LE CENERI DI FABRO ERANO RADIOATTIVE. LE RILEVAZIONI CONFERMANO CIO’ CHE SI TEMEVA. I 5 STELLE: “SERVE CHIAREZZA!”
E ORA I GRILLINI CHIEDONO DI ALLARGARE L’INDAGINE ANCHE A PANICALE, PIEGARO E CITTA’ DELLA PIEVE…
FABRO – Sì.quelle ceneri arrivate a centinaia di migliaia di tonnellate erano radioattive. A distanza di 30 anni il dubbio sta diventando qualcosa di più. Quasi una certezza. I consiglieri del Movimento 5 Stelle che qualche mese fa hanno riaperto il caso di quel traffico che fece piovere su Fabro 45 miliardi di vecchie lire, hanno reso noti i risultati delle rilevazioni effettuate nel settembre di quest’annoda Arpa Umbra: la radioattività riscontrata nella zona dove furono depositate le ceneri è tra lo 0,1 e 0,4 microsievert/ora. Quindi è presente. E il valore è tale da aver consigliato ulteriori accertamenti. Il fato infatti è preoccupante se si pensa che una radiografia sviluppa 1 microsievert/ora, che a Roma si registrano 0,04 microsv/h e che a Tokyo, dopo Fukushima, il livello medio era 0,25 microsv/h”. Quindi, meglio indagare ancora… Quelle ceneri arrivate con migliaia di camion dalla centrale Enel di La Spezia, a carbone, no erano, evidentemente semplici “inerti”… E, come hanno giustamente fatto notare i consiglieri regionali 5 Stelle Liberati e Carbonari, “l’indagine andrò allargata a anche ad altre zone nei comuni di Piegaro e Panicale, dove le arrivarono altre tonnellate di ceneri”. E anche a Città della Pieve, aggiungiamo noi, visto che le ceneri di La Spezia servirono anche lì per realizzare campi sportivi e aree artigianali (nei pressi del centro storico e a Ponticelli).
Grazie al Movimento 5 Stelle la cosa sta tornando sotto i riflettori. I grillini umbri stanno facendo un lavoro meritorio su questa questione, ma da come ne parlano, sembra che siano stati loro i primi a scoprire la questione. Non è così. Non sono stati i primi a parlarne, a sollevare dubbi sulla pericolosità di quelle ceneri e sull’impatto che possono aver avuto sulla salute delle persone nell’area interessata. Non sono stati neanche i primi a portare la vicenda all’attenzione del Parlamento. Lo fecero già nell’86 – come abbiano già scritto in altri articoli – i parlamentari Ronchi e Tamino dei Verdi. Primapagina ne ha parlato per anni. A Fabro – e non solo a Fabro – si tennero iniziative, nacquero comitati cittadini. Furono fatti carotaggi, ci furono pure controversie giudiziarie… La vicenda orientò anche scelte politiche dei partiti, cambiò gli scenari e le maggioranze di governo locale… Ma sui rischi, sulla radioattività e altro, non si arrivò a nulla. Forse le indagini non furono fatte bene. Forse non si volle farle bene. Forse il rischio emerge solo adesso, dopo 30 anni di “incubazione”… Ma già allora si parlava di radioattività, di inquinamento possibile delle falde acquifere, di spolvero pericoloso…
Bene hanno fatto comunque i 5 stelle a rimettere quella storia nel mirino. Bene fanno a raccogliere segnalazioni e denunce e a chiedere ulteriori verifiche, anche alla Regione Umbria. Ma la storia delle ceneri di Fabro (e anche di Città della Pieve, Panicale, Piegaro…) è una storia vecchia, ampiamente dibattuta, che mise in evidenza, già all’epoca, un intreccio strettissimo tra affari e politica, tra l’Enel che doveva smaltire quelle ceneri, un partito che ne gestiva direttamente lo smaltimento (il Psi) e le amministrazioni locali che in cambio di una pioggia di miliardi mai vista, acconsentivano di buon grado ad “utilizzarle” come materiale inerte per fare opere pubbliche.
