IN POCHI GIORNI TROVATI DUE ARSENALI A CHIUSI E A UMBERTIDE. BRACCONIERI O ALTRO?
PERUGIA – Nei giorni scorsi, il 28 aprile scorso, ad una rotatoria nell’hinterland di Perugia, un uomo a bordo di un pick up prima ha tagliato la strada ad una automobile, costringendola a fermarsi di colpo, poi, quando gli occupanti di quest’ultima gli hanno lampeggiato per lamentarsi della manovra, ha accostato, è sceso e ha preso a pugni i due poveri malcapitati, marito e moglie, che sono finiti all’ospedale con prognosi di 45 e 12 giorni. Un atto inaudito di violenza, del tutto gratuito e immotivato. E già è grave. Ma non è finita: l’uomo datosi alla fuga e denunciato dai due aggrediti è stato successivamente identificato dalla Polizia e deferito all’autorità giudiziaria per il pestaggio. Risulta essere un 62enne residente a Chiusi, possessore di numerose armi denunciate. Gli agenti, in casa gli hanno trovato e ritirato in via cautelativa, 26 non meglio specificate armi da fuoco, 6 machete, 71 coltelli, 15 pugnali, 1 arco e 1 balestra. Un vero e proprio arsenale. Per quale motivo l’uomo detenesse tutto quell’armamentario non è dato sapere. Ma sapere che a Chiusi c’è chi tiene in casa una quantità simile di armi, tutte in grado di uccidere, non è una notizia che può passare sottotraccia. Né fa stare tranquilli. Purtroppo non è la sola.
Esattamente un mese fa, a Montepulciano fu rinvenuta in una cassapanca di un magazzino teatrale una mitraglietta di fabbricazione austriaca, perfettamente funzionante. Quella di proprietà ignota.
In questi giorni un sessantenne, già gravato dal 2022 di divieto di detenzione di armi, è stato arrestato nel comune di Umbertide perché trovato in possesso di 2 armi clandestine, 5 silenziatori e 750 cartucce. Le armi sequestrate sono un fucile calibro 12, una pistola con canna rigata, dotata di silenziatore e ottica di puntamento, senza matricole, i silenziatori sono risultati fabbricati artigianalmente. Sono state rivenute anche numerose trappole per la cattura di animali selvatici ed una tagliola in ferro di dimensioni eccezionali di circa due metri con caricamento a manovella. Il congegno, probabilmente unico nel suo genere, era composto da due archi del diametro di un metro dotati di denti acuminati che una volta azionati, avrebbero intrappolato le prede e causato la morte con atroci sofferenze sia di animali selvatici che di eventuali persone malcapitate… Le trappole fanno pensare che si tratti di un bracconiere, aduso a cacciare di frodo nelle colline tra Umbertide e il Lago Trasimeno. Gli inquirenti hanno anche trovato tracce di questa attività illegale.
Le indagini vanno avanti anche con l’obiettivo di individuare la provenienza e la fabbricazione delle armi. I reati contestati a carico dell’indagato vanno dalla detenzione clandestina di armi al tentato furto al patrimonio indisponibile dello Stato, esercizio di caccia in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti. Posto prima ai domiciliari, all’indagato è stato disposto l’obbligo di firma in caserma.
L’arco e la balestra trovate in casa del 62enne chiusino fanno pensare che l’uomo possa essere anch’egli un bracconiere. Alcuni anni fa, anche su primapagina, scrivemmo di dardi di balestra rivenuti nella nella zona della Fornace di Chiusi Scalo, infestata da caprioli e cinghiali e nel 2016-17 oggetto di battute di caccia controllata al cinghiale, per ridurne il numero. Scrivemmo anche di spari notturni con carabine di precisione nella zona di Macciano tra Chiusi e Chianciano e nei pressi di Montallese e del lago di Montepulciano, oasi Lipu, con segnalazione da parte di automobilisti di proiettili vaganti, molto pericolosi. Andando in giro per le strade del comprensorio non è rarissimo imbattersi in segnali stradali usati come bersaglio e crivellati di colpi d’arma da fuoco. C’è gente che si diverte così, evidentemente, e va in giro con la carabina o la pistola come se fosse nel Far West.
L’impressione è che tra armi regolarmente denunciate e armi clandestine, addirittura fabbricate artigianalmente, ce ne siano un po’ troppe in giro. E non siamo in America dove le armi si comprano al supermercato.
m.l.