CITTA’ DELLA PIEVE: POLEMICHE (GIUSTIFICATE) PER IL SELFIE DELLA “MADONNA” DEL PALIO…
CITTA’ DELLA PIEVE – La pubblicità è l’anima del commercio. E anche per certe manifestazioni storiche, la pubblicità fatta attravreso i media, ma anche con i manifesti, è fondamentale. I manifesti, spesso 6×6 del Palio dei Terzieri di Città della Pieve si vedono sui muri di Perugia, di Siena, di Arezzo, di Orvieto… Di solito sono anche belli, d’effetto, fanno capire subito che si tratta di una rievocazione storica di qualità.
Quest’anno però qualcuno è scivolato… Non sappiamo se il grafico che ha realizzato il manifesto o chi gli ha dato l’input… Fatto sta che la bella “madonna” in costume cinquecentesco che si fa un selfie con il telefonino, sembra proprio una nota stonata. E infatti ha subito scatenato polemiche anche tra i contradaioli e gli “esteti” della manifestazione.
In effetti il Palio dei Terzieri ha avuto negli anni una fortuna crescente anche per la grande qualità del Corteo Storico, per la cura quasi maniacale dei particolari… Più facile vedere uno sbandieratore o un figurante con l’orologio al polso al Palio di Siena che non a quello pievese, nel quale la “regia” ha sempre prestato attenzione non solo alla correttezza storico-filologica dei costumi, ma anche alle acconciature, alle barbe, alle scarpe dei figuranti, siano essi dame e cavalieri, notabili, armigeri o popolino. Ecco, quella dama con lo smartphone in mano, no, non è stata e non è una gran trovata.
E’ nella migliore delle ipotesi una caduta di stile. Rovinosa. Perché rischia di far passare il Palio dei Terzieri come una delle tante sagre paesane dove c’è anche qualche personaggio in costume e non come una delle più riuscite e attente rievocazioni storiche d’Italia.
Chi ha pensato e realizzato quel manifesto dovrebbe forse chiedere scusa. E, visto che il Palio si tiene d’agosto e quindi c’è tempo, cambiarlo…
Hanno senza dubbio ragione i contradaioli e gli “esteti” a protestare. Perché quell’immagine autorizza – senza volerlo – i figuranti a non togliersi l’orologio, a sfoggiare magari una improbabile cresta o una pettinatura hipster alla moda (di adesso non del ‘500), cosa che a Città della Pieve finora non è mai avvenuta.
Per il Palio, a Città della Pieve scompaiono – giustamente – anche i segnali stradali e gli elementi di arredo che possono rovinare il contesto rinascimentale…
A volte un tocco di modernità può accendere una scintilla di curiosità, in questo caso ha acceso solo la polemica. Più che giustificata.
Ci fanno sapere che il manifesto si riferisce ad una promozione per diventare figuranti del Palio e non è la pubblicità del Palio. Bene, prendiamo atto della precisazione. Ma sempre di cazzata si tratta.
