IL FRECCIAROSSA E’ CANCELLATO. CHIUSI RISCHIA LA DEBACLE. DAL CONVEGNO PD DI PANICALE UN APPELLO ALLA MOBILITAZIONE
CHIUSI – La notizia era nell’aria. L’allarme lo aveva lanciato il 19 scorso la consigliera regionale Pd Elena Rosignoli. Noi da queste colonne lo abbiamo rilanciato. Adesso è arrivata anche la conferma. “Le Fs hanno comunicato al sindaco di Chiusi la cancellazione della fermata del Frecciarossa, servizio estivo turistico, da giugno a dicembre”.
Lo ha detto questa mattina dal palco del convegno Pd su Infrastrutture e mobilità pubblica, a Panicale, la segretaria del Pd di Chiusi Simona Cardaioli. Non è un fulmine a ciel sereno, ma è comunque una notizia bomba. Una bomba che ha rischiato di vanificare la stessa iniziativa e tutti i temi sul tappeto. Perché, è ovvio, senza l’aggancio all’alta velocità (o, perso l’aggancio all’alta velocità) ogni ragionamento sul collegamento stradale Perugia-Chiusi, sul raddoppio della linea Chiusi-Siena, sul centro Intermodale Merci finiscono per perdere forza e ragione.
Che ci verrebbero a fare i perugini e gli utenti dell’Umbria a Chiusi con il collegamento veloce via Pievaiola, se non per prendere un treno? per andare a vedere il Museo? Per andare al museo non serve l’alta velocità. Basta anche una bici o i pochi treni e bus che ci sono…
L’assenza del sindaco di Chiusi Sonnini, pure annunciato tra i relatori, sembrava anche quella un escamotage per non dover giustificare o annunciare una debacle. Più semplicemente Sonnini era impegnato all’Unione dei Comuni della Valdichiana proprio per discutere su infrastrutture e mobilità e forse per approntare una risposta alle Fs.
E per fortuna il Convegno di Panicale ha preso tutt’altra piega, rispetto all’accettazione supina di una disfatta. La cancellazione della fermata del Frecciarossa, mentre le istituzioni locali ne chiedevano il potenziamento, è indubbiamente una disfatta. Un passo indietro rispetto anche agli anni duri della pandemia, nei quali la fermata è stata comunque confermata nonostante i numeri fossero per forza di cose più bassi. Cancellare il Frecciarossa nella prima stagione turistica dopo la scoperta sensazionale di San Cascano Bagni è oggettivamente uno schiaffo in faccia al territorio. E un cazzotto in faccia a Chiusi che rischia di perdere non solo un “biglietto da visita”, un elemento di attrattività, ma anche una opportunità di rilancio. Per la stessa amministrazione comunale sarebbe un colpo durissimo da digerire. Per la città un danno di immagine incalcolabile.
Il convegno Pd a Panicale, di cui parleremo più diffusamente in altro articolo, ha fatto emergere invece un Pd combattivo, che alla notizia gettata sul tavolo da Simona Cardaioli quasi en passant, ha replicato con una “chiamata alla mobilitazione” per difendere non solo la fermata del Frecciarossa, ma la stazione di Chiusi come hub interregionale di importanza strategica. Il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico si è assunto il ruolo d capopopolo, ma tutti gli altri, dal segretario comprensoriale del Trasimeno Stefano Vinti (ottima relazione), al deputato Verini, alla consigliera regionale umbra Simona Meloni e alla sua omologa toscana Elena Rosignoli si sono schierati compattamente dalla stessa parte. Non era scontato ed è un fatto nuovo rilevante.
