CHIUSI SCALO, AL VIA LA FESTA DEI RUZZI. FORNACE CONTRADA DA BATTERE
CHIUSI SCALO – Comincia questa sera a Chiusi Scalo la 37a edizione dei Ruzzi della Conca. Fino al 3 settembre la Stazione sarà in festa, con il quartier generale nel posteggio di via Mazzini, l’avamposto in piazza Garibaldi e, nel mezzo, il palco centrale in piazza Dante.
Dieci giorni tra bandiere, tamburi, cene e spettacoli in attesa della tradizionale sfida della Palla al Bracciale che si disputerà come sempre su due giornate, la prima domenica 27 agosto e la seconda domenica 3 settembre. La contrada da battere è la Fornace che ha vinto le ultime due edizioni. Vedremo se il Granocchiaio, che ha trionfato 11 volte dal 2002 al 2014 (uniche eccezioni una vittoria del Sottogrottone nel 2009 e una della Fornace nel 2012) vorrà tornare a dettare legge. E se le altre ovvero Biffe, Sottogrottone e Mar Nero riusciranno a dire la loro. Il Mar Nero, la contrada più piccola per numero di abitanti, non vince dall’edizione numero 2, nell’ormai lontano 1982. Le Biffe hanno vinto l’ultima volta nel 2001.
Il “vivaio” più forte sembra averlo il Granocchiaio, che ha vinto 4 volte su 5 la sfida del Bracciale Under 20. Mentre il Braccialino (ragazzi fino a 16 anni) ha visto trionfare nelle ultime tre edizioni Sottogrottone, Mar Nero e Fornace.
Nelle Bracciale Femminile, invece la parte della Juventus sembra averla il Mar Nero che ha vinto negli ultimi 3 anni.
Come ormai tradizione, oltre alle varie iniziative allestite dalle Contrade, ci sarà nel week end 31 agosto, 1 e 2 settembre anche “Sbottegando” con le bancarelle dei commercianti di Chiusinvetrina e lo spettacolo in piazza Dante. Quest’anno, sabato 2 settembre, sul palco ci saranno i Trejolie, Mirco Darar, Francesco Arienzo, tutti personaggi usciti da Italia’s got talent.
I Trejolie hanno vinto la scorsa edizione, con divertenti reinterpretazioni di notissime poesie come il passero solitario di Leopardi…
Mirco Darar è un comico ligure che vive a Stella (il paese di Pertini) che gioca molto e scherza sulla sua omosessualità dichiarata e esibita. Dopo le tre stagioni del festival Orizzonti firmate Andrea Cigni, dove il tema dell’omosessualità è stato molto presente, Chiusi si mantiene dunque in linea con l’immagine di città gay-friendly. Non ditelo però a quelli che hanno fatto di tutto per sbolognare Cigni e chiudere quel tipo di festival, se no tornano a protestare dal sindaco.
Francesco Arienzo è invece un cabarettista che basa i suoi monologhi sull’ansia e sull’emotività estrema. Insomma gioca con la sua fragilità. E per una cittadina un po’ depressa come è Chiusi Scalo, sembra essere perfetto. Calza a pennello.
Sia al ristorante in via Mazzini che allo “Speluzzico” in piazza Garibaldi si potranno gustare piatti della tradizione locale. Al Pub birra a volontà.
Che la festa cominci. E se tutto ciò comporta qualche disagio in termini di posteggi, viabilità e rumore, pazienza. Anzi ben venga anche il rumore, che l’inverno è lungo e silenzioso.
cHIUSI sCALO, Ruzzi della Conca