sulle ragioni della diversità e delle peculiarità nazionali, perchè sennò procederemo come siamo proceduti fin’ora, con gli egoismi nazionali di paesi che da tempo immemorabile hanno fatto le riforme economiche e piattaforme sociali per garantire ai propri citadini una vita più degna di quanto avviene oggi in Italia, scontando anche ciò che dicono e Gentiloni e Renzi e le loro TV che rappresentano solo loro. A proposito di Servire il Popolo che anche lei cita Remo, lo sà chi era e che fine ha fatto Aldo Brandirali direttore di quel giornale dei marxisti-leninisti e proveniente da una famiglia di stampo comunista(PCI) e partigiano? Dai cambi di casacca è arrivato nella ”casa delle libertà”, a libro paga di Silvio Berlusconi. Allora lezioni di onestà intellettuale da questi sedicenti di sinistra o di centro sinistra odierni che continuamente in televisione fanno la morale e ci dicono che lo schieramento da battere siano solo i 5 Stelle (Renzi lo ha detto chiaramente oggi, ma si sapeva bene quale fosse il solo pensiero che albergava da sempre nella sua mente e forse non c’era bisogno che lo dicesse chiaramente come lo ha detto perchè ormai lo si capiva da un pezzo…) io non me la faccio fare tale lezione. La facciano ad altri, ai sedicenti loro loro compagni che nemmeno di fronte all’evidenza di coloro ai quali si sono opposti per 10 anni e che della cui opposizione(antiberlusconismo) hanno vissuto senza nulla produrre se non la rovina continua dell’italia insieme a chi governava prima di loro per continuare a sedersi su quelle poltrone (e di tutto questo il nostro territorio a noi più vicino ne è stato testimone anche ma non solo guardando alle banche, pagando prezzi indicibili, e vedendoli anche scappar via dai loro incarichi per assurgere a più alte funzioni fiutando l’aria che tirava, fra gli applausi scroscianti di coloro che una volta fischiavano il partito di maggioranza relativa nazionale e che oggi vanno in processione con le candele accese cantando ”adoriam ostia divina” visto che la lezione non conta per far aprire gli occhi in quale rete siano caduti, dico che il tutto è ”normale” e che è anche” normale” la situazione e condizione alla quale oggi si trovino.Ringrazino non chi ha fatto i propri interessi ( e cioè i loro dirigenti democristiani alla Renzi )quelli non sono mai stati sciocchi bensì molto furbi e raffinati perchè avrebbero fatto ugualmente in tutti i casi gli interessi del loro partito o della loro corrente tanto per parlar chiaro perchè sapendo questo sapevano che avrebbero fatto anche il loro interesse.Ma denigrino invece loro stessi che con l’ottusità scaturita dalla loro ignoranza politica hanno appoggiato in casa propria il rafforzamento di una corrente che alla fine in un periodo nemmeno tanto lungo li avrebbe scalzati. Remo, ma li hanno scalzati perchè hanno rinunciato a pensare.Perchè non ci sarebbero voluto quintali di cultura politica per capire che alla fine in questo siffatto sistema sarebbero stati perdenti poichè la loro casa era stata proditoriamente costruita su di una polveriera dagli ingegneri politici-sociali rispondenti ai nomi di Veltroni a cui le margherite piacevanpo tanto.A me personalmente che conto quanto il due a briscola non sarebbero mai andate a genio le margherite perchè sapevo che dietro a quel bel fiore si era riciclato un sistema di potere e di cultura politica che era il genio
partecipe ed anche storico della rovina dell’Italia,entrato in letargo attendendo la buona stagione per risvegliarsi e nutrirsi di quanto aveva all’intorno. E si è risvegliato in casa di chi gli si era opposto per decenni con un vestito nuovo maschera compresa, dal quale si intravedeva bene di quali panni fosse vestito.Ed allora è per primo che da questi padroni di casa in combutta con i nuovi inquilini io non accetti lezioni di morale perchè la fiducia è una cosa seria diceva la Galbani nella sua pubblicità….quando non si riconosce il nemico perchè di notte, -ma neanche tanto di notte bensì a giorno inoltrato- ti suona il campanello per entrare in casa tua e salire le scale d’ingresso avendo prima votato che per la sua elezione a suonatore di campanelli possano contribuire cani e porci e chiunque passi in quel momento davanti al tuo portone-mi riferisco alle primarie che incoronavano il loro capo di Rignano – quando sento oggi che il transfugo Bersani sarebbe incline forse anche per stringere l’alleanza nuovamente per chi militi in quel partito da cui è venuto via schifato come lo sono stati Speranza e Civati dopo avergli tutti retto le stampelle, mi chiedo se tutto questo non sia populismo ugualmente, anzi quel populismo che porta alla negazione del padrone delle ferriere che si è impadronito del partito e che oggi lo guida, e che nello stesso tempo denigra pur avendone fino a ieri fatto parte.A questi anche se fondassero mille partiti io il voto non lo darei mai, proprio perchè ho presente quello slogan della Galbani, che è l’unico forse che consente di salvarsi a chi lo tenga presente. Tutto il resto è dissoluzione, vuoto politico, e nulla, come dice purtroppo Gene Gnocchi. Glielo diano il loro voto ai vari servire il popolo.I padroni delle ferriere(Renzi e Berlusconi) non potranno altro che godere a sentire tali notizie perchè sanno bene che sono consensi che gli permettono di governare perchè nulla contano non essendo voti a loro contrari nella conta finale.