CASTIGLIONE DEL LAGO E TAVERNELLE, IL FESTIVAL DEL DIALOGO TRA GENERAZIONI
TAVERNELLE – Calato il sipario sul primo festival sul dialogo intergenerazionale in Umbria “GEN2GEN: generazioni in dialogo”, ospitato il 12 aprile alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago e l’indomani presso L’Occhio di Tavernelle. “Futuro non aspetta” era anche uno degli slogan della due giorni, che proprio a Tavernelle si è svolta in un luogo simbolico: l’area della ex stazione FS smantellata. Una scelta folle imposta negli anni ’60, da una miope visione campanilistica, ma anche da scelte nazionali come quelle del modello di trasporto che bisognava imporre al Paese, fortemente condizionate dagli interessi dalle case automobilistiche. Quella stazione, quei binari ottenuti dopo tante lotte dalle popolazioni per la Val Nestore, volevano dire futuro, sviluppo, benessere, diritti e coronare un vecchio sogno: realizzare la Perugia-Chiusi. Tutte queste aspirazioni furono brutalmente mortificate da istituzioni che dimostrarono una bella dose di arroganza. Sì perché tra le motivazioni addotte per lo smantellamento, non ce ne era una che stava in piedi. E vedere una moltitudine di giovani come quella che si è vista sabato 13, riaccende senza dubbio in tutti la speranza, l’entusiasmo per il sogno di far decollare di nuovo un intero territorio verso un futuro che possa garantire un benessere, che fermi quel fenomeno dell’emigrazione giovanile come lo si è vissuto negli decenni passati. Il festival, organizzato dall’impresa sociale Generazione T, in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Trasimeno, si è posto l’obiettivo di creare uno spazio in cui diverse generazioni potessero confrontarsi e dare vita a progetti e nuove prospettive in ambito di politiche giovanili. “Obiettivo – riferiscono gli organizzatori – che possiamo dire essersi realizzato pienamente stando ad un dato importante: la due giorni ha avuto circa 1.500 presenze tra pubblico, volontari, ospiti ed enti e associazioni coinvolte. Un dato che sottolinea l’importanza di continuare in questa direzione, dimostrando che una cooperazione tra diverse generazioni non solo è necessaria e possibile, ma è soprattutto vincente”. “GEN2GEN: generazioni in dialogo” è un punto di partenza – prosegue la nota dei promotori -, ma ciò che è stato realizzato pone definitivamente Generazione T al centro delle politiche giovanili, dimostrando che è dai ragazzi che bisogna ripartire per modellare il futuro del territorio e della politica”.
“Il festival – dichiara Adriano Bertone, presidente di Generazione T – si è concluso confermando le più rosee aspettative e io non posso che ringraziare i ragazzi di Generazione T e tutte le Amministrazioni, enti ed associazioni che ci hanno supportato. Quello a cui abbiamo dato vita grazie al festival è un punto di svolta importante per le politiche giovanili del nostro territorio, abbiamo segnato l’inizio di un nuovo percorso che dobbiamo perseguire a tutti i costi. GEN2GEN ha dimostrato che è possibile, ma soprattutto necessario, partire dai ragazzi per fare politica e per ripensare il nostro territorio affinché possa offrire non solo un futuro ma anche un presente proprio a loro, alle nuove generazioni. Il festival è stato un punto di partenza, che speriamo possa aprire la strada a nuove collaborazioni, idee e progetti che riescano a dare voce alle nuove generazioni, che in questi due giorni hanno dimostrato di essere attive e di avere tutte le carte in regola per prendersi in mano il futuro che gli spetta. In questi due giorni abbiamo segnato un nuovo inizio, fatto di nuovi progetti e di nuovi obiettivi, GEN2GEN è stato solo un primo sforzo, da oggi iniziano nuove sfide che non vediamo l’ora di affrontare”. Tra i punti di forza del festival il programma, ricco di ospiti variegati tra loro e che ha creato interesse non solo nei più giovani, ma anche nelle amministrazioni. Tra gli ospiti da segnalare la partecipazione alla manifestazione di Rick Du Fer, Alessandro Carnevale, Fabio Caressa, Bernard Dika, Francesco Oggiano, Lodo Guenzi, Leo Gassman, Matteo Saudino. Il programma non ha però previsto solo momenti di confronto sul palco fra gli ospiti, ma anche momenti di dialogo tra il pubblico e questi ultimi, grazie alla creazione di due giornate che hanno favorito la partecipazione attiva da parte dei presenti. Per garantirla è stato necessario creare degli spazi che mettessero il pubblico a proprio agio, dandogli la possibilità di poter trascorrere molte ore all’interno delle due aree. “GEN2GEN vede la sua riuscita in una parola chiave – concludono gli organizzatori: la collaborazione. Infatti il festival senza l’appoggio di realtà come Felcos Umbria, CONSENERGIAgreen e Gioventù Tavernellese non sarebbe stato possibile, tornando a sottolineare la centralità del tema della cooperazione tra enti, associazioni, amministrazioni, ragazzi e realtà sociali”.
r.c.