DA VAIANO A CHIUSI IN CAMMINO PER LA PACE
CHIUSI – Questa mattina una cinquantina di persone, “delegazione mista” Chiusi-Città della Pieve, ha partecipato alla “Staffetta dell’Umanità”, promossa da Michele Santoro con la collaborazione della Compagnia dei Cammini. Il gruppo con bandiere e sciarpe della pace ha coperto la tappa Vaiano-Le Torri-Chiusi, partendo come in tutta Italia alle ore 12,00. Ognuno ha fatto ciò che ha potuto: chi un km, chi due, chi 5…
Giovani e meno giovani in strada a camminare insieme per dire no alla guerra, a tutte le guerre e sì ai negoziati, alla diplomazia. Per rimarcare l’art.11 della nostra Costituzione che recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali”.
In tutto, come dicevamo, alcune decine di persone. E per essere una cosa organizzata solo con il tam tam sui social e secondo modalità per forza di cose farraginose, data l’esigenza della contemporaneità di tutte le tappe, da Aosta e Trento fino a Lampedusa, si è trattato di un gruppo abbastanza nutrito. C’era l’assessore comunale chiusino Maura Talozzi, c’erano i Podemos in buon numero, c’era Marco Nasorri di Sinistra Civica ed Ecologista.
Lungo il percorso il drappello di marciatori ha incontrato bandiere della pace, striscioni e cartelli che una coppia di agricoltori tiene in bella vista sul proprio terreno: un presidio pacifista, ecologista, anticapitalista con vista (splendida) sul lago di Chiusi. Gente che, anche con iniziative individuali, non si piega alla propaganda mainstream e tiene il punto con la tenacia dei primi socialisti di matrice ottocentesca o dei mezzadri che negli anni ’50 mettevano la bandiera rossa sui pagliai…
La camminata era una “staffetta per la pace”, ma camminare sulle colline che da Vaiano costeggiano il Chiaro, degradano verso le Torri Beccati Questo e Beccati quest’altro, antica “dogana” tra la Repubblica di Siena e lo stato Pontificio, per poi risalire verso il centro storico di Chiusi, è stato comunque un piacere anche per la vista, una full immersion nel verde della primavera, nell’odore dell’erba coi papaveri rossi a ricordare un colore ultimamente sbiadito…
La grande stampa non ne parlerà. Ma chi oggi si è messo in cammino, lungo tutta la penisola ha voluto dire no alla guerra di Putin, ma anche alla guerra degli altri, a chi soffia sul fuoco, a chi spinge per arrivare al grande crash, a chi sta giocando con la pelle degli ucraini, a chi spera di trarre vantaggio dalla guerra e dall’invio di armi per assicurarsi gli appalti della ricostruzione, a chi fa finta di non sapere ciò che è successo in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e ciò che sta succedendo in tante aree del mondo, dalla Siria allo Yemen, da Gaza al Sudan, all’Afghanistan… C’era gente che non ne può più delle logiche belliciste e delle spese militari.
Giorgia Meloni, Crosetto, Salvini, il Pd faranno finta di niente. Ma, a qualcuno le orecchie fischieranno. Anche a livello locale. Sulla strada tra Vaiano e Chiusi stamattina c’era anche gente che vota Pd, per esempio. Se quelli del Pd non se ne sono accorti glielo diciamo noi. Ora lo sanno.
m.l.
Caro Marco non voglio essere più realista del Re ( e non me ne voglia neanche l’amico Sacco ) ma al Pd Chiusino del cammino o marcia della Pace di oggi Vaiano, Torri, Chiusi non interessa un granché. Credo che siano forse più interessati e o preoccupati della cancellazione della Freccia Rossa a Chiusi stazione o della posizione del Presidente Giani che penalizza i Comuni del Sud Senese o della Regione Umbra a favore di Arezzo e suo territorio. Il futuro non sembra roseo (almeno per il momento).Buona notte a tutti.
