LA SCOMPARSA DI ANTONIO LYSY, IL VIOLONCELLISTA CHE CREO’ LA RASSEGNA “INCONTRI IN TERRA DI SIENA”

venerdì 16th, febbraio 2024 / 12:13
LA SCOMPARSA DI ANTONIO LYSY, IL VIOLONCELLISTA CHE CREO’ LA RASSEGNA “INCONTRI IN TERRA DI SIENA”
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CHIANCIANO TERME –  Il mondo musicale e culturale del sud senese perde una figura di grande rilievo. E’ morto la settimana scorsa a soli 61 anni, dopo breve malattia, Antonio Lysy, violoncellista di fama internazionale. ideatore e fondatore della rassegna “Incontri in terra di Siena” che ogni anno, d’estate si svolge perevalentemente in Val d’Orcia. E non a caso in Val d’Orcia.

Antonio Lysy era figlio d’arte, figlio del violinista Alberto Lysy, argentino, allievo prediletto, amico e collaboratore  di Yehudi Menuhin e di Benedetta Origo, a sua volta musicista e scrittrice, figlia del marchese Antonio Origo e di Iris Origo nata Cutting, quest’ultima nota, oltre che per i suoi interessi artistici e letterari, come autrice di un libro fortunato, Guerra in Val d’Orcia. Affresco straordinario sul “passaggio del fronte” appunto in Val d’Orcia, in cui l’autrice rievocava non solo il poprprio antifascismo anglosassone, ma anche l’aiuto concreto prestato a profughi, soldati sbandati e e perseguitati durante la guerra e l’occupazione nazista accogliendoli nella tenuta di famiglia, appunto la Foce, nel comune di Chianciano.

Proprio la Foce e  altri luoghi suggestivi della Val d’Orcia e della Val di Chiana, come la Fortezza di Castelluccio di Pienza, che è a due passi dalla Foce, ma anche Castiglioncello del Trinoro, San Quirico,  San Casciano Bagni,  Cetona sono stati teatro dal 1989 dei concerti cameristici degli Incontri in Terra di Siena, di cui Antonio Lysy ha mantenuto la direzione artistica per vent’anni, portando musica di altissimo livello in luoghi certamente belli e suggestivi, ma considerati fuori circuito, lontani dai riflettori, isolati dal resto del mondo e facendo della Villa la Foce degli Origo non un luogo aristocratico e chiuso, ma un avamposto di cultura, un luogo dell’anima e della comunità, del territorio.  Insomma un grande musicista, un mecenate e anche un ambasciatore di questa parte di Toscana, come del resto sua madre e sua nonna…

I funerali di Lysy si sono svolti sabato 10 febbraio proprio alla Foce.

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