UMBRIA: LA GIUNTA TESEI IGNORA LA VALNESTORE NEI PROGETTI DEL PNRR. IL PD NON CI STA

domenica 06th, febbraio 2022 / 10:17
UMBRIA: LA GIUNTA TESEI IGNORA LA VALNESTORE NEI PROGETTI DEL PNRR. IL PD NON CI STA
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NEL DOCUMENTO REGIONALE NESSUN RIFERIMENTO A CENTRALE DI PIETRAFITTA E STRADA ERUGIA-CHUSI

TAVERNELLE – Il PD di Tavernelle lancia un vero e proprio allarme per le prospettive di non futuro per il territorio della Val Nestore, a seguito delle scelte che, nero su bianco, ha già fatto stampare la governatrice di centrodestra umbra Donaterlla Tesei. Da Palazzo Donini a Perugia, sono uscite le opzioni programmatiche e i progetti che verranno finanziati attraverso le provvidenze del PNRR che vale tre miliardi di euro. La Val Nestore, fino ad una decina di anni fa distretto industriale tra i più importanti del’Umbria, risulta del tutto esclusa. Nemmeno nei titoli di coda si possono leggere i nomi dei comuni di Panicale e Piegaro. Stando a quel documento, sembrerebbe di capire che per il governo regionale, l’Umbria finisca a Castel del Piano. Da lì in poi, fino ala Toscana, una vera terra di nessuno. E pensare che Piegaro e Tavernelle dista appena una decina di chilometri da Chiusi, Tavenelle 15… Se si realizzasse un nuovo tratto di strada, per superare la strozzatura del “Fornello”, la distanza si accorcerebbe ulteriormente. Costruita la nuova arteria stradale con la Pievaiola oramai completamente ristrutturata, si collegherebbe in modo diretto Perugia a Chiusi. Un contributo non da poco, per togliere la città di Perugia dal suo storico isolamento, cosa di cui tutti, dalla Confindustria Regionale ai sindacati, parlano. Perugia ne trarrebbe vantaggio. Infatti la città etrusca della bassa Toscana, è un Polo infrastrutturale assai articolato. Alta velocità ferroviaria Nord – Sud, lineaFs per Siena, autostrada, collegamento con il Tirreno, quindi si realizzerebbe perfino il collegamento tra i due mari, visto che Perugia è collegata ad Ancona.

Il documento programmatico della Giunta Tesei si può considerare per la Val Nestore una specie di epilogo di una partita politica durata almeno otto anni. Una battaglia, verrebbe da dire una guerra iniziata con la Lega regionale, che inventandosi la “Terra dei Fuochi”, puntava attraverso l’uso di un vecchio e consolidato armamentario, quello della paura, a terrorizzare la popolazione locale e aizzarla così, contro le amministrazioni locale, guidate da sempre dalla sinistra e disarcionarle. Dei problemi veri del territorio alla Lega, che non li conosceva, non gliene è mai importato molto. La conferma di tutto questo si è avuta proprio con il Documento PNRR, dove appunto la Val Nestore nemmeno è nominata.

Ma l’atto di governo della Regione, mette in luce anche un altro aspetto della vicenda: quello della difficoltà da parte della classe politica e istituzionale locale che non è stata capace di aprire una vertenza con il Governo regionale. Una discussione che obbligasse la Giunta Tesei, a confrontarsi prendendo degli impegni pubblici, con la popolazione. Le due amministrazioni municipali, hanno amministrato bene, nel solco della tradizione consolidata, ma non hanno governato nel senso della costruzione di una strategia che guardasse ad un possibile futuro dopo lo smantellamento del tessuto industriale e produttivo e il progressivo ridimensionamento del ruolo della Centrale di Pietrafitta e di Enel.

Il Pd di Tavernelle adesso alza il tiro e prova a inchiodare la giunta regionale leghista alle sue… omissioni. Ecco il testo integrale del comunicato:

“Nonostante le arcinote urgenze di rilancio dell’ AREA DI CRISI NON COMPLESSA del comparto EX ENEL di PIETRAFITTA, la Giunta Regionale dell’Umbria ha messo una PIETRA TOMBALE sulle legittime aspettative della comunità locale valligiana, da tempo penalizzata da una progressiva e profonda crisi occupazionale, particolarmente sentita nei settori più giovani della popolazione. Tra le dettagliate linee di intervento del PNRR UMBRIA 21-26 , inviato da qualche mese dalla Giunta Regionale al Governo Draghi, l’AREA DI CRISI NON COMPLESSA di Pietrafitta è clamorosamente scomparsa dai radar. Inspiegabilmente, TUTTI i progetti elencati nel documento PNRR regionale che avrebbero potuto trovare logica e naturale applicazione nel comparto territoriale della VALNESTORE , verranno attuati in altri luoghi . Lo strategico progetto del POLO REGIONALE DELL’ IDROGENO e DELLA MOBILITA’ ALTERNATIVA previsto nella linea di intervento n.15 della missione n. 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica , investimento 75 milioni di euro un progetto di indiscussa validità basato sui principi di economia circolare in perfetta sintonia con uno dei punti cardine del recovery plan , che purtroppo , per bassissime logiche di mero calcolo elettorale , è stato dirottato nel sito di Gualdo Cattaneo (comune notoriamente a guida leghista), le cui caratteristiche di ospitalità tecnica non sono certo paragonabile al sito di Pietrafitta, in quanto quest’ultimo, a differenza di ogni altro luogo idoneo regionale, vanta sicuramente il miglior collegamento viario e la determinante potenzialità sinergica con l’adiacente polo energetico Enel il cui esercizio è previsto , necessariamente, per diversi anni a venire, nell’ambito del complesso percorso di transizione energetica che vede la decarbonizzazione quale obiettivo principale. Sempre in tema di eclatanti esclusioni è da sottolineare la clamorosa assenza del sito di Pietrafitta nel progetto SMART FARMING (Agricoltura Intelligente) previsto con dovizia di particolari nella linea di intervento n.16 della missione n. 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica – investimento 30 milioni di euro , un progetto che prevede la realizzazione di serre agricole ad alta efficienza energetica, in cui verrà praticata agricoltura innovativa di alta precisione, come ad esempio colture IDROPONICHE E AGRIVOLTAICHE . Purtroppo, anche in questo caso, per le poco nobili ragioni di convenienza politica che dicevo prima, l’attuazione di questo progetto è stata esplicitamente prevista nel Comune di GUALDO CATTANEO, omettendo scientemente di considerare che nei fatti, il sito di Pietrafitta dispone di ben più ampie zone agricole con elevato potenziale di irrigabilità e ampie possibilità sinergiche con l’adiacente polo energetico Enel la cui attività è prevista anche per il futuro anche grazie al recente e cospicuo intervento di revisione impiantistica . In ultimo ma non per importanza , stando sempre in tema di PNRR Regionale e’ da registrare che tra le linee di intervento relative alle tematiche Infrastrutturale e di Mobilità sostenibile e alternativa NON viene minimamente presa in considerazione la fattibilità del sempre auspicato collegamento infrastrutturale tra il capoluogo Perugino con lo strategico nodo ferroviario di Chiusi e l’importante porta turistica della bassa Toscana”.

Renato Casaioli

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