se il pd fosse stato interessato alla cancellazione del frecciarossa non avrebbe puntato sulla stazione in linea alle Tre Berte, e non l’avrebbe fatta cancellare, mobilitandosi per tempo. Le avvisaglie c’erano già tutte… Quanto alla staffetta per la pace, il Pd non poteva esserci perché sostiene l’invio delle armi a oltranza e quindi la logica della guerra in spregio all’art.11 della Costituzione. C’era gente che vota Pd, questo è un buon segno. Significa che tra la base è migliore dei vertici
Io c’ero contro la logica di un mondo governato dai forti contro i deboli, dai governi contro i cittadini, contro un padrone del mondo, leggi USA e alleati scodinzolanti, che in nome del loro potere se ne fregano delle sorti di tutti ma si interessano solo delle proprie. Allo stesso tempo non ero lì per Putin che non mi è mai piaciuto e non ho mai sostenuto, ero lì per tutti quelli che lottano per la propria libertà e per i propri diritti. Ero lì contro un partito come il PD che ha ancora il coraggio di definirsi di sinistra ma non ha nulla da dire per esempio sull’apartheid praticata da Israele verso il popo palestinese o sulla carcerazione di Assange, ero lì contro il nostro governo che nonostante i proclami elettorali si è subito accodato al volere dei padroni del mondo.
Come nonviolento ed obiettore di coscienza fin dagli anni ‘70, non comprendo come una manifestazione del genere possa aver contribuito concretamente alla liberazione dell’Ucraina dagli invasori. Forse avrà giovato alla visibilità di qualcuno, a marcare il territorio per qualche gruppo, ad alimentare lo scontro politico in atto: in Italia: tutte cose che non voglio giudicare ma che sicuramente niente hanno a che fare con la costruzione di una pace giusta in Ucraina. Sinceramente non riesco a capire come le uniche cose (dal punto di vista perlomeno reattivo) che avremmo potuto fare, ovvero un presidio fisso davanti all’Ambasciata russa a Roma e l’appoggio ai dissidenti russi, non siano state fatte. Per non parlare del fatto che, dopo 40 anni che ne parliamo, non siamo stati capaci di fare un passo verso la Difesa Popolare Nonviolenta, ritrovandosi oggi incapaci di qualunque risposta verso invasioni che (lo ammetto) pensavamo sepolte nell’ultimo secolo. Tra il non fare niente (perché certe iniziative e certi discorsi sono “niente”) e difendere l’oppresso anche con le armi (come hanno fatto i partigiani), dovremmo saper scegliere. Non lo dico io, lo diceva Ghandi. Grazie.
io non te ne voglio Morellini ma la logica politica dovrebbe sapere che il PD se si fosse preoccupato per tempo e non solo di recente del ristabilimento della freccia rossa sul territorio e fosse stato un partito di sinistra avrebbe interessato la gente a scendere in strada se avesse avuto a carico l’interesse della sua gente. Invece non sembra ma è il contrario, perfettamen6te accodato alle logiche spartitorie di un sistema da esso stesso creato e che in parte gli si è rivolto contro sia nella ricerca degli spazi per far passare le proprie istanze sia proprio negli uomini ai quali ha affidato le modalità di come comportarsi. Quindi se al PD- e lo vediamo- non frega nulla come tu dici della pace perchè crede che coloro che hanno marciato oggi siano gli amici di Putin come spesso dicono i suoi uomini nei canali delle TV tali da essere parificati proprio ai democristiani di destra al tempo della guerra fredda ti vorrei personalmente spingere ad una riflessione in questo senso che è quella propria di una visione di un mondo un po’ più allargato e meno dipendente dagli Stati Uniti d’America,un mondo oggi prono come non mai alle necessità internazionali del nostro vecchio zio Sam. Eppure tanto tempo è passato nella scena internazionale che ha portato al crollo del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica ma credo che nessuno potrà contestare oggi che la logica degli Stati Uniti in testa ed a seguire dai suoi alleati nella Nato debba per forza trovare un nemico da combattere e se non lo trova crea tutte le condizioni per provocare il contrasto fino ad arrivare ad armare bracci non suoi accanto alla terra d’altri. Un po’ di nomi tanto per ricordare dalla fine del secondo conflitto mondiale quale sia stato lo scenario di guerra al quale abbiamo assistito? America latina: Cile, Argentina, Colombia, Venezuela ed America Centrale con Nicaragua e Guatemala,per non parlarre di Cuba, per non parlare di Panama, tutte fettine della torta che portano o portavano tributi al nostro zio Sam, in pratica schiavi