Talvolta mi chiedo perchè una interpretazione moderna di una immagine con dei riferimenti ad un uso comune di oggetti possa destare tanto stupore in un mondo dominato costantemente dall’innovazione.Ma perchè il Palio e ciò che lo anima non è la costante di una tensione costruita sul nulla oggigiorno? Una rievocazione storica è normalità oggi-anche se la cosa mi lascia alquanto indifferente- poichè penso che venga fatta ad uso e consumo del turismo e dei commercianti, degli agriturismi ed alla fine del sistema dei soldi, e che oggi arranchi anche questo. Ed allora, andare a puntualizzare che quella in un contesto tale sia una cazzata, è come cercare di mettere a confronto un aspetto che viene reputato importante perchè si è tentato di eliminare tutti quei riferimenti materiali come segnali stradali, orologi al polso e via dicendo mentre quello del selfie è un segnale di erroneo legame culturale con l’anima della rappresentazione del Palio.Forse mi esprimo male e non rendo l’idea di quanto vorrei esprimere ma alla fine mi chiedo cosa resta nella gente dopo il Palio oltre alle mangiate, alle scazzottate, alle invettive di un campanilismo costruito sul nulla,alle battaglie con la farina? E’ più facile organizzare cose di questo tipo che la vera cultura e si dirà alla fine che ” serva anche questo” ma il guaio è che all’Italia dei tempi in cui viviamo di questo c’è una presenza costante da anni ormai al punto che se mancasse ,alla gente sembra mancare qualcosa…di quell’altro aspetto un po’ più difficile e scabroso ad essere compreso, spiegato, interpretato e posto all’attenzione della gente, alla fine anche se non c’è se ne può fare a meno, si risparmia bei soldini, e se poi i nostri figli ultraventenni quando scrivono una lettera ci fanno sette errori per ogni rigo di scrittura,qualcuno alla fine provvederà, un posto di lavoro alla fine si troverà, o con le conoscenze o con qualche ” untatina elettorae dò ut des”. Il guaio è che in un sistema come questo si discute solo di queste cose, e la gente guarda solo a queste ed il tutto viene anche promosso e finanziato sia dall’ente pubblico che dalla gente che si sottoscrive frugandosi in tasca.Poi quando magari si va a pagare la bolletta dell’acqua o della nettezza chi se ne frega se vi sono aumenti del 20%, la colpa la diamo ai politici( che non è che non ce l’abbiano, ce l’hanno eccome…), saltando a piè pari le nostre responsabilità.La memoria delle cose è sempre corta, ci sguazzano i politici su questo , perchè tanto sanno bene che alla gente se non gli si faccia respirare altra aria, i polmoni li piena con quello che c’è.Si pensa che oggi, nei tempi della modernità globale e tecnologica sia un manifesto con il selfie che possa guastare il contenuto al punto di dire che comunque anche questo sia una cazzata ? La cazzata è l’impianto generale, quello è più difficile se non impossibile a cambiarlo, cambiare il manifesto col selfie si fa in un secondo, basta solo applicare un metodo che tali critiche non vengono più fuori.Il vero casino per la gente è quell’altro ed è quello per il quale sia attratta da queste le cose, e gli affibbi una importanza oltre ogni limite, al punto tale che talvolta si possa anche raggiungere lo scontro fisico.Al peggio è proprio vero che non c’è mai fondo….
Io se vado avedere un palio e mi accorgo che i figuranti hanno l’orologio al polsol le scarpe da ginnastica ai piedi o la cresta in testa, non ci torno più… Perché quel palio è una cazzata. A Città ella Pieve finora sono stati molto attenti a questi particolari e il palio è sempre riiuscito molto bene, risultando, anche per la cura dei particolari, tra i migliori. Se un Palio è fatto bene è un momento importante per la città: peché è memoria, storia, passione e promozione. TI chiedo: ma cosa dovrebbe “lasciare” un palio se non la passione, qualche scazzottata (segno di rivalità vera), il colpo d’occhio su costumi e allestimenti, e qualche succulenta mangiata? Credo nulla di più… E comuque sempre meglio un Palio ben fatto e curato, anche nei dettagli, che un Palio sciatto che scivola su bucce di banana come la dama del selfie…
Tu credo che ormai al punto dove ti trovi ti rifiuti costantemente e consapevolmente di prendere in esame quello di SOSTANZIALE di cui si parla,al punto che come tutti dal pensiero comune non si esca ne’ si tolleri alla fine un atteggiamento che possa criticare certe impostazioni.Anzi svicoli tenendo presente cose generali-quelle si cazzate-del tipo orologi,scarpe da ginnastica ecc ecc che possano riguardare una manifestazione come il palio.Alla fine quello che mi sembra che ne esca,è tutto fuorché una riflessione sul merito vero e profondo delle cose,ed è’ chiaro che così facendo si faccia “tanto per scrivere qualcosa” considerato che comunque non debba mai disturbare il guidatore o la luce che riflette da questi.Potrai dire che non siamo d’accordo,potrai dire che non ho centrato lo spirito dell’articolo( secondo me lo spirito dell’articolo l’ho centrato per il preciso fatto che quello di cui all’interno si discute è il nulla).Come vedi di fronte ad un articolo come questo,sia come altri,dove viene fuori una sostanza che sostanza non è’,io di tutto questo te l’abbia sempre fatto presente. Se tu continui a dire che tutto questo per te è’ cultura allora siamo su altri mondi,anche perché siamo nel 2017 dopo Cristo ed i bisogni delle persone sono ben altri mentre nello stesso tempo il sistema porta te come altri a ragionare su cose che non servono.
