INFRASTRUTTURE E CONVERSIONE ECOLOGICA, LA VALNESTORE CHIEDE RISPOSTE CONCRETE ALLA POLITICA: LA PERUGIA-CHIUSI TRA LE PRIORITA’

INFRASTRUTTURE E CONVERSIONE ECOLOGICA, LA VALNESTORE CHIEDE RISPOSTE CONCRETE ALLA POLITICA: LA PERUGIA-CHIUSI  TRA LE PRIORITA’
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Campagna elettorale che volge al termine in Val Nestore come del resto in tutta Italia. Una competizione elettorale un po’ anomala, quella che però si è svolta in questo territorio. La Destra oltre ad aver affisso alcuni manifesti con i soliti sorrisi stampati dei suoi candidati, non è andata oltre: insomma nessuna presenza fisica, nessuna proposta per il territorio. Il Partito Democratico che deve rincorrere (stando ai sondaggi) al contrario, insieme ai candidati qualche idea e qualche progetto per il territorio l’ha tirata fuori. Sabato sera ha presentato i suoi candidati Walter Verini, Francesco De Rebotti e Stefano Vinti, che da tempo stanno lavorando a progetti di sviluppo per il territorio: idee che per la loro portata finiscono per coinvolgere territori ben oltre i propri andando oltre Regione addirittura. Proposte di piani di Area vasta, che danno una idea di futuro per il territorio e che da molti mesi il PD sta illustrando alle popolazioni. Proposte che in parte attraverso i comuni di Panicale e Piegaro, sono già divenuti atti Istituzionali come “Wood 4 green”, tradotto in italiano “Legno/boschi per il verde”. Sottotitolo: “restart our nature”, rimettiamo in movimento la nostra natura. Un prospetto programmatico che al proprio interno comprende varie progettualità come i trasporti e le infrastrutture, in testa la Perugia-Chiusi, unico corridoio riconosciuto dall’Unione Europea per le Aree interne, ma anche il nuovo Bus ad idrogeno che per ora giunge a Castel del Piano, ma che presto arriverà a collegare anche Tavernelle. Un progetto quello del “Wood 4 green”, che per alcuni segmenti avrà tempi lunghi come quello della filiera del legno, ma altri vettori come la produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili (bio masse e solare), le infrastrutture, se ci saranno le volontà politiche, avranno tempi di realizzazione piuttosto brevi. Sì, la Val Nestore, si candida a diventare un Polo regionale per la produzione di questa energia del futuro, anche perché come ha sottolineato il sindaco Cherubini, “ha insediato nel proprio territorio un utilizzatore finale come la VCP, che ne utilizzerebbe ben 35 milioni di metri cubi all’anno”. Una potenzialità di consumo unica in tutta la Regione e ben oltre. Il segretario comunale del PD Mattia Melani, ha rivendicato con orgoglio il ruolo del partito, che sta sul territorio, ne è profondamente radicato e che ne conosce i problemi, ma sa anche indicare strategie e percorsi, per guardare ad un futuro per la vallata. Il sindaco di Panicale ha ringraziato la Regione Umbria che ha imbastito una cabina di regia che ha il compito di abbinare le risorse del PNRR alle azioni nuove del progetto e che vede nelle persone degli assessori Moroni e Fioroni, soggetti di riferimento. L’Unione dei Comuni del Trasimeno, si è aggiudicata la candidatura come “Aree interne” e a questo proposito oltre ai fondi europei già a disposizione, ci saranno altre disponibilità finanziarie comunitarie per il prossimo settennato. Sanità, formazione, mobilità e servizi, saranno le linee guida per gli investimenti. Al progetto partecipato, hanno manifestato interessi già alcune aziende private, come la Rampini Spa, una realtà imprenditoriale innovativa situata da ottant’anni in provincia di Perugia e che rappresenta un esempio d’eccellenza italiana. La prima ad aver costruito e progettato in Umbria il primo autobus a idrogeno completamente made in Italy. “Avremo la possibilità – chiosa il Sindaco – di costruire il primo Piano di Mobilità del Trasimeno, collegandolo con la Toscana e il Polo di Chiusi come asset strategico”. Quindi rivolgendosi ai candidati vuole avere rassicurazioni non certo di circostanza, circa il loro impegno a sostenere nelle istanze superiori Istituzionali la realizzazioni di questi interessi legittimi delle popolazioni lacustri. A questo proposito, puntualizza Cherubini, “abbiamo chiesto alla Regione di inserire nella cabina di regia anche l’Assessorato ai trasporti Melasecche”. In conclusione, fa capire il primo cittadino, bisogna accelerare la fuoriuscita di questo territorio dall’isolamento, “anche perché – ha puntualizzato il sindaco di Panicale – ci sono i numeri dell’utenza. Non solo. Perugia-Chiusi è l’unico corridoio riconosciuto dall’Europa nei suoi dossier sul sistema infrastrutturale italiano di aree interne”. Dunque progettualità, e legittimi interessi di intere popolazioni, che non possono essere disattesi. Per i candidati, dalla Val Nestore, è giunta forte e chiara una richiesta di impegno massimo: sì perché questo territorio sostengono le popolazioni, non può aver subito una recessione così tanto sconvolgente. La Val Nestore era uno dei distretti industriali più importanti dell’Umbria, a seguito di dismissioni e delocalizzazioni industriali, si è ritrovata svuotata e con una economia che è tornata agli anni ‘60 del secolo scorso. Domani, martedì 20, di infrastrutture e alta velocità si parlerà anche ad una iniziativa elettorale, sempre del Pd,  in programma alle ore 18 a Po’ Bandino, con la presenza di esponenti del Pd umbro ma anche dell’assessore regionale della Toscana Baccelli e del sindaco di Chiusi.

Renato Casaioli

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