Probabilmente quella delle ceneri è stata una della “partite” più sostanziose del finanziamento ai partiti, certi partiti almeno, negli ultimi anni della prima repubblica… Non a caso la grande operazione “Borgo Sole”, la grande area produttiva di Fabro costruita sulle ceneri (non metaforicamente), finì anche sulle pagine di grandi quotidiani e sugli schermi televisivi (chi si ricorda di Pia Luisa Bianco?) come esempio virtuoso… Non era così, naturalmente. Ma serviva darlo ad intendere…
Secondo quanto è scritto ritengo che sarebbe bene che parecchi la cui fortuna politica in quegli anni assurse a livelli massimi debbano rivedere l’operato sia dei partiti a cui erano legati sia delle ragnatele che emergono da tali interrogativi.e per chi crede che le mafie ecologiche siano solo roba di oggi, premerebbe far notare che il detrimento che produce la mafia sulla polica riunisce le due cose distinte da sempre nel lessico italiano in maniera separata e di diverso significato in un tutt’uno, fino a colorarle di un sola tinta.
E la gente non esagera quando classifica i politici come portatori di mafia e procacciatori di affari per questa passando sopra la testa dei cittadini che sono costretti a morire,magari pensando di aver contratto le patologie oncologiche da condizioni generiche assunte da chissadove.mentre come si vede quest’ultime sono invece molto precise e circostanziate quando si riferiscono all’ambiente modificato.
Ma modificato da chi e da cosa ? Dai soldi e dalla sua legge. Ed allora tutti coloro che prima osannavano come bravi tali partiti e tali uomini sarebe bene che facessero ”mea culpa” ricordando che ciò che andava per la maggiore in quell’epoca erano gli affari che si facevano insieme alla politica. Cos’è cambiato oggi ? Penso poco, perchè la chiamano democrazia e tutti i giorni ci dicono che grazie a tale democrazia l’Italia finalmente cresca.E come sono distesi, suadenti e sicuri quando lo dicono…..anzi fino al punto di dire che chi li incalza sia sfascista ed impreparato….
..(.continua dal precedente intervento.) stasera ho sentito Renzi che inaugurava la variante di valico.Nulla da eccepire che il capo di un governo sia presente all’apertura di una tale opera ma a sentir lui che ha detto che finalmente l’ITALIA RIPARTE su di un opera che è durata 30 anni e che alla fine si assuma la visibilità agli occhi dei presenti e dei cittadini come conclusore-suggellatore di tutto questo, c’è di che riflettere. Ha detto ” tutto questo è la miglior risposta ai piagnoni” intendendo gli sfascisti ed i denigratori che vorrebbero far ritornare indietro o fermare l’italia.Peccato che spesso venga contraddetto dalle percentuali dell’Istat e dall’Europa, che non sono proprio quelle espresse dal Governo.Sta a vedere che fra qualche settimana siamo passati avanti anche alla Germania,a forza di insistere nella ripresa.Posso ricordare male ma mi sembra che a scuola la banda del Ceccherini and Co. lo chiamasse ”i bomba”….
Sulla vicenda ceneri non tutti i partiti si comportarono a suo tempo in maniera univoca. Come è scritto nell’articolo ci fu chi si diede da fare e parecchio per fare chiarezza, per capire perché l’Enel pagasse a peso d’oro lo smaltimento e ci fu invece chi si adoperò e parecchio per portare avanti l’operazione, per fare in modo che poco si sapesse, per denigrare chi si opponeva o poneva interrogativi. Del primo gruppo facevano parte i Verdi e una certa “sinistra diffusa”; del secondo gruppo, il Psi e la Dc. Il Pci, che nel frattempo stava diventando Pds, si trovò nel mezzo, Nè del tutto favorevole, né del tutto contrario e fu fatto fuori – a a scanso di equivoci- dalla stressa giunta comunale di Fabro, messo in minoranza da coloro che l’operazione ceneri l’avevano voluta, avallata e gestita…
c’è chi,per via di quelle antiche “polemiche”, a Fabro Scalo è stato oggetto di ostracismo. Fateci caso ma è scomparsa un’intera generazione. Tra l’altro la più scolarizzata
La tua risposta Marco dovrebbe servire da monito a coloro che fanno parte di certi partiti e che ancora oggi gli si dovrebbe dare una bella dose di fosforo per far loro venire la memoria,per farli rendere conto cosa votavano quando entravano in cabina elettorale.Pensi che oggi sia diverso?