Se la segretaria del Pd chiusino nel suo intervento ha ribadito che “l’unione dei Comuni della Valdichiana senese ha inserito nel proprio Piano Operativo il progetto della stazione in linea Medioetruria a Salcheto, e quella scelta noi la dobbiamo difendere”, tutti gli interventi la stazione in linea (ovunque fosse ubicata) l’hanno bocciata senza appello. “Non se ne deve più parlare”, questo l’assunto uscito dal teatro Caporali di Panicale. Non se ne deve parlare e si deve lavorare per potenziare la stazione di Chiusi, strategica anche per gran parte dell’Umbria e non “alternativa” o in conflitto con la fermata dell’alta velocità a Perugia o con Arezzo…
Il mantra di Simona Cardaioli è stato demolito pezzo a pezzo come un castello di Lego… La segretaria chiusina del Pd si è anche lanciata in una intemerata che non le fa onore. Di fronte alla debacle che lei stessa ha annunciato, ne ha addebitato la responsabilità, non ad una politica inconcludente, ma, pensate un po’, alla stampa locale (c’eravamo solo noi) che “sottolinea sempre solo le cose negative e mai quelle positive”.
Ecco se Simona Cardaioli avesse gridato dal palco “domattina occupiamo tutti insieme la stazione, per farci sentire dalle Fs!” noi saremmo stati i primi ad applaudire e ad assicurare il nostro appoggio. Non lo ha detto. Ha ripetuto che lei deve difendere la scelta di inserire nel Piano operativo intercomunale la stazione in linea… ovvero il contrario di ciò che tutti gli altri del suo stesso partito stavano dicendo nella stessa iniziativa. A Chiusi il Pd qualche domandina se la dovrà porre.
Il sindaco Sonnini fa sapere che in qualche modo si cercherà di far cambiare idea alle Fs. L’On. Walter Verini a Panicale ha confermato che i parlamentari umbri e toscani sono mobilitati per questo obiettivo, perché Chiusi è e resta un riferimento irrinunciabile e fondamentale nei collegamenti stradali e ferroviari.
Elena Rosignoli è stata durissima con le Fs e ha ribadito anche lei che bisogna lavorare per Chiusi, e non solo “nel frattempo”- come dice Simona Cardaioli – ma anche in prospettiva, sgombrando definitivamente il campo dalla fantomatica Medio Etruria.
Matteo Burico ha chiamato alla mobilitazione. Ha detto senza mezzi termini che bisogna portare la gente in piazza. Che il Pd deve portare la gente in piazza. E non per la Medio Etruria. Sui corridoi stradali, complementari all’aggancio all’alta velocità, così come sul rilancio del progetto Centro Intermodale Merci a Chiusi, tutti si son detti concordi sul fatto che debbano diventare punti programmatici irrinunciabili del Pd.E questo è un bel passo avanti.
Solo che per il momento la fermata del Frecciarossa a Chiusi è stata cancellata e tutto il resto, senza il frecciarossa, rischia di non servire a niente…
Chiusi ha trovato e sta trovando molti amici e sostenitori. Ma la politica chiusina o sta in silenzio o spara cazzate. Una via di mezzo no? Il sindaco e la giunta ci staranno sicuramente lavorando, ma forse dovrebbero anche farsi sentire un po’ di più. Spiegare. Cercare sostegno.
L’appello di Burico a nostro avviso va raccolto e sostenuto. E’ l’unica chance. Se la fermata del Frecciarossa non verrà riconquistata sarà un fallimento politico. Non tanto per la fermata in sé (che non è poco), ma per tutto ciò che ci sta dietro. Chiusi avrebbe dovuto capeggiare il movimento, adesso almeno si accodi a chi spinge con maggiore convinzione.
m.l.
Marco facciamo passare il primo maggio, poi mobilitiamoci, però vediamo una volta per tutte di distinguere le responsabilità e le opinioni da tempo consolidate e quelle dell’ultim’ora, unabper tutte la consigliera Rosignoli che nel consiglio vomunale aoerto a Chiusi fu tra gli ultras della stazione in linea. Sulla posizione del pd di Chiusi e della sua segretaria non petdo tempo a commentare, stendiamo un velo pietoso.
in questi casi, il ravvedimento operoso, anche se tardivo è comunque un fatto positivo. E se è di persone che hanno ruoli rilevanti – politici o istituzionali – può essere utile alla causa. La determinazione mostrata dal sindaco castiglionese credo debba essere colta al volo, A mio avviso dovrebbe farlo anche il Pd chiusino, che invece è sempre inchiodato sul “ma anche”…
Il poeta diceva bisogna saper scegliere in tempo non arrivarci per contrarietà. Soprattutto chi ricopre incarichi importanti dovtebbe essere lungimirante. Per quel che conta le battaglie di chi ci arriva dopo hanno un peso specifico scarso.
