CHIESTI 16 ANNI DI CARCERE PER RICCARDO CAPECCHI, IL FOTOGRAFO CASTIGLIONESE SOTTO PROCESSO IN PERU’
CASTIGLIONE DEL LAGO – Si mette male per il fotografo castiglionese Riccardo Capecchi che da 3 anni è sotto processo in Perù, per presunto traffico di droga e non può lasciare il paese sudamericano. Il pubblico ministero, nel processo che è iniziato nei giorni scorsi ha chiesto 16 anni di carcere
Una richiesta pesantissima per il fotografo umbro, l’unico in condizioni di semilibertà a Lima. Gli altri imputati, infatti, si sono collegati al processo in video conferenza, adducendo motivi di salute. Il giudice, però, ha minacciato di emettere un mandato di cattura internazionale nei loro confronti.
I legali di Capecchi e il Comitato “Verità su Riccardo” che si sta battendo per la sua libertà intende presentare alle autorità peruviane istanza per motivi umanitari, chiedendo che Riccardo possa fare una visita in Italia alla mamma.
Il fotografo si è sempre dichiarato innocente, ma evidentemente per la pubblica accusa egli fa parte dell’organizazione accusata di narcotraffico. Pesa su Capecchi il fatto che quel camper su cui fu trovata la droga fosse stato noleggiato a suo nome. Il giovane castiglionese ha sempre respinto ogni accusa, spiegando di essere in Perù solo per svolgere il suo lavoro di fotografo. La comunità di Castiglione del Lago si è più volte mobilitata con sit-in e fiaccolate per chiedere la liberazione di Riccardo, ma fino ad ora le pressioni non hanno avuto esito. Il fotografo è dovuto rimanere a disposizione delle autorità peruviane. Ora, le richieste pesanti del PM rendono la situazione ancora più complicata. Vedremo se la difesa riuscirà a far cadere le accuse. Sembra una caso da film, ma non è un film e 16anni di galera in Perù, nel caso la sentenza dovesse confermare la tesi dell’accusa, non sono certo un boccone da ghiotti…