CENTRALE GEOTERMICA, CONTINUANO LE LETTERE APERTE A ENRICO LETTA: ANCHE ITALIA NOSTRA SCRIVE AL DEPUTATO SENESE E SEGRETARIO PD

lunedì 20th, giugno 2022 / 12:06
CENTRALE GEOTERMICA, CONTINUANO LE LETTERE APERTE A ENRICO LETTA: ANCHE ITALIA NOSTRA SCRIVE AL DEPUTATO SENESE E SEGRETARIO PD
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SAN QUIRICO D’ORCIA –  Prosegue la campagna “NOI CI METTIAMO LA FACCIA, E TU LETTA?” fatta di lettere autografe e aperte inviate all segretario nazionale del Pd che è anche deputato del collegio di Siena alla Camera. L’ultima in ordine di apparizione è quella di Laura Comi, già medico Ufficiale Sanitario Comunale e Dirigente ASL e attualmente Presidente della Sezione senese di Italia Nostra. La famosa associazione ecologista dunque scende in campo anch’essa per sollecitare una presa di posizione di Letta sulla ormai famigerata centrale geotermica che dovrebbe sorgere su progetto Sorgenia in Va di Paglia, ma con vista anche sulla contigua Val d’Orcia e sulle pendici dell’Amiata. 
aura Comi, di Italia Nostra nella sua lettera a Letta la prende larga, partendo dalla ubicazione delle  centrale che verrebbe a trovarsi a ridosso della via Francigena e di antiche testimonianze medievali, per poi affr4ontare anche il tema ambientale e tecnico circa la tipologia della centrale stessa ricordando e sottolinenado le possibili alternative proposte dalle popolazioni della zona. Ecco il testo della ltetera aperta di Laura Comi a Enrico Letta:
Gentile On. Letta,
sono la Presidente della sezione senese dell’Associazione Italia Nostra, che è portatrice di interessi diffusi per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione. Nata in Italia nel 1955, a Siena Italia Nostra è stata fondata nell’anno successivo, il 1956.
Sono iscritta a questa benemerita associazione dai primi anni ’90 e sono ormai trent’anni che seguo la meravigliosa popolazione dell’Amiata Valdorcia, la quale ha saputo costruire, senza finanziamenti pubblici, la sua economia rinnovabile con grande intelligenza, spirito di sacrificio e dirittura morale.
Un popolo quindi degno del massimo rispetto, che vuole continuare a costruirsi il proprio futuro e che ha saputo lottare e spesso vincere per scongiurare i danni che sarebbero derivati da opere pubbliche costose quanto dannose. Ricordo l’inceneritore di pneumatici che si doveva costruire proprio alle Voltole, con 5 miliardi di finanziamenti pubblici (invece gli pneumatici, quando non sono rigenerabili, devono essere macinati e utilizzati come fondi stradali, salvo altri usi).
Proprio alle Voltole, alla submansio medioevale di San Pietro in Paglia, pernottò Sigeric Arcivescovo di Canterbury, nel suo viaggio di ritorno da Roma. Viaggio il cui manoscritto, conservato al British Museum di Londra, è stato adottato dal Consiglio d’Europa come itinerario ufficiale delle Vie Francigene candidata UNESCO. Ecco, nell’iter autorizzativo della centrale geotermica di Sorgenia qui alle Voltole, è stato acquisito il parere dell’Associazione Europea delle Via Francigene AEVF, di cui è Presidente Massimo Tedeschi? Egli, da Sindaco di Fidenza degli anni ’80, ha saputo creare con tenacia quella rete di Comuni italiani e poi di Nazioni Europee, le quali, già nella dichiarazione di Santiago di Compostela del 23 ottobre 1987, hanno contribuito all’identità europea: “idea culturale che è frutto, oggi come ieri, dell’esistenza di uno spazio europeo carico di memoria collettiva e percorso da cammini che superino le distanza, le frontiere e le incomprensioni”. Ecco: la submansio di San Pietro in Paglia alle Voltole è SPAZIO del Cammino Francigeno Romeo, che è di proprietà sovranazionale e certo non di proprieta’ esclusiva della Regione Toscana, che vediamo sempre più autocratica. Alla stregua di un moderno Granducato, lontano però dal Buon Governo che contrassegnò l’azione del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. In queste difficili condizioni la Soprintendenza di Siena ha dato per cinque volte parere contrario a questa centrale geotermica, tanto che lo stesso Ministro Franceschini ne ha sospeso l’iter approvativo.