Un vecchio proverbio recita : “piuttosto che niente , è meglio il piuttosto ” Voglio dire che l summit del PD, fatto nel teatro Cportali di Panicale è stata una bella occasione di confronto all’interno del PD, ma i primi 3 interventi sono stati solamemte fumosi… una elencszione di problemi, senza porre gli obiettivi da perseguire. Fortunatamente vi è stato l’intervento del Sindfaco di Castiglione del Lago , BURICO che ha risvegliato il dibattitto e parlando in concreto ha parlato giustamente che non possiamo perdere l’opportunità di Chiusi, come pure la variante della Moianse, strada 309 ! Ugualmente è ststo importante l’intervento del Sindaco di Pacale Giulio Dott. Cherubini. Per fortuna il Senatore Verini ha riconfermato di mettersi al sevizio per la giusta causa della stazione di Chiusi e per il collegamento Perugia -Chiusi.La stazione della Media Etruria è una cattedrale nel deserto: su tutta la rete AV d’Italia vi son due sole stazioni in linea, qella di AFRAGOLA-Napoli e quella di SUSA-Torino, dunque come si può sostenere un progetto della stazzione in linea per la Media Etrurtia ??? Non verrà mai fatta:comporterebbe 15/20 minuti di perdita di tempo… per il sistema AV rappresnta 100 km non percorsi ! Nel dibattito è pure mancata la riflessione sul tempo perduto riguardo la Perugia – Chiusi: durante la inaugurazione della “Variante ANAS nel tratto Fontignano – la Potassa (Tavertnelle Ovest ) l’alloraPresidente Marini assunse l’impegno per il progetto preliminare, sucessivo progetto esecutivo della variante alla Piegaro-Moiano -Chiusi. Bene l’iaugurazine avvenne nel febbraio 2013, siamo arrivati nel 2023 e non è stato fatto nulla, la Tesei governa da 3 anni, dunque in 7 anni l PD Regionale Umbro cosa ha combinato ? Per fronteggiare la debacle dei consensi per la sinistra è necessario riflttere su queste mancanze!
Se c’è bisogno di una battaglia forte c’è bisogno anche di capire chi la condurrà. Ribadisco che nel consiglio comunale aperto a Chiusi, solo Possiamo, Nasorri in rappresentanza di Sinistra civica ecologista e un e ferroviere fi Terontola espressero una posizione nettamente contraria ala stazione in linea.
In consiglio comunale lo abbiamo ribadito fin da subito che la stazione di Chiusi va difesa . Il nostro NO secco alla stazione medioetruria ha un senso bello chiaro. Dalla maggioranza l’unica risposta data a suo tempo fu: 1. Sostituire (artivata tempestiva e per prima rispetto alla loro) la nostra mozione con quella da loro presentata, 2. Ribadire l’assunto inutile ” la medioetruria la vogliamo a Salcheto ma potenzieremo Chiusi “. I fatti vanno mi pare in senso opposto… lascio al lettore tutti i ragionamenti sul caso.
E’ evidente che l’essersi attardati da parte di partiti e istituzioni sulla bufala Medio Etruria a Salcheto o altrove ha oggettivamente indebolito la posizione della stazione di Chiusi e le Fs hanno colto la palla al balzo per tagliare la fermata…
La prima forza politica locale ad esprimersi contro la stazione AV di linea, è stata Chiusi Futura (carta canta).
Tale posizione è stata ribadita al famoso consiglio comunale aperto ed in molte altre occasioni.
Se altre forze politiche, dopo di noi, sono arrivate su questa posizione ne siamo lieti.