buongiorno, scusi ma credo che a questo punto dovreste gettare tutti o almeno spengere … i vostri cellulari ameno dal 9 al 20 agosto! che ne dite? niente foto, niente selfie, niente condivisione…
Sig.ra Alice,forse si vivrebbe meglio,concentrandosi sulle cose più’ normali della vita,che sono quelle più’ importanti,che non escludono il Palio, ma spesso nella diatriba quotidiana si affibbia un grado di importanza a cose che importanza non ne hanno,od almeno importanza che sarebbe infinitesimale.Ed oggi per la maggior parte delle volte non è’ che il prodotto della società’ che è’ stata pensata e programmata così scientemente per far formare falsi bisogni.C’e tutto un sistema che in maniera subdola porta inevitabilmente ad apprezzare e ritenere utile certe innovazioni che entrano a far parte delle necessità’ che alla fine sono quelle che ci fottono.Come ebbi a dire precedentemente non sono le innovazioni tecnologiche che ci affossano, ma il loro uso in un sistema come quello dove si vive.
Il palio di Città della Pieve (non tutti gli altri) è cultura perché affonda radici nella storia ed è ben fatto, con attenzione e cura dei particolari, che se si parla di storia o rievocazioni storiche, sono essenziali. Ci saranno senza dubbio cose più impornati, ma in una realtà come Città della Pieve, il Palio è senza ombra di dubbio, la manifestazione più rilevante, per coinvlgimento della gente, per richiamo turistico, per tradizione e anche per “movimento di denaro”… Quindi non può essere trattato come fosse una cosetta superflua e fatta solo per sviare le menti da cose più sobrie e importanti. Il palio pievese, proprio perché finora fatto bene e curato, merita rispetto. Indulgere a certe “novità” come la dama del selfie, significa non avere rispetto e non avere neanche conoscenza di ciò che è il palio… Che alla Pieve come a Siena e in altre città, non è solo una festa paesana per turisti. Il fatto che abbia meno di 50 anni non significa che dietro non abbia niente… Ci sono anche palii e rievocazioni che dietro hanno poco o nulla. Non è questo il caso. E se si parla di Palio, Carlo, si parla di palio. Non è che tutte le volte si debba parlare di terrorismo, di guerre, di Renzi, delle pensioni e dei massimi sistemi, che sono più rilevanti del palio.