Già nel marzo scorso Italia Nostra Nazionale, su proposta della Sezione di Siena, aveva chiesto al capo di Gabinetto del MIBACT di revocare alla Regione Toscana il potere ex lege 1497/1939 sul paesaggio – potere delegato nel 2000 dallo stesso Ministero alle Regioni – proprio nei casi specifici della centrale di Val di Paglia e del progetto idroelettrico sul fiume Elsa, destinato a mettere in secca un tratto di fiume, progetto che aveva avuto il parere negativo dalla Soprintendenza.
Ritornando al caso della Centrale delle Cascinelle alle Voltole, nel recente convegno di Pienza, sono stati esposti con chiarezza i pericoli connessi all’attività geotermica ed e’ stato doloroso constatare che nessuno dei decisori politici era presente a replicare su quanto veniva dimostrato dagli scienziati relatori: la compromissione dell’acquifero potabile e termale, la sismicita’ indotta dalle trivellazioni doppie, di estrazione e di reimmissione dei fluidi, le gravi malattie di cui l’Amiata e’ portatrice con aumento di mortalità pari al 15 per cento rispetto alla media nazionale.
In merito infine alla necessità di avere energia rinnovabile in autonomia il Ministro Cingolani ha affermato che il paesaggio deve passare in secondo piano.
Insieme al paesaggio passa in secondo piano anche la sismicità indotta dalle trivellazioni, la compromissione dell’ acquifero che e’ quasi scomparso in Amiata, dove peraltro sono state previste nuove centrali?
Sottolineo che la Sorgenia ha costruito una centrale sperimentale a biomasse a Gallina in Valdorcia, che avrebbe prima bruciato a 1000 gradi gli sfalci agricoli e il grano vecchio, per creare Singas (gas di sintesi) da bruciare nuovamente per ottenere energia elettrica. Questa centrale non ha mai funzionato, ma ha inghiottito cospicui finanziamenti pubblici! Ora Sorgenia, forte di questa credenziale, si appresta a realizzare una nuova (e’ il primo esperimento in Italia) centrale geotermica a ciclo binario che, “se funzionera'”, (come si è espresso il Presidente Giani), riuscirà a produrre 9.9 megawatt di elettricità.
L’alternativa proposta dalla popolazione della Valdorcia per ottenere la stessa quantità di energia elettrica e’ quella di collocare pannelli fotovoltaici sui capannoni della zona industriale, che spesso sono ricoperti di eternit.
Inoltre è possibile ricavare energia geotermica a bassa entalpia, senza prelevamento di fluidi, per riscaldare i casali di campagna circondati da terreno, usando impianti geotermici scavati in superficie con le ruspe e non con le trivelle, per accogliere orizzontalmente le tubazioni, un riscaldamento alternativo al gas russo di cui si stanno chiudendo i rubinetti.
Con gli scarti della lavorazione enologica (le vinacce) in Brasile si sta producendo bioetanolo come carburante e i nostri terreni vocati per la viticoltura lo permetterebbero alla grande.
La proposta della popolazione della Valdorcia per valorizzare il territorio si sta concretizzando con il Parco Archeologico “ParNas” per far conoscere i reperti intatti dal tempo degli Etruschi e dei Romani su questo areale di Strada Romea di importanza primaria, come ha sapientemente relazionato il Prof. Cambi, Archeologo, nel recente convegno all’Accademia dei Fisiocritici di Siena.
Energie rinnovabili certo e sempre di più, ma quelle volute dalla popolazione, entità unica che ha titolo di scegliere il proprio futuro.
Presidente della Sezione senese di Italia Nostra, già medico Ufficiale Sanitario Comunale e Dirigente ASL
Sono già parecchie le lettere aperte inviate a Letta, da parte di persone che hanno deciso di “metterci la faccia” e i Comitati che hanno promosso questa singolare forma di pressione, non hanno alcuna intenzione di smettere. Letta ne farà una bella collezione, se non si deciderà a intervenire .
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