L’attuale amministrazione sbandierava in campagna elettorale, la sostanziale differenza con la giunta Bettollini…
Io invece, in varie occasioni, dissi che la mia personale speranza, era per prima cosa, non farci rimpiangere Bettollini e suoi errori
Evidentemente al peggio non c’è mai fine, ed oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione delle incapacita dell’attuale giunta
Complimenti PD
Nel mio commento avevo dimenticato la chiara posizione di Chiusi Futura sulla questione. Mi correggo volentieri. Non penso comunque sia il caso in questo momento di stare a discutere chi sia stato il primo a dire no, anche perchè sui trasporti c’è una mozione di Possiamo in consiglio comunale in tempi non sospetti datata 2016.
In tutta la vicenda, la questione preoccupante , a mio avviso, è la totale assenza di visione politica, a tutti i livelli decisionali, riguardo a quale strategia indicare per la mobilità in generale e particolarmente riguardo ai trasporti ferroviari. Dopo anni di marginalizzazione di un importante stazione come quella di Chiusi, ora vengono meno anche le fermate dell’alta velocità , a dimostrazione di una politica priva di programmazione, ma rispondente esclusivamente a saltuarie concessioni al politico di turno che ha le conoscenze migliori. Guardando alla nostra Regione, il partito di maggioranza sembra più interessato a dividersi sulla collocazione di una stazione dell’alta velocità, che a indicare chiaramente quale politiche dei trasporti attuare, quali interessi tutelare e capire le scelte più giuste per bene complessivo dei territori. Il presidente della regione, rispetto a questo tema, si è espresso esclusivamente con una posizione a favore della costruzione della stazione in linea, sul resto niente. È irrimandabile una mobilitazione dei cittadini, per non farci passare le scelte sopra la testa. A margine, ci tengo a dire che, riguardo alla posizione mia, di Luca Scaramelli e di tutto il gruppo Possiamo, basterebbe aver seguito, con un po’ di attenzione, le vicende politiche locali degli ultimi dieci anni, per sapere quale è sempre stata la nostra chiara posizione, che continuiamo tranquillamente a ribadire: valorizzazione della stazione di Chiusi, investimenti nelle tratte locali, Siena- Perugia, nella direttrice Firenze -Roma, contrarietà alla costruzione di una nuova stazione dell’alta velocità. Questo, senza spirito polemico, ma semplicemente per rispetto verso noi stessi e di coloro che ci hanno sempre sostenuto.
”Cogliere la palla al balzo” come dice Marco Lorenzoni ha permesso di creare quelle condizioni se non altro per permettere di tagliare la fermata di Frecciarossa,decisione corroborata anche da un esame di quelli che secondo FS sono i costi secondo loro.Ma la funzione della politica non può in nessun modo dipendere da una valutazione meramente relativa ai costi ma dovrebbe guardare all’interesse complessivo, all’interesse sociale e quella che viene portata avanti nominata ”Media Etruria” sarebbe uno spreco di denaro pubblico senza riguardo perchè la politica-quella stessa politica tirata per la giacchetta dai potenti di turno investiti dal voto di decidere,le condizioni per il convincimento sociale le trovano,anche se raccontassero barzellette di fronte ad una platea di cittadini la maggior parte disattenta. Ecco allora quale sia la loro forza, ed ecco allora la necessità che veda la popolazione scendere in campo perchè è quella,solo quella, che possa risolvere l’inghippo esprimendo con la ragione la forza delle proprie scelte e dei propri interessi. E’ questo che fà paura alla politica perchè se rimanessimo muti sarebbe per loro il massimo gaudio e quindi temono il contrario. Che questa situazione sia stata procurata nel tempo dall’inerzia propositiva del partito di maggioranza è fuori discussione e quindi saranno i cittadini che lo debbono impegnare ad una scelta più giusta per lo sviluppo del nostro territorio.Se si usano le armi della concertazione politica oggi nella maggior parte dei casi non se ne esce