Secondo me, per esempio, a Città della Pieve sarebbe stato importante e rilevante celebrare la Liberazione della città avvenuta il 19 giugno del ’44, nel giorno del santo patrono, peraltro (con una coincidenza alquanto straordinaria, e lo dice uno che coi santi patroni ha poco a che fare). A Città della Pieve invece hanno ritenuto di sorvolare, facendo solo la processione per il patrono… Un errore a mio avviso. Anche piuttosto grave. Non per questo diventa uno scherzo il selfie della “madonna del Palio”…
…certamente,ma silenziosamente rifletto sul fatto che dici della differenza fra un valore come quello della commemorazione del19 giugno scavalcato completamente e volutamente dalla giunta e quelli del palio che dici tu che portano soldi,turisti ecc. Nessuno li vuole cancellare,obliterare oppure non tenerne presente l’aspetto ludico del Palio, ma questo ordine preferenziale fasullo che interessa il civismo,le radici,la storia ,avviene oggi per la preminenza di tutto questo apparato a cui le tue parole fanno riferimento sui valori umani e sulla nostra democrazia.(lo dico a coloro che dagli scranni comunali sembra che se ne dimentichino)Che nelle manifestazioni della vita ci sia bisogno di tutto e’chiaro,ma oggi grazie a codesti discorsi alla fine la gente smarrisce la strada maestra,quella che soprattuto da un ente pubblico dovrebbe essere perorata.Non sono negazionista,ma sono per evidenziare le differenze secondo un ordine di importanza e proprio per questa che rimango molto scettico su tale natura di manifestazioni,tranne quelle veramente radicate e che fanno parte della cultura della gente come il palio di Siena o come la Giostra del Saracino che comunque anche se arrivate fino ad oggi vorrebbero secondo me un discorso a parte poiché’ non è tutto oro quelle che luccica.A Siena per anni hanno sprecato risorse fondamentali per ottemperare alle sclerotizzazione del modo di pensare dei contraddico,i ed oggi sono ridotti a chiedere la carità,a sgambettare per licenziare qualche migliaio di dipendenti della banca più’ vecchia del mondo.Cosa valgono i tuoi pensieri su aspetti marginali come la febbre dei terzieri di fronte a queste cose che sono raggiunte perché’ una nazione intera ha perso il capo con le cazzate recitate dai media e dalla politica? Dimmelo .Tentando comunque di elevare allo stesso rango è più’ che altro allo stato di necessità il Palio incazzandosi per i selve forse via via procedendo si perdono le valutazioni del mondo reale ed il tutto tende ad uniformarsi soprattuto quando si parla della storia delle genti e delle città ( ti ricordi se questo per caso veniva espletato quando noi eravamo piccoli ? Mi sembra di no)Allora caro Marco di fronte a queste cose nell’età della globalizzazione io noto necessariamente che la gente purtroppo osserva le cose che tu dici,dà importanza agli orologi od alla presenza di una ritualità che nulla ha a che spartire con la storia dell’epoca che si rappresenta.Nei comuni italiani di rappresentazioni del genere c’è n’è l’inflazione è non esiste stampa che li esalti come viene fatto in loco.Per me tutto questo nulla vale,non vale nulla il confronto fra i terzieri,non vale nulla la scazzottata fra la gente che magari il giorno prima si prende a braccetto,non vale nulla quel senso di gloria sciocca che ritiene di ostentare chi vince nei confronti degli altri,non vale nulla la battaglia della farina(oggi credo bandita ma fino poco tempo fa in auge come manifestazione di inciviltà diciamolo pure)È’ il popolo che si auto celebra grazie a coloro che gli tengono la sponda: politica della povertà e media che tentano di stare in equilibrio per poter fruire delle briciole che cadono dalla tovaglia della politica e che non sputeranno mai sul piatto dove mangiano,anzi.Non fa parte del mio sentire…..dirai che sono spocchioso,ma non m’interessa.C’e ben altro che occorrerebbe ammirare e finché i politici riusciranno a parlare lo stesso linguaggio della gente la gente mai gli andrà contro.Pagheranno il costo della vita che aumenta, si lamenteranno ma applaudiranno.Non c’è nulla di che applaudire Marco.
