PERUGIA, ESERCITO PER LE STRADE CONTRO LO SPACCIO. PER LA DESTRA AL GOVERNO DELLA CITTA’ E’ UN FALLIMENTO
PERUGIA- Era il 2012, una domenica d maggio quando nel centro storico di Perugia si affrontarono armi alla mano poliziotti e spacciatori. Spari, inseguimenti, come a Bogotà. Come nei film polizieschi. Ma non era un film. Quell’episodio, come altri, e come l’occupazione di certe piazze strade da parte della malavita fu una delle molle che fece andare la destra al governo della città. Il tema delle sicurezza agitato come una clava, per soffiare sul fuoco della e paura e del malcontento della gente, commercianti e residenti in primis. La cura Romizi e della destra però, al di là dela retorica e delle sparate di Salvini, non ha sortito effetti. Certi luoghi come la zona Fontivegge (nei presi della stazione ferroviaria) ad esempio, sono rimaste e son tutt’ora non solo piazze di spaccio, ma anche terra di nessuno, aree fuori dal controllo dello Stato. Ed fa da ieri che a Fontivegge, a Perugia è arrivata e si è piazzata una pattuglia dell’esercito. Per la precisione una pattuglia motorizzata del contingente “Strade Sicure”, inviata dal Governo nazionale. Dove però non c’è più Salvini sulla poltrona di ministro del’Interno, ma Luciana Lamorgese. E il governo non è più a trazione leghista, ma composto da Pd e M5S.
La Lega e le destre esultano per l’arrivo dell’esercito nelle strade di Perugia. Ma è davvero una loro vittoria o piuttosto è un fallimento? Dopo quasi 7 anni di governo destrorso e di campagne sulle sicurezza, la sicurezza a Perugia non è migliorata, anzi. E’ peggiorata e non poco. L’arrivo dell’esercito, oltre ad essere un segnale inquietante, perché le autoblindo per le strade non sono mai un bel vedere, è lo specchio di tale peggioramento. Una fotografia impietosa che dice meglio e più chiaramente di tante commenti, come le campagne fascioleghiste non abbiano prodotto risultati.
Secondo alcuni residenti, riuniti in comitato, la camionetta dell’Esercito, può rappresentare un deterrente, ma non risolverà il problema, perché gli spacciatori continueranno a fare i loro comodi, laddove il mezzo non può arrivare…
Duro il commento del capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, Tommaso Bori: “Perugia si trova ad affrontare un peggioramento del problema sicurezza su cui la destra ha basato le sue campagne elettorali. Un problema che la Lega alla guida di questa città con Andrea Romizi ormai da 7 anni, non solo non ha risolto, ma ha cavalcato dietro conferenze stampa, annunci, post e sfilate nel quartiere di Fontivegge. Ormai è un dato di fatto: la destra a Perugia, priva di qualunque visione e progetto, ha fallito. La Lega non vuole assumersi le responsabilità di questo clamoroso fallimento”.
E questo è vero. Purtroppo anche la sinistra che ha governato a lungo, non è senza peccato e su questo terremo tutte non le ha azzeccate. Al contrario spesso ha inseguito la destra, senza offrire mai soluzioni alternative e più avanzate.
Nella foto (Umbriajournal.it): la pattuglia dell’esercito a Fontivegge.
magari anche carri armati!
possono aver paura di questo solo figuri loschi del malaffare o ad essi vicino!
gli onesti e puliti sono tutti felici dell’esercito nelle strade.
il fallimento è nelle idee demagogiche di chi ritiene tutti gli uomini onesti:
questi non credono nella libertà che può essere anche libertà di delinquere. chi crede nella libertà controlla! …e chi è onesto non ha paura dei controlli!
I fatti dimostrano che nè la destra nè la sinistra sono state e sono in grado di gestire il problema, è non potrebbe essere altrimenti perché ciò che sta alla base è la disgregazione sociale, l’egoismo, la mancanza di rispetto verso l’altro, è un problema di cultura che non può essere ridotto a un banale confronto tra metodi di destra e metodi di sinistra, ammesso e non concesso che esistano ancora una cultura e quindi un approccio ai problemi definibile di destra o di sinistra.