ALTA VELOCITA’, INTERCITY, STRADE E STAZIONI: LA PARTITA E’ PIU’ APERTA CHE MAI. I PODEMOS CHIEDONO INCONTRO A GIANI. NUOVI ARGOMENTI ANCHE PER I SINDACI UMBRI

ALTA VELOCITA’, INTERCITY, STRADE E STAZIONI: LA PARTITA E’ PIU’ APERTA CHE MAI. I PODEMOS CHIEDONO INCONTRO A GIANI. NUOVI ARGOMENTI ANCHE PER I SINDACI UMBRI
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CHIUSI – Con una nota stampa, apparsa anche come commento all’articolo di Primapagina sulla “svolta clamorosa” del presidente dela Toscana Eugenio Giani a proposito della stazione Av, il gruppo Possiamo che esprime due consiglieri comunali, prima di maggioranza, adesso un passo di lato, a Chiusi, prende atto delle nuove posizioni assunte da Giani e annuncia la richiesta di un incontro con il governatore della Regione, ribadendo nel contempo la ferma contrarietà ad ogni i ipotesi e localizzazione della Stazione in linea e il pieno appoggio al Comitato Opzione Zero. Ciò non solo in relazione all’alta velocità, ma anche a tutte le altre rivendicazioni per la valorizzazione delle stazioni esistenti. Ecco quanto scrivono i Podemos chiusini:

Con la decisione di RFI di indicare la localizzazione della stazione AV a Creti si arriva al clou della pantomima inscenata dalla politica nazionale e da quella locale, la prima impegnata a convincerci della necessità di tale opera per lo sviluppo delle nostre aree, e la seconda a pentirsi di aver appoggiato un’idea così poco lungimirante. Basti vedere la rapidità con cui il PD locale e il Presidente della Regione hanno cambiato posizione, passando dal sostegno entusiastico per la costruzione della stazione, ad un più ragionevole appoggio al potenziamento delle stazioni esistenti.
Il gruppo Possiamo si è, fin dal primo momento, opposto all’ipotesi di una nuova stazione, sostenendo la necessità di investire e potenziare le infrastrutture esistenti, ed evitare sperpero di denaro pubblico e consumo di suolo. Continueremo a sostenere il Comitato “Opzione zero”, che si è battuto contro la costruzione di Media Etruria, e a chiedere non solo fermate AV nelle stazioni esistenti, ma anche seri interventi sulle linee secondarie locali, utilizzate prevalentemente da studenti e lavoratori. Auspichiamo, inoltre, una revisione del piano strutturale intercomunale, che prevede la nuova stazione in località Salcheto.
Visto il cambio di rotta e la sua virata verso le nostre posizioni, chiediamo al Presidente della Regione Giani un incontro per avviare un confronto sui temi dei trasporti e sulle scelte future.

Crediamo anche noi che, alla luce della svolta di Giani, il quale dopo aver sostenuto a spada tratta l’ipotesi Rigutino ha preso le distanze dall’indicazione di Creti-Farneta uscita dal Tavolo tecnico presso il Ministero e si è attestato sulle posizioni espresse da sempre da questo giornale e dallo stesso comitato Opzione Zero (“il progetto più serio è valorizzare le stazioni esistenti”), un confronto diretto sia quanto mai necessario. Noi però, insieme al presidente Giani o dopo l’incontro con il presidente Giani, vorremmo incontrare anche i sindaci dell’Unione dei Comuni della Valdichiana per riparlare anche con loro, adesso che non hanno più alcun motivo per mantenere una posizione ibrida, per non dire ambigua, sulla stazione in linea. Al tavolo non ce li hanno fatti neanche avvicinare; l’ipotesi dell’ubicazione a Tre Berte-Salcheto, inserita anche nel Piano Strutturale Intercomunale, non è stata presa in considerazione e sull’ipotesi Creti anche la Regione non è d’accordo, quindi adesso anche i sindaci possono schierarsi senza ulteriori tentennamenti e “ma anche” a difesa di ciò che già esiste, senza fare nuove colate di cemento (il termine lo ha usato Giani) inutili e impattanti.

Quando parliamo dei sindaci della Valdichiana intendiamo tutti quelli dell’Unione, ma potremmo anche comprendere che i primi cittadini di Sinalunga e Torrita vedessero nell’ubicazione Creti-Farneta una opportunità per i loro territrori, essendo effettivamente abbastanza vicini. Tutti gli altri, non solo Chiusi e Chianciano, hanno solo da perdere perché vedrebbero allontanarsi sensibilmente il punto di aggancio all’alta velocità. In primo luogo, come abbiamo scritto tante volte, i comuni a sud di Chiusi (Cetona e San Casciano Bagni) ma anche Sarteano, Radicofani, i Comuni della Valdorcia e dell’Amiata e la stessa Montepulciano, finora abbagliata dal miraggio di avere la stazione e pure il casello autostradale nel proprio terreno.

Parliamo tra l’altro di comuni a fortissima vocazione turistica e con un flusso di visitatori importante e crescente. La stazione a Creti sarebbe cotroproducente per tutti e molto poco green.

Ovviamente la svolta di Giani potrebbe preludere anche ad un “braccio di ferro” istituzionale, con la Regione Toscana, cui spetta il nulla osta dal punto di vista edificatorio per la stazione a Creti, posizionata di traverso rispetto al ministero. La Regione Umbria che sulla localizzazione al momento è tra i vincitori, potrebbe rimanere con il cerino in mano. E molti cominciano ad accorgersi che la linea Tesei-Melasecche allontana l’aggancio all’alta velocità anche da Perugia e dall’Umbria. Avrebbe infatti la stazione ASV a Creti-Farmeta, a 50 km abbondanti da Perugia, raggiungibile solo in auto tramite il raccordo Perugia-Bettolle, ma perderebbe in un colpo solo le 4 stazioni fino ad oggi utilizzate, oltre quella del capoluogo regionale, ovvero Orte, Orvieto, Chiusi e Arezzo. Il guadagno anche per l’Umbria con la stazione a Creti sarebbe davvero poco. Una follia pura la definisce qualcuno.

Per cui la battaglia per la valorizzazione delle stazioni esistenti, dotandole ovviamente di maggiori servizi e migliori connessioni rimane aperta anche sul versante umbro.

Con L’avvio del Metrobus Perugia-Castel del Piano/Capanne (bus con corsia dedicata, tipo tramvia e tempi di percorrenza rapidissimi), e il prolungamento già previsto di tale servizio fino a Tavernelle offre una ragione in più ad una delle rivendicazioni del Comitato Opzione Zero: l’adeguamento con sfondamento verso Chiusi, della Pievaiola nel tratto Piegaro-Moiano-Po’ Bandino. L’opera consentirebbe di andare da Chiusi a Perugia e viceversa in mezz’ora. Ma anche di arrivare in 10 minuti a Tavernelle e da lì proseguire con il Metrobus elettrico fino al centro della città. Aria e ambiente ringrazierebbero sentitamente. Non solo dunque i sindaci dellaValdichiana Senese, ma anche quelli della Valnestore e del Trasimeno, schierati a favore della stazione di Chiusi, hanno adesso qualche argomento in più per insistere.

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