e qualcuno di questi (pochi per la verità)sono rtiusciti attraverso mille difficoltà e guerre civili a dire basta con la dominazione economica statunitense. Africa: Congo,Egitto,Sudan,Angola e Guinea Bissau, la Libia di qualche anno fa, smenbrata dai bombardamenti Francesi, Inglesi ed Amercani. Medio Oriente: Siria, Iran, Yemen, Iraq (guerre esplicite sul campo ed interventi militari di corpi armati che tramite la Nato sono intervenuti soprattutto in Siria.Asia: Corea,Vietnam ed Indonesia. Il tutto per contrastare l’espansione di un concetto che a loro rende i sonni difficile.Allora, se come dici tu agli elettori di un partito che non è più sinistra ma è di natura democrstiana al punto di aver albergato nelle proprie fila in un recente passato i vari Renzi e ramoscelli vari che poi si sono rivolti a destra e di queste cose appena dette tu dici che non gliene possa fregare nulla, tutto questo secondo il tuo giudizio lo fa essere un partito progressista od un partito americano che vede nell’italia un pericolo di elementi di socialismo dei quali che una volta a sinistra dicevamo che l’Italia vesse avuto bisogno ? Ti faccio notare che i progressi più alti per le classi subalterne si sono avuti parallelamente al crescere di quello che era il PCI e che ripudiava la guerra al punto che contestava come tutto il mondo contestava le guerre apportate od indotte dalla politica americana. Adesso caro Mario Morellini è l’esatto contrario.Quindi se ai militanti del PD queste cose non interessano come tu dici vuol dire che hanno sposato perfettamente tutta la politica democristiana che si è strutturata in poco tempo dentro i suoi elettori e ragionano da tali mentre ti farebbero pensare che rappresentano la sinistra.Solo questo- basterebbe a sputtanarli e non è davvero poco- anche perchè fin’ora la linea che hanno sposato con la Schlein mi sà tanto che sia solo una linea di retorica fatta dalle relative parole. Di fatti fin’ora pochi, di chiasso tanto.Quindi se i suoi elettori non amano esporsi sulla questione delle armi sappiano che sono in netto contrasto con la maggioranza del popolo italiano ed anche con la sua costituzione.E’ la fine di una sinistra che sinistra non è e che per questo a parer mio non è difendibile e difatti le classi subalterne hanno iniziato a non difenderla più. I conti senza l’ oste dovrebbero impararlo lor signori non si fanno ed invece di fronte alle parole di un Santoro sulla guerra parecchi di loro in TV -quelle TV di Stato- che della marcia appunto non hanno dato nessun annuncio ) li vediamo dondolare il capo con aria di sufficienza.
X Francesco Norelli. La difesa dell’oppresso ritengo che si dovrebbe basare non solo sull’ingiustizia dell’invasione ma anche sul riconoscimento che l’attuale oppresso era quello che opprimeva altri prima dell’anno scorso. Oppure questo è tutta una fandonia ? E allora quale significato diamo al fatto della ”pace giusta” ? Dal momento che posso comprendere che questi discorsi non possano piacere poichè considerare che la guerra sia iniziata nel 2014 è una fatto di cui non se ne parla in nessun modo ed è un tabù oggi rappresentato da tutto il mondo mediatico per mezzo del quale si giustificano moltissimi atti al giorno d’oggi prendendo come elementi di paragone l’invasione russa cosa in se stessa se la guardiamo come interferenza nel territorio di un altra nazione sia di certo e senza ombra di dubbio condannabile. Faccio presente che ci stiamo sempre più dimenando in uno spazio dove per le vicendo storiche si guardi semprè più agli effetti chè alle cause, ignorandole semprepiù secondo logiche di parte.E dal momento che viene citato Gandhi, apostolo della non violenza ed i partigiani che presero le difese degli oppressi , mi piacerebbe sapere cosa avrebbe detto il mahatma quando già dal 2014 alle maggioranze russofone era impedito per legge di parlare la propria lingua, di scriverla negli atti pubblici e nelle scuole e come avrebbe valutato i 15000 morti fatti dall’esercito ucraino dentro il proprio territorio su quelle stesse popolazioni.Ed a proposito dei richiamati partigiani mi sovviene adesso anche una ripresa filmata fatta dalla TV Ucraina nei primi giorni dell’invasione russa quando la gente veniva ripresa a kiev mentre preparava le bombe molotov con la benzina attendendo i carri armati russi.Un orchestrina suonava Bella Ciao in piazza ripresa dalle TV di tutto il mondo,solo che quell’orchestrina era dell’esercito regolare ucraino che aveva nel suo seno assorbito il famigerato