)non ci rompiamo le scatole a dire che sia cultura mentre invece è’ una manifestazione di pura invenzione istituita è costruita con un riferimento storico ignorato dalla cultura popolare da lustri e lustri ad un certo lasso di tempo,che non è’ altro che l’espressione della polarizzazione di istinti ma non di idee,prettamente di natura campanilistico campanilistico provinciale e talvolta anche di svuotamento delle valvole della gente,che sfoga le proprie ansie in tal modo,mentre ai delegati della politica-di questa politica che anche tu dici che sia velenosa perche’riempia la testa di votame-piace,approvano perché la gente si nutra anche di questo.Allora,come ben sai, io sono da quando ci conosciamo contrario a questo tipo di manifestazioni ma non per un preteso e sciocco senso di elitarismo che potrebbe far pensare chi legge,ma perché’ ormai i meccanismi sono chiari da anni con i quali la gente viene”imbracata” è chiaramente le vediamo tutti i giorni le risposte che vengono date.Io dico alla fine che non ci sia bisogno della contrapposizione e dell’evocazione dei Renzi,(emblematicamente certo)della politica ecc ecc ma che i Renzi e la politica esistono in quanto non esiste più un gradualismo di ordini di importanza. Ed è questo che ci fotte e di cui la politica propagata da chi la dirige e la decide la sfanga perché’ la gente nei paesi nostri soprattutto segue tali aspetti ma non segue più’ il peroramento dei propri interessi.Tutto questo avviene ed agisce giorno dopo giorno dentro la “capoccia”” eppure non credo che ci vorrebbe molto a capirlo.Per capirlo i nostri politici reggenti sono la cosa meno indicata di tutti,loro spingono per il tiro al l’arco e che il terziere vinca sugli altri.Di questo sono capaci ma non di altro
E quindi? Aboliamo o cancelliamo il palio pievese, come è stato fatto con orizzonti a Chiusi? È questa la strada? Tutti bischeri quelli che si danno da fare per il palio? P.s. a Chiusi la liberazione è stata celebrata ma i tuoi amici a 5stelle se ne sono dimenticati come l’amministrazione pievese che è a guida PD.
credo che si tratti di una provocazione , in pubblicità a volte si forza un po per suscitare una polemica, una presa di posizione che alla fine fa parlare del prodotto, dell’evento, insomma di ciò che si vuole promuovere. E’ una modalità rischiosa che se consapevole genera una polemica che comunque accende un faro di attenzione sull’evento. una situazione ambivalente mentre si contesta si promuove. e A stare zitti si acconsente alla stonatura. che fare? 🙂
Per Lanzani. …Si, è il nuovo modo di intendere la pubblicità, esteso poi anche in politica.L’importante è che se ne parli, se poi parlandone si dicano della cazzate riguardo agli aspetti valoriali, se non si tollera che venga criticato un intervento su una immagine dove c’è una ragazza in costume con il selfie e lo si giudichi disdicevole e non adatto, perchè in gergo automobilistico sarebbe mettere uno specchietto retrovisore di una Panda su una Ferrari, o giù di lì, quelle sono pulsioni secondo me di inconsistenza assoluta che vengono emesse tanto per pienare la carta. Sono queste le cose di cui ha bisogno la gente e che un giornale deve stimolare come ”modo di ragionare”? E’ stato detto anche da Marco, che da un selfie si giudica tutto un apparato, tutto un sistema di pensiero e che ci sono persone( evidentemente si riferiva a me) che magari hanno codesta visione, forse per lui retrogada. Ho criticato il modo di pensare, il fatto che su un argomento del genere si scrivano cose reputate importanti e degne comunque di nota.E che forse non è vero? Ma è evidente che a questi punti si scrivano tanto per avere delle risposte, per ” pienare la carta”, quella è roba forse che potrebbe affrontare una diatriba su Facebook entro ” i favorevoli e contrari” non su un giornale diffuso oltre la Provincia di Siena ed in Umbria.. Ed io che faccio notare questo sono quello che mette dentro ad ogni cosa i ”massimi sistemi”, detto quasi con fastidio. Credo che sia Marco che non tolleri che le osservazioni fatte ( e giustamente le controbatte) o che gli possano venir fatte. Così come è stato per gli argomenti più recenti ( a prima memoria mi ricordo quello dell’ulivo di villastrada di 2500 anni per esempio) in pratica, i suoi titoli su Bettollini