DA VAIANO A CHIUSI IN CAMMINO PER LA PACE

domenica 07th, maggio 2023 / 15:37
DA VAIANO A CHIUSI IN CAMMINO PER LA PACE
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CHIUSI – Questa mattina una cinquantina di persone, “delegazione mista” Chiusi-Città della Pieve, ha partecipato alla “Staffetta dell’Umanità”, promossa da Michele Santoro con la collaborazione della Compagnia dei Cammini. Il gruppo con bandiere e sciarpe della pace ha coperto la tappa Vaiano-Le Torri-Chiusi, partendo come in tutta Italia alle ore 12,00. Ognuno ha fatto ciò che ha potuto: chi un km, chi due, chi 5… 

Giovani e meno giovani in strada a camminare insieme per dire no alla guerra, a tutte le guerre e sì ai negoziati, alla diplomazia. Per rimarcare l’art.11 della nostra Costituzione che recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali”.

In tutto, come dicevamo, alcune decine di persone. E per essere una cosa organizzata solo con il tam tam sui social e secondo modalità per forza di cose farraginose, data l’esigenza della contemporaneità di tutte le tappe, da Aosta e Trento fino a Lampedusa, si è trattato di un gruppo abbastanza nutrito.  C’era l’assessore comunale chiusino Maura Talozzi, c’erano i Podemos in buon numero, c’era Marco Nasorri di Sinistra Civica ed Ecologista.

Lungo il percorso il drappello di marciatori ha incontrato bandiere della pace, striscioni e cartelli che una coppia di agricoltori tiene in bella vista sul proprio terreno: un presidio pacifista, ecologista, anticapitalista con vista (splendida) sul lago di Chiusi. Gente che, anche con iniziative individuali, non si piega alla propaganda mainstream e tiene il punto con la tenacia dei primi socialisti di matrice ottocentesca o dei mezzadri che negli anni ’50 mettevano la bandiera rossa sui pagliai…   

La camminata era una “staffetta per la pace”, ma camminare sulle colline che da Vaiano costeggiano il Chiaro, degradano verso le Torri Beccati Questo e Beccati quest’altro, antica “dogana” tra la Repubblica di Siena e lo stato Pontificio, per poi risalire verso il centro storico di Chiusi, è stato comunque un piacere anche per la vista, una full immersion nel verde della primavera, nell’odore dell’erba coi papaveri rossi a ricordare un colore ultimamente sbiadito… 

La grande stampa non ne parlerà. Ma chi oggi si è messo in cammino, lungo tutta la penisola ha voluto dire no alla guerra di Putin, ma anche alla guerra degli altri, a chi soffia sul fuoco, a chi spinge per arrivare al grande crash, a chi sta giocando con la pelle degli ucraini, a chi spera di trarre vantaggio dalla guerra e dall’invio di armi per assicurarsi gli appalti della ricostruzione, a chi fa finta di non sapere ciò che è successo in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e ciò che sta succedendo in  tante aree del mondo, dalla Siria allo Yemen, da Gaza al Sudan, all’Afghanistan… C’era gente che non ne può più delle logiche belliciste e delle spese militari.

Giorgia Meloni, Crosetto, Salvini, il Pd faranno finta di niente. Ma, a qualcuno le orecchie fischieranno. Anche a livello locale. Sulla strada tra Vaiano e Chiusi stamattina c’era anche gente che vota Pd, per esempio. Se quelli del Pd non se ne sono accorti glielo diciamo noi. Ora lo sanno.

m.l.

 

 

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