DUE RISSE IN POCHI GIORNI A TAVERNELLE TRA BANDE GIOVANILI: FERITI E DENUNCIATI. LA FRAZIONE NON VUOLE DIVENTARE IL BRONX DELLA VALNESTORE

DUE RISSE IN POCHI GIORNI A TAVERNELLE TRA BANDE GIOVANILI: FERITI E DENUNCIATI. LA FRAZIONE NON VUOLE DIVENTARE IL BRONX DELLA VALNESTORE
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TAVERNELLE – Questa volta ci sono scappati pure due feriti: un ragazzo con prognosi superiore ai venti giorni e l’altro con sette giorni, medicati al Santa Maria di Perugia. I carabinieri della stazione di Tavernelle, coordinati dal maresciallo Pelliccia, hanno denunciato quattro giovani, tutti uomini, per rissa e lesioni personali.

Il ferito più grave è un venticinquenne che si è ritrovato con la testa spaccata da un corpo contundente, forse un manganello, una spranga,  Corpo del reato, che però non si è ancora trovato.

Intanto il Sindaco di Panicale, Cherubini, ha emesso una ordinanza di sospensione della licenza al bar in cui è avvenuta la rissa, che dovrà stare chiuso per diverso tempo. La cosa è successa venerdì 27 agosto, a Tavernelle nei pressi dell’area verde di Piazza del Mercato

Le indagini e forse anche le telecamere di sicurezza chiariranno cosa e chi ha scatenato la rissa. Si parla dei soliti «futili motivi». Stando ai racconti concitati e frammentari raccolti a caldo, sembra che l’ex fidanzato di una ragazza che in quel momento stava seduta con un amico all’interno del bar che è  lì a due passi l’area verde, dopo aver pronunciato frasi ingiuriose aiall’indirizzo dei ragazzi seduti, abbia sul giovane con il manganello, causandogli una profonda ferita sulla testa.

Dunque di nuovo una rissa tra giovani in tarda serata, nel week end. A poche centinai di metri si stava facendo baldoria per la festa della Pro Loco. Quando il giovane ha cominciato a colpire l’altro ragazzo che era con la sua ex fidanzata, qualcuno ha reagito e si è scatenato il tafferuglio.  Qualcuno ha chiamato i carabinieri della locale stazione, che prontamente intervenuti hanno fatto verifiche, raccolto testimonianze e stilato verbali. Poi la pattuglia dei carabinieri ha seguito la Croce Rossa fino al Pronto Soccorso dell’ospedale, dove ha raccolto la testimonianza anche dei giovani feriti.

All’indomani mattina, tutti i partecipanti alla zuffa sono stati portati nella locale caserma, dove sono stati ascoltati. O interrogati.

Fin qui la cronaca dell’accaduto. Il pestaggio di venerdì scorso non è il primo che avviene a Tavernelle.  Infatti, appena una settimana prima, sempre nella stessa zona, più di venti giovani si erano resi protagonisti di una violenta discussione degenerata poi in tafferuglio. Anche in quell’occasione spuntarono fuori manganelli e spranghe e le urla concitate avevano messo in apprensione gli abitanti dell’intero quartiere.

Non siamo ancora giunti alle movide violente seriali, allo scontro per il controllo dei territori, ma è pur sempre un fatto inquietante che nel giro di pochissimi giorni, si siano verificate ben due risse e tutte e due hanno visto il coinvolgimento di diversi giovani.

Il fatto che siano spuntati oggetti contundenti come i manganelli, fa pensare che ci sono giovani che escono la sera di casa armati, quindi prevenuti, disposti nell’animo ad usarli. Non tutti i ragazzi vanno in giro con la spranga sotto la felpa. Non siamo più negli anni di piombo, dove ci si menava e forte, ma per altre ragioni. Poi c’è un altro aspetto. Tra i partecipanti ai due episodi figuravano anche alcuni giovani non “autoctoni”, di origine straniera, e questo alimenta il clima di tensione e di paura nella popolazione  e pure atteggiamenti xenofobi e anti-immigrati. Se gli si offre il fianco certe “pulsioni” non tardano a manifestarsi. Certo la propensione e la facilità con cui certe “gang” giovanili fanno ricorso alla violenza, anche per “futili motivi” è senza dubbio motivo di preoccupazione ed è di per sé inquietante.  Tavernelle è una frazione popolosa, ma non è ancora considerabile uno dei tanti non luoghi dell’hinterland di Perugia. E non è e non vuole diventare il Bronx della Valnestore.  Le stesse istituzioni, insieme alle forze dell’Ordine si interrogano su come prevenire, oltre che reprimere, certe situazioni, prima che il clima degeneri e divenga ingovernabile. Prima soprattutto che ci scappi il fattaccio irreparabile. Venerdì scorso ci è mancato un pelo…

Renato Casaioli

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