30 ANNI FA SABRA E CHATILA: UNO DEI MASSACRI PIU’ ORRENDI DELLA STORIA

lunedì 16th, settembre 2013 / 17:25
30 ANNI FA SABRA E CHATILA: UNO DEI MASSACRI PIU’ ORRENDI DELLA STORIA
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Il 16 settembre 1982, esattamente 30 anni fa, si compiva uno dei peggiori e agghiaccianti massacri di sempre: il massacro di Sabra e Chatila, in Libano. Migliaia di donne e bambini barbaramente uccisi dai falangisti libanesi con la complicità dell’esercito israeliano con l’operazione “Pace in Galilea” aveva invaso, per la seconda volta, il Libano. Migliaia di palestinesi massacrati con coltelli, accette, pugnali, sventrati, sgozzati, decapitati, violentati. Un orrore senza fine, una carneficina tra le più barbare della storia recente. Era il 16 settembre del 1982 quando le milizie cristiano-falangiste di Elie Hobeika entrano nei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila, alla periferia di Beirut. Il giorno prima l’esercito israeliano, guidato dal generale Ariel Sharon, aveva chiuso ermeticamente i campi profughi e messo posti di osservazione e cecchini sui tetti degli edifici vicini. Niente poteva entrare ed uscire senza che gli israeliani lo volessero.
Niente poteva uscire: solo il puzzo dei cadaveri fatti a pezzi dai falangisti. Ebbero gioco facile i carnefici: dinanzi a loro quasi solo donne, anziani e bambini. Pochi giorni prima, in base ad un accordo di pace i fedayin palestinesi avevano accettato di lasciare il Libano in cambio della garanzia di una protezione internazionale sulla popolazione palestinese rimasta. Ma la protezione non ci fu e il massacro ebbe inizio. Persone inermi, indifese e disarmate, sgozzate come animali. Mai uno sterminio così atroce era stato compiuto sotto gli occhi di un “esercito democratico”; mai una tale barbarie era avvenuta sotto la regia di un paese democratico.

Il massacro di Sabra e Chatila è stato un crimine contro l’umanità e fu la conclusione dell’invasione israeliana del Libano iniziata tre mesi prima, il 6 giugno del 1982. L’operazione “pace in Galilea”, fece 20.000 vittime e distrusse un intero paese. Bombardamenti, bombe a grappolo e al fosforo, ridussero il Libano e la sua capitale ad un cumulo di macerie fumanti. Ed è nella periferia della capitale che Israele ordinò lo sterminio.

Un anno dopo, nel 1983 il Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini disse nel discorso di fine anno: “Io sono stato nel Libano. Ho visto i cimiteri di Sabra e Chatila. È una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quell’orrendo massacro. Il responsabile dell’orrendo massacro è ancora al governo in Israele. E quasi va baldanzoso di questo massacro compiuto. È un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando dalla società”. A 30 anni di distanza i colpevoli rimangono ancora impuniti e i palestinesi senza pace e senza terra. Sharon, ha 85 anni, è vivo, ma è in coma dal 2006.

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