LA FRANCIGENA E LA ROMEA GERMANICA: STRADE ANTICHE E NUOVE SUGGESTIONI, CONTRO IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA…
SIENA – Non è raro per chi si trovi a percorrere le strade della Val di Paglia, della Valdorcia, della Crete senesi e anche della zona intorno al Trasimeno verso Arezzo incontrare file di camminatori o “pellegrini solitari” che a piedi fanno chilometri e chilometri sotto il sole. Certo i paesaggi sono suggestivi, in qualche caso decisamente mozzafiato… Ma la ragione di cotanto traffico non è solo nella bellezza el paesaggio. E’ che tra la Tuscia viterbese e la Provincia di Siena da un lato, e l’Umbria e l’aretino dall’altro corrono due antichissime strade che ancora oggi sono fonte di attrazione e meta di migliaia di persone che vi cercano non solo testimonienza e conoscenze storiche, ma anche motivi di camminio personale, interiore… Si tratta della Francigena e della Romea Germanica o di Stade. Che partendo da Roma arriavano una in Francia, passando per Siena, Firenze, la Lunigiana, la Liguria, l’altra passando per Arezzo, la Romagna e il Brennero arrivava al Mare del Nord… Strade di pellegrini e di commerci, dall’anno mille in poi. La prima è di fatto l’antica Cassia che poi diventa Aurelia verso la foce del Magra tra Roscana e Luguria, l’altra è l’aantico tracciato di quella che è diventata una variante della Cassia, ovvero la ex Statale 71, oggi regionale, che da Montefiascone arriva a Ravenna passando per Orvieto, Città della Pieve, Castiglione del Lago, Arezzo…
La Francigena solo in provincia di Siena è lunga 120 chilometri e attraversa un paesaggio tra i più belli del paese fatto di filari di cipressi e olivi che fiancheggiano strade bianche, campi di grano a perdita d’occhio, antichi casali in cima alle colline. Su strade bianche, sulla vecchia e dismessa via Cassia, con le sue massicciate, i paracarri di pietra e il fondo sterrato, e infine sulla Cassia romana, del I secolo a.C., si possono ripercorrere i passi dei pellegrini medievali, attraversando antiche “grance”, i granai dell’ospedale di Santa Maria della Scala e paesi che anche nel nome ricordano un passato da “stazione di posta” come Buonconvento. O cittadine ricche di arte e storia e di estrema suggestione come San Quirico d’Orcia (dove si parla forse l’italiano più preciso e pulito) e Pienza. O Radicofani che fu il “nido d’aquila” del famigerato Ghino di Tacco che chiedeva la gabella a chiunque passasse di lì…
Da Radicofani a scendendo a sud si incontrano Centeno, poi Acquapendente, Bolsena e Montefiascone, Viterbo. Salendo invece a nord si arriva passando appunto pr San Quirico, a Siena dove la Francigena attraversava la città… Da Siena a Monteriggioni e San Gimignano verso Firenze…
A poche decine di chilometri di distanza dalla Francigena corre l’antico percorso della Romea Germanica. Una strada medievale lunga 2.200 km. Di cui 1.100 in Germania, 83 in Austria e 1.046 in Italia dove attraversa tra gli altri i comuni di comuni di Bressanone, Bolzano, Trento, Padova, Ferrara, Ravenna, Forlì, Bagno di Romagna, Bibbiena, Subbiano, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Ficulle, Orvieto, Viterbo prima di arrivare a Roma.
Nel nostro territorio l’antico tracciato della Romea di Stade è “segnalato” sulle colline tra Villastrada e Gioiella nel comune di Castiglione del Lago e nell’orvietano… C’è chi si avventura in bicicletta, ma i più scelgono di percorrerla a piedi. Da soli o in gruppo. Un buon modo per conoscere e “assaporare” la storia e il misticismo di certi viaggi. Un turismo dolce, low cost, che appare in crescita. Per molti un antidoto contro “il logorio della vita moderna” come recitava un antico spot di Carosello.
Romea Germanica, siena, via Francigena