che la spunta contro le ferrovie per il marciapiede dell’alta velocità, e tanti tanti altri. In pratica il desiderio di cadere in piedi fa cercare spiegazioni e ragioni che quella forza non hanno, anzi, meriterebbero proprio secondo me di rivestire passaggi su facebook fra addetti ai lavori o favorevolie contrari. Quando si trova costretto a valutare quale sia la consistenza glissa, evocando argomenti di carattere secondario, giustificazionista.E’ questo che fa pensare quando risponde per esempio non tantoa me ma a Scaramelli oppure a Fiorani.Io quando credo che quelle che dice e nel modo di come le dice sono cavolate in primis per come le presenta poi nel merito, lo dico ed il fatto che molte volte sia stato d’accordo con lui anche nel merito- l’ho anche scritto senza farmene problemi dall’essere apprezzato o disprezzato come dice lui ”dai miei amici a 5 stelle”….Che vuoi che ti dica, chi parla di sbornia degli altri poi torna a casa,apre la dispensa e tira fuori la bottiglia del vino e si tracanna tutta la bottiglia,ma tenuto conto che la sua funzione è molto più importante della mia che sono un semplice rompicoglioni che risponde agli articoli, forse quanche cosuccia si è persa strada facendo e quello che si è perso da parte mia non è un ” preteso fondamentalismo delle ragioni” che possa sconfinare anche in una natura assolutistica delle idee, ma secondo me così facendo si apre uno sprazzo affinchè si venga influenzati dal veleno moderno di un modo di ragionare e di porre all’apice delle questioni cose che importanti non sono perchè la gente le debba osservare e ritenere valide. In pratica il giuoco del sistema mediatico oggi questo è. Cose importanti da rimpiccolire della loro importanza,chiaramente per farne prevalerne altre, per comunicare che l’importante sia il formarsi una mentalità che trascinata da un modo di pensare con contenuti valoriali di bassa levatura, il superfluo che diventa necessario, ed ancora ci sarebbe da sciorinare fatti, atteggaimenti, modi di pensare, tutti indotti dal fatto mediatico che affibbia cose e contenuti dove i contenuti non sono.Tempo fa, su internet ho visualizzato e messo da parte un bel disegno che adesso non ritrovo e che rappresentava un pollo con ben stampigliato sul corpo un cervello umano.Il collo del pollo si piegava in avanti ed il becco all’estremità beccava sul terreno banconote di dollari. Un bell’esempio di quale siano i pensieri della gente indotti da chi li imbocca.E vengono imboccati proprio perchè la gente nella quotidianità non ha difese.Ed allora continuiamo a marciare tutti nella stessa direzione incazzandoci se le cose vanno male ma nello stesso tempo aggirare gli ostacoli parlando di altro ed evidenziando cose minime portandole a valore degno di nota.Cos’ facendo si copre di fumo la realtà ben sapendo che il messaggio a coloro che il fumo emettono sia di tutto rispetto: ” Io alla finre la penso come voi e vi sostengo” questo è il messaggio che alla fine passa.Perchè si potrà dire tutto ma rispetto agli interessi io credo che ci si debba schierare e se non ci si schiera raccontando le cose vere ed importanti, tanto bene non si passa.Il sistema oggi vive su questo, propaga la confusione perchè diventa vitale per lo stesso sistema e c’è chi una volta questo lo capiva ed oggi non lo capisce più, e la benzina sono i media, perchè sono i media che hanno ridotto quel cervello di cui parlavo prima ad essere come quello del pollo nel disegno.Criticarli come modi di approccio al problema mi sembra che sia giusto quando si sente che non rispondano agli interessi di coloro i quali si dice che si voglia difendere e spesso si innalzano cortine fumogene piene di inconsistenza che per la maggior parte nulla dicono, ma questi oltre all’inconsistenza sono messaggi inviati all’establishment. Il fatto che Marco dica che siano sempre quelli coloro che criticano e contestino in un fazzoletto di 5-6 persone ha forse un valore che questi 5-6 dicano cazzate? Probabilmente per lui sì. Per me è il contrario: ecco da dove derivano quelle che lui vive o dice di vivere come ”insinuazioni che non hanno una base”.Si difende argomentando ma nell’argomentazione lo vorrei avvisare che bisognerebbe guardare i problemi nella loro completezza per farne ricavare da quale parte uno si sieda.