ESCE IN ITALIA “ATLANTIS”, UN FILM DEL 2019 CHE RACCONTA LA GUERRA IN UCRAINA E COME FINIRA’

venerdì 08th, aprile 2022 / 11:38
ESCE IN ITALIA “ATLANTIS”, UN FILM DEL 2019 CHE RACCONTA LA GUERRA IN UCRAINA E COME FINIRA’
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ROMA – Quando l’arte e la fantasia superano la realtà. Anzi la… anticipano…  La prossima settimana, precisamente l’11-12 e 13 aprile arriverà nelle sale cinematografiche italiane il film “Atlantis”, distribuito da Wanted Cinema. Si tratta della pellicola che ha vinto il premio Orizzonti per il Miglior Film alla Mostra di Venezia 2019 ed è stato candidato ai premi Oscar 2021 come miglior pellicola internazionale, senza però rientrare tra  5 finalisti. Il regista è Valentyn Vasjanovy, ucraino, classe 1971. “Atlantis” (Atlantyda in lingua originale) è stato realizzato dunque tre anni fa ma sembra una drammatica e cupa premonizione di quanto sta drammaticamente accadendo in Ucraina dal 24 febbraio. E’ ambientato proprio in Ucraina, nella parte orientale del Paese, quella che confina con la Russia, in un futuro molto prossimo: nel 2025. Quel territorio, nel film, è un deserto inadatto alla presenza umana ed è diventato così dopo la fine (immaginaria) della guerra con la Russia. Quella iniziata realmente nel 2014 nella zona del Donbass. Vasjanovy porta sul grande schermo i temi dell’orrore e della violenza disumana della guerra, ma anche la speranza di una salvezza.

Il protagonista è Sergeij, un ex soldato che soffre di disturbo da stress post-traumatico e tenta di adattarsi alla nuova realtà. Con una vita in pezzi e in una terra in rovina, Sergeij, quando la fonderia in cui lavora chiude, perso il lavoro e il più caro amico, come unico modo per andare avanti  si unisce alla missione volontaria “Black Tulip”. Lì lavorando a fianco di Katya capisce che grazie all’amore potrà, forse, uscire dall’incubo della guerra e da quel deserto che la guerra ha creato.  Il film è anche una riflessione amara sul tema della violenza disumana della guerra e e anche s ciò che la guerra determina nel corpo e nell’anima dei soldati stessi e delle persone che sopravvivono…

Alla luce di ciò che sta succedendo in Ucraina adesso fa venire i brividi. Mariupol ad esempio, nella parte orientale del Paese, sul Mar d’Azov, è davvero ridotta al deserto che descrive Vasjanovy in Atlantis. Solo che non è un film.

Il regista Valentyn Vasjanovy è rimasto in Ucraina anche dopo l’invasione russa iniziata a febbraio: “Resto a Kiev. Voglio essere tra persone consapevoli della loro appartenenza etnica, culturale e politica. Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro”.

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