ALTA VELOCITA’, IL COMITATO ALZA LA POSTA: 7 FRECCE AL GIORNO! CRITICHE AL COMUNE PER LA MOZIONE BOCCIATA, MA LA BATTAGLIA UNITARIA CONTINUA
INTERVENGONO ANCHE CHIUSI FUTURA E IL SINDACO SONNINI
CHIUSI – La notizia era già uscita anche su queste colonne subito dopo il Consiglio Comunale di lunedì. Noi abbiamo usato espressioni come “autogol”, “passo indietro”, “incidente di percorso” per definire la bocciatura della mozione presentata da Chiusi Futura e Possiamo sulle osservazioni al Piano Strutturale Intercomunale da parte della maggioranza e lista Barbanera… Ieri è arrivata anche la reazione del Comitato Opzione Zero che parla di “errore di grave”. Ecco il testo del comunicato diffuso a mezzo social:
“Riteniamo un errore grave la bocciatura da parte del Consiglio Comunale della Mozione che chiedeva l’impegno dell’Amministrazione Comunale per promuovere la Stazione di Chiusi come stazione dell’alta velocità in sostituzione di quella originariamente prevista alle Tre Berte dal Piano Strutturale Intercomunale”, così l’incipit di un comunicato diffuso dall’Associazione ‘Opzione zero’ di Chiusi secondo cui “le due stazioni di Chiusi C.T. e Arezzo sono in grado di svolgere nel modo più adeguato ed efficace possibile il servizio di Alta Velocità per un territorio molto più vasto di quello che potrebbe essere servito da una qualsiasi stazione in linea, ovunque questa venisse localizzata. Indubbiamente questo voto segna un’inaspettata battuta di arresto nella collaborazione tra le Associazioni e l’Amministrazione locale che ultimamente sembrava intenzionata a promuovere e sostenere la richiesta della stazione di Chiusi come stazione AV. Tuttavia riteniamo che la posta in gioco per il futuro dei nostri territori sia così elevata da non permetterci di desistere di fronte a quello che vogliamo considerare un incidente di percorso. Alla luce di ciò rinnoviamo con forza l’invito a tutte le forze politiche affinché il nostro Consiglio Comunale assuma, con un atto amministrativo formale, una posizione netta e incontrovertibile così riassumibile:1. Contraria a qualsiasi stazione in linea ovunque questa venga localizzata; 2. Favorevole a che Chiusi C.T. divenga la stazione dell’Alta Velocità per la bassa Valdichiana, la Valdorcia e l’Amiata, il Trasimeno, Perugia, la Valnestore e l’Orvietano; 3. L’impegno a prendere, nelle sedi istituzionali e non, tutte le iniziative opportune e necessarie affinché nella stazione di Chiusi C.T. venga attivato il “Servizio di alta velocità” con 7 delle 14 coppie/giorno di treni previste da RFI per la Medioetruria. Ricordiamo a questo proposito che gli standard nazionali e internazionali stabiliscono in 4 coppie/giorno di treni AV il minimo inderogabile perché questo sia classificato “servizio di Alta Velocità”. Siamo fermamente convinti che l’epilogo di questa vicenda sia destinato a segnare in modo permanente il futuro del nostro comune insieme a quello dei territori circostanti ed è per questo che non lasceremo nulla di intentato per un suo esito positivo.”