Battaglione Azov di neonazisti, operazione decretata dal parlamento di quel paese.Figuriamoci dove si possa arrivare con le considerazioni che ci vengono presentate dai media e che agli occhi di una platea soprattutto di giovani nel nostro paese assume il contesto della verità perchè è quella che ci fano vedere. Bisognerebbe chiedere a quei commentatori andati in onda in quei momenti se si ricordano chi fosse Banderas e chi fossero i suoi seguaci nelle formazioni militari.E allora le valutazioni di quei discorsi e di quelle marce valutate ”inutili” segnano la visione di una concezione dove la politica non si sa cosa sia e si pensa che invece in un mondo di piena violenza,sia da parte delle nazioni, dei popoli guidati alla violenza compreso quella delle istituzioni, la risposta sia la non violenza come deterrente ed invece non l’organizzare le risposte politiche atte a portare dalla parte di chi da sempre subisce la maggior parte dell’opinione pubblica e delle persone per rimuovere le condizioni,partecipando ed aumentando il livello di consapevoleza dei cittadini. Con un mondo impostato per natura sulla violenza storica insita nelle cose create dall’ignoranza e dalla limitatezza umana la risposta della non violenza non ha cambiato nemmeno il luogo dove la non violenza è nata con Gandhi perchè se è servita a coalizzare un popolo ed a raggiungere l’indipendenza dagli inglesi, oggi è assunta da tanti menti che rifiutano la politica e che hanno sempre meno fiducia sulla ragione umana. Difatti quella sede geografica che è rappresentata dall’india nel contesto storico attuale è la fucina massima della violenza individuale e di gruppo che si alimenta in una spirale incredibile di rivalse e di tensioni come nessun paese al mondo possiede. A Gandhi sono dedicati i monumenti in India e noi occidentali nello stesso tempo ci dichiariamo non violenti al punto di correre in soccorso ad un paese il cui leader faceva parte delle telenovelas e che ha trovato l’oligarca giusto che l’abbia fatto diventare il raccoglitore di voti di una popolazione che anela a far parte della terra della libertà.La non violenza in linea teorica sarebbe una bella cosa ma purtroppo contrasta con i principi socio-economici e culturali di chi ha guidato il mondo fin’ora e che ancora lo guida,e sul suo cammino trova sempre menti che a lei s’inchinano credendo che sia quella che risolva i problemi delle genti. Quasi un fatto religioso che sovrasta tutto e che si dovrebbe imporre ”per dignità umana” sulle vicende che sconvolgono il mondo.
La marcia di ieri è stata una bella manifestazione, ma è stata anche una giornata triste, perché la voce per sostenere la richiesta di una tregua e avviare finalmente un processo di pace è stata sovrastata dal silenzio di una politica e di una sinistra che non marcia più, che non raccoglie più il grido di milioni di cittadini che chiedono un lavoro continuo e inesauribile per fare cessare la guerra e la folle proliferazione delle armi.
Fino ad oggi sapevo che stare sinistra voleva dire essere contro la guerra, battersi per far vivere la resistenza partigiana non solo come una vittoria di chi era dalla parte giusta, ma anche lottare affinché la guerra fosse bandita dall’orizzonte umano.
Invece sto scoprendo che non è così.
La sinistra che sta nelle istituzioni, che dovrebbe esprimere la rappresentanza politica di un popolo ha
perso la voce per far vincere la pace.
L’ inerzia di questo silenzio, come insegna la storia, sarà pagato a caro prezzo e porterà verso la catastrofe.
Gli ucraini oppressi che hanno subito una criminale invasione e, che per otto anni hanno bombardato il Donbass hanno bisogno di riavere la pace e la vita dei suoi cittadini, non di altri morti e distruzione per gli interessi dei potenti che con più si spara e più si arricchiscono.
X Nasorri. Ed allora occorre dire le cose come stanno e cioè che questa è tutto fuorchè sinistra e relazionarcisi come ci si relaziona con un corpo estraneo perchè è responsabilità anche nostra che sono anni che siamo nel mare della disattenzione seguendo le istanze di quello che agli altri piace di farci vedere.
Ma il signor Norelli che credeva sepolte nel secolo scorso le invasioni cosa ne pensa dell’invasione di Israele in Palestina o delle politiche imperialiste degli Usa a spasso per il mondo? È forse uno di quei pacifisti che si è svegliato adesso, solo contro l’invasione russa, o ha consapevolezza di cosa è successo in Ucraina negli ultimi 10 anni e di cosa succede nel resto del mondo?