UMBRIA: SCUOLE DI NUOVO CHIUSE IN 29 COMUNI. CHIUSI, IL SINDACO ORDINA LA CHIUSURA DI UN ASILO

UMBRIA: SCUOLE DI NUOVO CHIUSE IN 29 COMUNI. CHIUSI, IL SINDACO ORDINA LA CHIUSURA DI UN ASILO
0 Flares 0 Flares ×

CITTA’ DELLA PIEVE – Da domani scuole di nuovo chiuse in 29 comuni dell’Umbria. Si tratta di 29 comuni nei quali i contagi da coivid registrano numeri alti e in crescita. Tra questi comuni figurano anche Città della Pieve, Castiglione del Lago, Panicale, Paciano, Passignano, Tuoro sul Trasimeno e Magione. E pure Montegabbione.

L’Umbria è una delle poche regioni rimaste arancione. I 29 comuni sono invece da considerare quasi rossi. L’indicazione di chiudere le scuole, dalle elementari alle superiori, è arrivata ai sindaci dalle autorità regionali e precisamente dal Commissario per l’emergenza Covid D’Angelo e dai vertici della sanità regionale. Per il momento di parla di almeno due settimane di stop all’attività scolastica “in presenza”. Sperando che basti a fermare la curva del contagio. I sindaci sono stati invitati “a predisporre maggiori controlli, per evitare che gli stessi assembramenti che avvengono alle fermate dei bus o intorno agli edifici scolastici, succedano in altre zone delle loro città, creando i medesimi problemi, in termine di diffusione del contagio”.

Ieri, 31 gennaio, il sindaco pievese Fausto Risini sottolineando che i”positivi” al momento nella città del Perugino sono 41 e che nei comuni del Trasimeno si è toccata la soglia dei 200 casi su 100 mila abitanti in una settimana, ha annunciato l’ordinanza di chiusura scuole “verosimilmente per mercoledì 3 febbraio”. Oggi e domani scuole aperte. Intanto lo stesso Risini ha emesso ieri una ordinanza che estende il coprifuoco dalle ore 21,00 (non dalle ore 22) alle 5,00; vieta la consumazione di prodotti alimentari e bevande all’aperto in aree pubbliche ed aperti al pubblico, per l’intera giornata; chide i distributori automatici di bevande e alimenti; e vieta anche lo  svolgimento delle attività sportive e ludiche di gruppo, nei parchi pubblici ed aree verdi pubbliche, nonché l’utilizzo delle aree gioco ivi presenti…

All’Istituto Superiore Italo Calvino di Città della Pieve, l’attività in presenza era ricominciata solo lunedì scorso, con il 50% delle classsi. In sostanza gli alunni andavano a scuola 3 giorni su 6… Da mercoledì di nuovo tutti in DAD, davanti al computer, a casa…

Lucia Annunziata, docente del Calvino, scrive: “Nella settimana appena finita io, per il gioco delle turnazioni, ho avuto tutte le classi a casa fino a mercoledì, poi giovedì è il mio giorno libero e quindi ho rivisto in carne e ossa i miei studenti (solo due classi) solo venerdì perché sabato c’è stata l’assemblea di istituto da svolgere necessariamente a distanza. Alcuni ragazzi (i maschi soprattutto) li ho trovati cresciuti, più alti e robusti, le ragazze avevano i capelli diversi, si sentiva la gioia di trovarsi insieme, si sentiva tra noi circolare un’energia fortissima, tanto entusiasmo.
Ma è di nuovo tutto finito. Posso dire che non ce la facciamo più? Posso dire che abbiamo bisogno di tornare a scuola?
Lo sanno tutti che la scuola paga colpe non sue e oggi tutti protestiamo.
Ma chi oggi protesta dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere che, se nel nostro comune le cose non vanno bene, la ragione è da ricercarsi nei comportamenti quotidiani di chi continua a sottovalutare il fatto che contribuire alla diffusione del contagio significa anche contribuire a determinare anche queste situazioni.
Non ho le competenze per dire se il provvedimento di chiusura delle scuole, in presenza di questi dati, sia o meno opportuno, ma non credo proprio che tanti sindaci ci siano arrivati a cuor leggero.
Allora, se è unanime la volontà di farci tornare a scuola – e noi abbiamo bisogno di tornarci – siamo noi cittadini pievesi, giovani, adulti e anziani, che con i nostri comportamenti dobbiamo fare in modo che la nostra scuola possa riaprire”. 
Anche a Chiusi la curva dei contagi è salita vertiginosamente: da 5 a 41 positivi in poco più di una settimana, con vari cluster in ambito scolastico (anche se per fattori esterni):  7 positivi all’Asilo Sacro Cuore (4 alunni, 2 maestre e 1 bidella) che però  hanno generato ulteriori 14 casi. Quindi dei 41 attuali, al momento 21 derivano dal Sacro Cuore); 6 i positivi invece legati ai casi registrati a inizio mese all’Istituto Superiore Einaudi Marconi. Il sindaco Bettolini ha disposto da oggi la chiusura per tre giorni dell’asilo Sacro Cuore (quello delle suore allo Scalo), con sanificazione totale degli ambienti, mentre per ora restano aperte sia elementari e medie che le superiori dove ci sono comunque delle classi in quarantena:  tre classi al Comprensivo Graziano da Chiusi (due alle elementari di Chiusi scalo e 1 alle medie). Tre sono al momento gli alunni positivi, non collegati tra loro in quanto in classi diverse, ma che sono i fratelli dei bambini del Sacro Cuore.
La situazione sembra ancora sotto controllo, ma il problema degli assembramenti e dei contatti ravvicinati resta del tutto evidente.
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube