QUANDO UN LIBRO RIEMPIE UN TEATRO…

martedì 08th, novembre 2022 / 15:59
QUANDO UN LIBRO RIEMPIE UN TEATRO…
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CHIUSI – Domenica scorsa a Città della Pieve è stato presentato il libro di Maria Luisa Meo “Vittoria la figlia del re- Città della Pieve il luogo prescelto”, edito da primapagina e appena uscito in libreria. L’iniziativa si è tenuta al Teatro degli Avvaloranti, gremito come per uno spettacolo di grido. E non è usuale, non succede tutti i giorni che un libro faccia una audience del genere. A Città della Pieve succede. Ed è una bellissima cosa. Succede non solo quando l’autrice/autore è pievese e la storia raccontata nel libro riguarda Città della Pieve, perché è successo nei giorni precedenti per la conferenza di Lucia Annunziata su Italo Calvino proposta dal Liceo locale ed è successo con Lorenza Foschini per la presentazione del suo libro sulla vicenda del matematico napoletano Caccioppoli… 

Il libro di Maria Luisa Meo, come abbiamo già scritto in precedenti articoli, è una biografia storica, scritta con grande dovizia di particolari e riferimenti archivistici, affrontata cioè con il taglio dello storico di professione, ma è anche il racconto di una storia d’amore tra due figure eclettiche, fuori dagli schemi e dalle righe, molto avanti come pensiero e come approccio al mondo, rispetto alla loro epoca: Vittoria Guerrieri di Mirafiori figlia illegittima, ma in sostanza poi riconosciuta del Re Vittorio Emanuele II e del suo amministratore, poi amante, poi marito Paolo De Simone, napoletano, fervente mazziniano radicale, anticlericale, ma anche imprenditore- inventore visionario, naturalista e infine politico. Diventerà anche sindaco di Città della Pieve… Una storia quella di Vittoria e Paolo che non solo racconta un periodo particolare, quello che va dal 1880 ai primi anni del ‘900 a Città della Pieve dove i due avevano deciso di stabilirsi, acquistando proprietà, impiantando fabbriche e aziende agricole innovative, ipotizzando già allora un futuro di tipo turistico…  E’ la storia di una coppia anomala, irregolare, modernissima, in un ambiente contiguo alla nobiltà sabauda e in un’Italia da poco diventata regno unitario e in una Città della Pieve che manteneva tratti papalini e conservatori. Se non addirittura reazionari. In questo senso il lavoro di Maria Luisa Meo è un documento importante, per capire meglio quel passaggio epocale, in una realtà che può sembrare periferica, ma è invece centrale non solo dal punto di vista geografico, ma anche dal punto di vista politico ed economico. Si parla dell’ascesa e delle scelte visionarie di Vittoria e Paolo, ma anche dei precedenti Mariti di Vittoria, due fratelli, della famiglia Spinola di Genova (da una villa degli Spinola partì Garibaldi per la spedizione dei Mille… per dire il contesto), si parla della trasformazione dell’agricoltura, dell’avvio dell’industrializzazione anche nella “terra di mezzo”, dei contrasti politici tra destra e sinistra storica, della cultura mazziniana e liberale che piano piano diventa socialista, dell’ostracismo della Chiesa e della nobiltà papalina verso le nuove idee…

Alla presentazione questi aspetti sono stati messi bene in evidenza dal Prof. Andrea Possieri dell’Università di Perugia (ex collaboratore di primapagina) e dal dott. Mario Squadroni esperto di archivistica e presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria… Maria Luisa Meo, l’autrice, oltre alle doti di storica e scrittrice, ha fornito anche un saggio delle sue qualità canore, cantando, da soprano, un “inno a Salci” e una canzonetta scritta da un autore napoletano in onore di Paolo De Simone, brani databili intorno al 1888-92, i cui spartiti sono riemersi dall’archivio della Banda di Monteleone d’Orvieto, durante il lavoro di ricerca per la stesura del libro.

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La grande partecipazione di pubblico una bella soddisfazione per l’autrice, per l’Associazione Turistica Pro Loco Pievese che ha sostenuto e patrocinato l’operazione, e per noi di Primapagina, in quanto editrice del libro. Un libro che non è solo un tributo di memoria a due personaggi rilevanti, o ad un periodo quale fu quello post risorgimentale, e nemmeno solo un tributo a Città della Pieve, alla sua storia. E’ un’opera che lega la storia locale pievese, con la grande storia nazionale e inserisce le vicende pievesi ispirate da Vittoria di Mirafiori e Paolo De Simone, in un contesto molto più ampio. E questo è l’assunto che primapagina porta avanti da tempo: e cioè che la storia anche quella con la S maiuscola è passata spesso per questo territorio e vi ha lasciato segni indelebili, nel bene e nel male.

Il libro “Vittoria la figlia del re” si può acquistare presso alcune edicole e librerie del territorio o richiedendolo a primapagnaredazione@yahoo.com.  Le edicole/librerie sono:

Edicola Catalani, piazza Plebiscito, Città Della Pieve

Libreria Mondi d’Inchiostro, corso Pietro Vannucci, Città della Pieve

Libreria Libri Parlanti, via Carducci, Castiglione del Lago

Libreria Impression, Piazza Garibaldi, Cetona

Edicola-libreria Il Quotidiano, Via Leonardo da Vinci, Chiusi Scalo,

 

 

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