perchè spesso da tale concertazione viene fuori l’inconcludenza, mentre se si usano le armi della mobilitazione io credo che ci sia maggior speranza della risoluzione a nostro favore che poi sarebbe anche quella più giusta e corretta sia dal punto di vista della soddisfazione dei bisogni del nostro territorio sia dal punto di vista della spesa,anche perchè oggi la politca ci ha fatto vedere che spesso si regge anche sull’effettuazione dei lavori inutili per rimpinguare le proprie casse vuotate spremendo i cittadini ormai da anni ed ecco perchè questi ultimi debbano riacquistare una autonomia decisionale e ricercare anche altre vie per riaffermare i propri interessi. Questa che ci stà di fronte è una prova grande e da questa deriverà anche una grossa parte del nostro futuro.E come diceva Enrico Berlinguer quando concludeva i festival nazionali dell’Unità e richiamava i militanti ed i simpatizzanti li spronava dicendo loro :”al lavoro ed alla lotta !”. Ecco perchè ancor oggi se c’è una cosa che non serve è ”IL NI” del maggior partito della sedicente sinistra, intrappolato per causa propria nel labirinto delle sue stesse inconcludenti non decisioni, traccheggi,mentre la realtà intorno stà cambiando e cambiando non a favore dei cittadini ma cambiando a favore sempre di coloro che hanno segnato lo sviluppo molte volte distorto d’italia e se non altro l’impiego di risorse grandissime per pochi,quando anche questi pochi sono aziende che essendo in gran parte pubbliche non sono enti di beneficenza e ricoprono un ruolo di assegnatari del servizio pubblico. Non è più il tempo di questi traccheggiamenti perchè lo vediamo tutti a cosa hanno portato che è anche molto facile ad individuare perchè tutto finisce nell’essicamento progressivo di economie diverse e collegate fra loro.E allora, il tanto sbandierato slogan-perchè è solo uno slogan appunto- che parla da parte del partito regionale localmente egemone della sua facoltà politica ”dell’amministrazione della diversità” si risolve in un bluff fatto odorare ai cittadni come produttivo per loro e per i territori, perchè poi nell’esecuzione materiale del trasferimento in atti concreti nulla di tutto questo ne è contenuto e sarebbe ora di finirla ma purtroppo chi guida tutto questo è il cuore pensante di una strategia politica che rimane lontano dalle persone e dai loro interessi, una macchina che si regge con la ”maggioranza della democrazia del voto”e che porta interessi lontani da quelli dei membri amministrati.E allora diventa indispensabile fornire i segni di cambiamento da parte di questi amministrati….ed è questo che quel ” thinking tank ” o cuore pensante che si voglia chiamare, non vuole per il semplice motivo che non desidera cambiare strategia anche se leggo che abbia dato segni di appoggio localmente (non a Chiusi ma in altre località attigue) ma a questo io credo che debba essere obbligato non con le chiacchiere perchè fino a che ci sono le chiacchiere alla fine il vincente è lui e le forze che albergano dentro a tale politica partitica alla fine compiono un effetto frenante sapendo di compierlo !! Questo è il problema diretto ed indiretto allo stesso tempo. L’esempio l’abbiamo visto con quanto è successo con Acea con la mobilitazione di qualche anno fa e ad oggi credo di odorare che su tale terreno le cose si siano fatte più difficili perchè è aumentata l’estraneazione dei cittadini e con essa sia aumentata anche l’ossidazione della politica e delle risposte che possa dare.Ecco perchè ”al lavoro ed alla lotta !!”. In questo modo si vince, essendo presenti dentro al partito ed alle sue decisioni , scardinare gli immobilismi del NI perchè in politica si capisce che siano rendite di posizione che portano alla conservazione anche se possono apparire dall’esterno che possano tenere conto di un interesse generale,ma questa spesso oggi è una maschera,ed obbligare nello stesso tempo a tener conto della volontà dei cittadini che hanno scelto la mobilitazione.Solo così si vince, negli altri modi si perde !