“QUANDO IL GURU E’ UNA TRAPPOLA”. RAGGIRI E VIOLENZE, IL CORAGGIO DI DENUNCIARE

mercoledì 26th, agosto 2020 / 11:07
“QUANDO IL GURU E’ UNA TRAPPOLA”. RAGGIRI E VIOLENZE, IL CORAGGIO DI DENUNCIARE
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L.G. è una sigla di fantasia, ma dietro quelle due lettere c’è una persona che conosciamo, nostra amica e collaboratrice, che opera come consulente nel campo dell’assistenza a persone vittime di violenze, raggiri, patologie psicologiche da cui non riescono ad uscire. Le abbiamo chiesto un commento – da esperta – sulla vicenda della copia di Montepulciano finita sotto inchiesta per truffa, esercizio abusivo della professione e violenza sessuale. Non si firma proprio per rispetto delle persone con cui è in contatto nell’esercizio della sua attività. Il suo commento non solo ci dice che probabilmente il fenomeno è più largo e diffuso di quanto si possa immaginare, ma è anche un appello a denunciare raggiri e violenze.

Ogni guru è una trappola ed è facile riconoscerlo, quando, come nel caso della coppia di Montepulciano, faccia e nome finiscono sulle prime pagine dei giornali, accompagnate dal racconto della loro frode.
Eppure sono milioni gli italiani vittime delle sette e le inchieste tracciano il profilo delle vittime anche fra persone di media e alta istruzione scolastica.
I reclutatori di queste organizzazioni infatti, non sono facili da riconoscere: hanno successo non solo perché sono affascinanti, ma in particolare perché sono pazienti! Sanno aspettare. Se palesassero subito il loro disegno, dopo il primo corso, dopo il primo incontro, nessuno accetterebbe di ricontrarli. Gli appuntamenti con la loro filosofia è graduale. Avviene una preparazione graduale a digerirla, a ritenerla credibile e sensata. Non sono affatto i più deboli o più sciocchi ad essere irretiti.
Tutti conoscono Michelle Hunziker per il suo senso dell’umorismo, l’autoironia, il sorriso ed i lunghi capelli biondi. Lei, una donna bella e di successo ha deciso, con coraggio, di raccontare l’esperienza dei suo quattro anni trascorsi in una setta, sotto ricatti, controllo costante, privazioni.
Il suo racconto senza filtri, rende giustizia a milioni di vittime non riconosciute che spesso, per timore del giudizio altrui, non riescono ad uscire e anche quando lo fanno, non sporgono denuncia.
Dovremmo essere grati come comunità a coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare i raggiri dell’abile coppia di Montepulciano ed offrire loro, anche attraverso le pagine di questo giornale, uno spazio anonimo per condividere la loro terribile esperienza. Perché tutti corrono il pericolo di simili incontri, anche per il vuoto normativo sul tema.

L.G.

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