PIANTI ANTICHI: CELLE SUL RIGO, CARDUCCI E UN FATTACCIO CHE DEVASTO’ LA FAMIGLIA DEL POETA…
Solo un paio d’anni fa, in una passeggiata a Celle sul Rigo, frazione di San Casciano dei Bagni, a pochi chilometri da casa mia, ho scoperto da una piccola lapide che il padre di Carducci è stato medico condotto anche qui lì e che a Celle ha soggiornato anche il trombone della letteratura italiana che al paesino ha dedicato una lirica che vi risparmio.
La vita della famiglia Carducci fu funestata da un fatto terribile che oggi farebbe la gioia dei quotidiani o di Lucarelli e dei suoi imitatori in tv giù giù fino a Vespa, D’Urso e compagnia trashando.
Giosuè aveva un fratello più piccolo, Dante, ribelle, scioperato, scapestrato. L’esatto opposto di lui, tutto casa e scuole. Grandi scontri continui tra Dante e il padre, collerico e violento, che non si rassegnava ad avere un figlio ai suoi occhi così degenerato. Finché una sera, ma erano già andati via da Celle, a San Miniato (PI), Dante arrivò tardi per cena e in più con una sciarpetta al collo, regalo, disse, di una prostituta conosciuta da tutti in paese. Apriti cielo. Volarono piatti e bestemmie. Violenze verbali e fisiche.
Secondo la versione ufficiale mentre i genitori poco dopo erano in un’altra stanza Il figlio ventenne si uccise in cucina squarciandosi il petto con un coltello.
Secondo altri si trattò di un omicidio ma il caso venne chiuso in fretta, come succedeva spesso allora di fronte a fatti di gente perbene.
Ufficialmente suicidio.
Il padre, sempre forte, sanguigno e violento, si ammalò poco dopo e mori dopo qualche mese “di crepacuore” come si diceva una volta, ma forse di sensi di colpa terribili e devastanti.
Carmine De Vivo