TORRITA DI SIENA, NASCE L’ORTO VERTICALE. UNDERGROUND…

lunedì 16th, ottobre 2023 / 19:41
TORRITA DI SIENA, NASCE L’ORTO VERTICALE. UNDERGROUND…
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TORRITA DI SIENA – C’era una volta una galleria, unh passaggio sotterraneo che durante la seconda guerra mondiale fu anche utilizzatocome rifugio antiaereo. Adesso è diventata la prima “fattoria sotterranea” con tanto di orto verticale. Qualcosa di più innovativo addirittura del famosissimo “bosco verticale” di Stefano Boeri a Milano. Quello è un condomimio per ricchi. A Torrita invece si tratta di un esperimento “produttivo”. Unico in Italia. L’orto verticale sotterraneo è stato presentato un mese fa alla presenza del presidente della Regione Giani e della consigliera regionale Elena Rosignoli che è torritese e quindi giocava in casa. Di fattorie vericali e sotterranee in Europa pare ce nwe sia qualcuna solo in Inghilterra. Fuori dall’Europa, solo in Giappone.

In sostanza la galleria, una volta restaurata è tornata percorribile, diventando un percorso espositivo dedicato alla tradizione agricola del territorio. Percorso che culmina nel citato orto verticale, esempio di coltivazione assolutamente innovativo e sui generis di ortaggi. L’impianto, grazie alle condizioni di umidità e luce sempre costanti, consente la coltivazione a ciclo continuo di pomodori, zucchine, cipolle, basilico, spinaci e insalata. Non proprio una produzione “intensiva”: si parla di una superficie di 6 metri quadrati, con circa 500 piante, per una produzione di 40 kg di ortaggi al mese. Tutti prodotti destinati ad essere utilizzati nella mensa comunale.  La “Fattoria in galleria” infatti è pubblica, cioè comunale.

L’ingegnere che l’ha progettata, Matteo Benvenuti, sostiene che la produzione dell’orto verticale di 6 mq può essere equivalente a quella di un orto di 50 metri quadri in attività tutto l’anno.

L’orto in galleria di Torita di Siena è innovativo, ma anche molto tecnologico. Può essere infatti gestito da remoto, anche se dei volontari appositamente preparati saranno presenti periodicamente per mettere a dimora le piante, raccogliere i prodotti e fare da guida ai visitatori lungo tutto il tunnel che misura 186 metri, è largo 4 e arriva ad una profondità di 23 metri, nel punto più basso. L’opera di restauro e di creazione della vertical farm è stata curata dall’amministrazione comunale, con il placet di Demanio e Soprintendenza, per una spesa totale di 270mila euro.

Di certo l’orto underground torritese non rivoluzionerà il mercato della verdura, che ormai al supermercato ha prezzi da gioielleria, ma a volte quello che conta è l’idea. La voglia di inventarsi qualcosa di “innovativo”. Vedremo se Grazi & C. faranno scuola.

 

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