Come si può leggere, la critica all’amministrazione chiusina è piuttosto dura, ma anche il Comitato tende a considerare il voto in consiglio come un “incidente di percorso” e insiste affinché la collaborazione, stabilita nelle settimane passate e culminata nell’iniziativa congiunta all’Auditorium la Villetta del 23 marzo, riprenda. Ovviamente, sostiene il Comitato, perché ciò avvenga occorre che il Consiglio Comunale di Chiusi, in tutte le sue componenti, “assuma con atto formale una posizione netta e incontrovertibile” CONTRO ogni ipotesi di stazione in linea, FAVOREVOLE all’utilizzo della stazione di Chiusi CT anche come nodo per l’Alta Velocità, impegnandosi a prendere le opportune iniziative per ottenere 7 delle 14 coppie di treni AV al giorno previste da Trentalia per la stazione Media Etruria. Insomma il Comitato non solo tende in qualche modo la mano e injsivca una strada per riallacciare i fili della battaglia unitaria, ma alza addirittura la posta chiedendo che anche le istituzioni, a partire dal comune di Chiusi, chiedano non solo il ripristino della fermata del Frecciarossa cancellata nel 2023, ma 7 coppie di treni AV al giorno e comunque “non meno di 4”, numero che gli stessi standard internazionali considerano il minimo per definire tale servizio come “alta velocità”…
Anche la Lista Chiusi Futura, presentatrice della mozione bocciata, insieme ai Podemos, stigmatizza il “Niet” della maggioranza: “La decisione appare in netta contrapposizione alle belle parole spese durante l’ultimo evento pubblico dal Sindaco alla Villetta, organizzato dall’Associazione opzione zero e peraltro molto partecipato nel quale la posizione della maggioranza sembrava essersi avvicinata alle nostre considerazioni sul tema. Stupisce che il Sindaco abbia dapprima lodato i contenuti delle osservazioni al PSI in quanto anche a suo dire ‘di ottima fattura’ per poi , in palese contraddizione, dichiarare di non poter proporre all’ente preposto il loro accoglimento né tantomeno sollecitare lo stralcio del punto sulla costruzione della nuova AV giustificandosi che non sia di sua competenza quel tipo di decisione e di fatto, ancora una volta, non prendendo posizione. (…) L’approvazione della mozione avrebbe segnato un passaggio fondamentale per chiarire una volta per tutte la posizione della maggioranza. Addirittura è stata avanzata richiesta di ritirare la mozione per elaborare una nuova mozione a loro firma con contenuti non meglio precisati. Con questo comunicato vogliamo rendere partecipe la cittadinanza di quanto accade in consiglio comunale e sensibilizzare così l’opinione pubblica su scelte senza senso”. Così scrivono le due consigliere “futuriste” Lucia Lelli e Francesca Capuccini (alle quali facciano presente che la cittadinanza è stata tempestivamente informata di quanto avvenuto in Consiglio dalla stampa, in particolare da primapagina, anche prima del loro comunicato, ma questo è un dettaglio).
Mi auguro solo che le persone vedano su YouTube il passaggio relativo alla mozione (consiglio comunale 15 Aprile) così che ognuno possa sentire per proprio conto quello che è stato detto.
Ci sarebbe da sottolineare che l’associazione ha rivolto un invito a TUTTE LE FORZE POLITICHE affinché il Consiglio Comunale possa assumere, con un atto amministrativo formale, una posizione netta e incontrovertibile contraria a qualsiasi stazione in linea ovunque questa venga localizzata e favorevole a che Chiusi C.T. divenga stazione dell’Alta Velocità.
Questo, qualora ce ne fosse bisogno, a prevenire che l’argomento venga sfruttato a fini elettoralistici creando contrapposizioni utilitaristiche con scopi diversi da quello prioritario.
Confiderei quindi nel prossimo consiglio che, se non sbaglio, dovrebbe tenersi entro il mese, affinché si raggiunga la “sintesi” necessaria a produrre la nuova mozione comune di tutte le rappresentanze
Il testo della mozione era chiaro, così come le richieste che conteneva. Se il Sindaco è a favore del rafforzamento della Stazione di Chiusi e Arezzo e contro la stazione in linea avrebbe dovuto semplicemente votare a favore della mozione. Le istituzioni comunicano con atti ufficiali, respingere la mozione significa che ciò che afferma sono parole e le parole le porta via il vento. Riscrivere una nuova mozione non aveva senso, la mozione c’era già. Basta prese in giro, le amministrzioni della valdichiana i cui sindaci si sono dichiarati a favore del rafforzamento della stazione di Chiusi producano atti ufficiali, tutto ilbresto sono chiacchiere.
A mio avviso il Consiglio Comunale ha nuovamente confermato che non c’è nessun progetto o idea compiuta per come condurre la battaglia per un rilancio economico e più semplicemente per un sistema della mobilità che faccia superare la marginalità a questo territorio.
Nessuno ha realmente argomentato un pensiero, un ragionamento per una proposta di prospettiva. Solo battute per dire che si vorrebbe puntare sulla stazione di Chiusi, ma c’è anche la paura di abbandonare la stazione in linea.
Appare evidente che le Istituzioni e la maggioranza locale non dimostrano di avere la forza per incidere nella costruzione di un progetto unitario di Area e per condurre una vertenza con le ferrovie, Ministero e Regioni. Assistiamo al continuo barcamenarsi tra incertezze e la speranza che qualcuno in alto ascolti le nostre rivendicazioni.
Paradossalmente sono rimorchio di Comitati e prigionieri della paura di promuovere un vero dibattito con la realtà locale.
Quel confronto che doveva essere il punto centrale del Centrosinistra per Chiusi che invece si è voluto affossare, inchiodando il nostro paese a questa indeterminatezza e alle solite inutili polemiche.
Intanto, aspettiamo speranzosi di ottenere almeno qualcosina con il prossimo orario estivo.