C’è gente che ha versato sangue familiare per fare una Italia più giusta ma la corruzione e l’uso degli strumenti di chi ha guidato i governi si è spinta in periferia come ha ugualmente prodotto e fatto espandere la corruzione dal centro verso tale periferia.Chi paga il conto alla fine è la gente comune e spesso è proprio quella gente che con due spallucciate quando sentono proferire parole come capitalismo, sviluppo industriale distorto,legge del profitto,recepiscono una sola sensazione nelle loro testa ed è quella che davanti a loro hanno una persona che blateri di certi argomenti perchè credono che sia un contestatore di professione, un vecchio che parla del mondo che fù.Quella persona oggi con il nuovo vocabolario in uso soprattutto dal PD viene chiamata ”Gufo”e cioè una persona che tifa perchè l’Italia si affossi.In pratica l’esatto contrario di quello che loro stanno facendo e cioè risollevarla.Questo avviene quando l’ignoranza si mischia e si salda all’egoismo,e l’Italia è un vivaio di certa gente,che paga il conto anche sulla propria pelle ma che non ha nessuna sensazione di essere oggetto di strumentalizzazione,anzi si crede di essere dalla parte della ragione…e spesso sono coloro ad essere più reattivi.E’ l’uso trentennale di codeste persone-intese come fondamentalità e sottocultura portata avanti- che ha fatto sì che il sistema prosperasse nella direzione che ha avuto e che producesse ciò che ha prodotto.
Caro Carlo, non è la mia risposta che dovrebbe servire da monito… ma la vicenda delle ceneri. Perché adesso sta emergendo che i dubbi di allora erano non solo giustificati e legittimi… e non erano solo frutto di paure o di atteggiamento da gufi. Erano il frutto di riflessioni, studi, discussioni, di dati scientifici ed economici… Sembra che quella storia (come altre) non abbia insegnato niente. E ancora c’è chi dà la colpa ai gufi… che invece sono splendidi uccelli che ci vedono benissimo…
Marco,chiaramente ho detto che dovrebbe essere tenuto presente il tuo discorso nel senso del significato e di quello che esprime proprio per far rendere conto e ricordare che all’epoca esisteva anche chi non si accodava e chi denunciava.Ma davanti all’opportunismo politico e di gruppo si sa bene che una grande quantità di persone si dimentica del passato e lo fa volutamente e non tanto perchè non se ne abbia memoria.Spesso codesta quantità-oltre chiaramente gli addetti ai lavori- è gente comune che ha creduto all’epoca e che continua a credere anche oggi che gliene venga qualcosa-prebende, prebendine presenti e future- dal momento che si sentono parte dell’insieme di” amici degli amici”.A questo proposito sarebbe anche da mettere in evidenza un comportamento ormai da tempo validato che passa in tutta la società e quindi anche nel nostro piccolo paese, per il quale il sentimento di appartenenza ad uno schieramento,sia politico,sia di comune manifestazione di qualsiasi sodalizio,caratterizzi semprepiù l’appartenenza ad un gruppo che si contrapponga ad un altro,e questo indipendentemente dalla critica positiva o negativa che possa essere fatta all’uno od all’altro gruppo. In tutta pratica l’appartenenza e la condivisione,oggi ”avvengono per bande” non sui contenuti e sul merito, ma l’elemento che la tiene insieme alla fine sono i soldi,ed è principalmente per questo che la politica è degradata. E per quanto riguarda la definizione di ”gufi” che hai dato come di ”splendidi uccelli” costoro che parlano di ”gufi” dovrebbero essere definiti come tu hai già detto, togliedo però l’aggettivo ”splendido” facendo rimanere solo ”uccelli”, ma inteso in un altro senso…..