CHIUSI, SUCCESSO DI SLOW BEER. E ORA DUE MESI E MEZZO DI EVENTI. L’ESTATE SI SURRISCALDA
CHIUSI – Si è svolta sabato e domenica scorsi nel centro storico di Chiusi la terza eduzione di Slow Beer, un evento targato Slow Food, incentrato sulla degustazione di birre artigianali e trappiste abbinate a cibo di strada, rigorosamente “tipico” e territoriale… con qualche proposta gastronomica che non è facile trovare, di norma, da queste parti, tipo il lampredotto o una straordinaria “soppressata” di pesce di lago da gustare nel panino…
Il tutto accompagnato anche da musica live e mercatino in una atmosfera festaiola, ma non chiassosa e sciatta. Dopo i due anni di stop causa pandemia, l’iniziativa che ha visto coinvolte oltre alle condotta Slow Food Chiusi-Montepulciano, anche bar, ristoranti, botteghe di generi alimentari e associazioni della città, ha visto una buona partecipazione di pubblico. Chiusi si è animata come raramente capita. Una bella atmosfera insomma con piacevoli scoperte dal punto di vista “mangereccio”. Ottime anche le birre, non esattamente a buon mercato, ma si sa, la qualità costa. E forse il costo ha anche evitato che qualcuno esagerasse nel consumo. E comunque, fanno sapere gli organizzatori, i prezzi di birre e street food erano praticamente “prezzi politici”, con una percentuale destinata a Slow Food e al Centro Commerciale Naturale del centro storico.
Slow Beer ha aperto la stagione estiva chiusina, ha fatto da apripista a due mesi e mezzo che si annunciano pieni zeppi di eventi.
Si comincia subito, venerdì, sabato e domenica prossima (24-25-26 giugno) con il Tria Turris, ovvero il festival medievale, con giullari, acrobati, trampolieri, maghi, musicanti, compagnie teatrali, sputafuoco, cavalieri, sbandieratori e tamburini, che con i loro spettacoli accompagneranno il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo, tra battaglie, tornei cavallereschi, artigiani d’altri tempi, falconieri e un grande corteo storico lungo i vicoli del paese, fino ad arrivare al Palio delle Torri, la sfida fra i terzieri della città… A completare il tutto le tre storiche Taverne dei Terzieri con i loro piatti tradizionali, la carne cotta nei caratteristici “Foconi”, le specialità tipiche chiusine di cacciagione, del lago e i famosi pici fatti a mano così come vuole la tradizione chiusina. TriaTurris come sempre costituisce una sorta di prologo ai festeggiamenti patronali in onore della patrona Santa Mustiola (1-2-3 luglio).
Domenica 26 giugno, al mattino, la città celebrerà anche la liberazione della città dal nazifascismo, avvenuta, appunto il 26 giugno del ’44 con deposizione di corone alla stele che ricorda i partigiani caduti al Cimitero e davanti ai monumenti di Montallese, Macciano, Rione Carducci, Chiusi Scalo, Chiusi Città e alla lapide in memoria della battaglia di Chiusi all’interno del Teatro comunale tra i paracadutisti tedeschi occupanti e le truppe sudafricane dell’esercito britannico. Alla cerimonia al teatro parteciperà anche l’ambasciatore del Sudafrica in Italia. Sarà un modo per rendere omaggio, come per anni è stato fatto con le visite ai cimiteri di guerra del Commonwealth ai “liberators”, quei giovanissimi soldati venuti da mondi lontani che combatterono e morirono per la nostra libertà… Al cimitero, davanti alla stele inaugurata lo scorso 25 aprile, verranno invece ricordate le figure dei partigiani e militari chiusini caduti a Chiusi e altrove nella guerra di liberazione.
Chiusi non si fa mancare niente, e mentre nel centro storico si festeggerà la santa patrona Mustiola, a Chiusi Scalo, il 1 e 2 luglio si svolgeranno le “Notti dello shopping” ovvero le notti dei saldi rosa shopping, con musica, animazione e negozi aperti fino a tardi.
Dopo Tria Turris, festeggiamenti per Santa Mustiola e notti rosa shopping, dall’8 al 10 luglio si svolgerà a Chiusi Scalo (Giardini pubblici) il Lars Rock Fest, la manifestazione clou dell’estate, l’evento di maggior richiamo e di maggiore impatto mediatico. Poi, a seguire, nello stesso parco, tonerà la Festa de l’Unità dopo qualche anno di stop.
Dal 29 luglio al 7 agosto si terrà invece il Festival Orizzonti, ventesima edizione, quest’anno diretto per la prima volta dall’attore-regista Marco Brinzi, che ha preso il posto di Gianni Poliziani.
Nel mezzo a tutto il resto dal 29 giugno al 25 agosto le Degustazioni archeologiche, visite guidate, dissertazioni e “assaggi” a cura di vari ristoranti e cantine e, allo scalo i Venerdì della Piazzetta, con eventi e musica live in programma TUTTI i venerdì di luglio e agosto in Piazza Garibaldi, a cura dell’associazione Chiusinvetrina.
Ce n’è e ce ne sarà insomma per tutti i gusti. L’unica cosa che “stride” è la concomitanza di alcuni eventi, come se la città di Chiusi non riuscisse proprio ad andare tutta nella stessa direzione, neanche per la festa patronale (che è di tutti e non solo del centro storico). Ma d’altro canto è anche vero che l’estate è corta e che i mesi a disposizione per fare eventi all’aperto alla fine sono solo due e poco più. Evitare sovrapposizioni è difficile. Qualcuno potrebbe anche obiettare – non senza qualche ragione – che bisognerebbe comunque provare a farlo e che per esempio “appaltare” una piazza pubblica per TUTTI i venerdì dei due mesi estivi ad una sola associazione può apparire come una forzatura, o come una situazione di “monopolio”. Ma c’è anche un’altra questione, ed è quella dei vincoli, delle autorizzazioni e dei costi per montare le strutture necessarie agli eventi e in questo senso se una associazione come Chiusinvetrina si prende l’onere di allestire palco e strutture per tutti i venerdì in piazza Garibaldi e quelle strutture sono poi utilizzabili gratuitamente da altri soggetti nei restanti 6 giorni, allora la cosa diventa una soluzione intelligente. Stesso discorso per le strutture che il Pd mette a disposizione del Lars Rock Fest, per esempio… Il “monopolio” diventa condivisione e servizio alla collettività. E tutti vissero felici e contenti…
Chiusi fa un po’ fatica, ancora, ad entrare nei circuiti turistici e anche in quelli della “movida” del territorio. Ma quando c’è un evento e se l’evento è di qualità la città risponde. E risponde bene. Anche da punto di vista dell’offerta gastronomica, soprattutto grazie al rapporto con Slow Food, gli eventi sono meno dozzinali di un tempo e Chiusi sta trovando una dimensione e una sua peculiarità piuttosto interessante. Sta piano piano risalendo una china e chi frequenta bar e ristoranti se ne è accorto, Manca ancora la gente per strada, la massa, quando l’evento non c’è (e non ci può essere tutte le sere). Ma questo è un altro discorso.
m.l.