LUI HA SEMPRE CALDO, LEI SEMPRE FREDDO. STEREOTIPO O VERITÀ?
Lui ha sempre caldo, io sempre freddo. D’estate, quando è veramente caldo, non fa che lamentarsi del gran caldo che ha. Si sdegna se vede che m’infilo, la sera, un golf. (Natalia Ginzburg, Piccole Virtù)
Quasi non fosse lecito quel freddo, le mani intirizzite o i piedi come due baccalà surgelati, mentre lui va in giro in maglietta di cotone e occhi al cielo. Lo sdegno è spesso ( ma anche sempre) accompagnato da commenti sdegnosi: madonna ma come fai ad avere freddo,io muoio di caldo! Ma hai sempre freddo? Tu non sei normale; ah, se ti ci fissi per forza hai freddo, non ci pensare e vedrai che ti passa. Freddo?!! Sì certo, ora arrivano i pinguini. E via citando, certa che ogni donna avrà un fitto repertorio nella caldaia della vita a due, e numerosi viaggi di un piumone intorno al letto al suo attivo.
In Gran Bretagna, circa una coppia su tre ingaggia regolarmente una battaglia del termostato, quattro donne su dieci alzano la temperatura di nascosto ai mariti.
A fare luce sulla dicotomia termica uomo/donna ci ha pensato una ricerca finanziata dalla Corgi Homeplan, ditta specializzata in termostati e caldaie, che non è The World Academy of Sciences ma ha evidenziato un fatto: la temperatura media dei dispositivi di riscaldamento (o raffreddamento) delle case è di circa 20 gradi. Troppo bassa per il corpo femminile che sarebbe a proprio agio con 24,25 gradi contro i 22 degli uomini, come ha rivelato poi uno studio olandese del 2015.
Quei due gradi e mezzo di differenza alimentano l’annosa querelle anche nei luoghi di lavoro, dove, secondo una ricerca condotta dalla rivista Nature, la temperatura standard di una ventina di gradi (ancora oggi in vigore) sarebbe stata definita negli anni 60 in base al metabolismo maschile di un uomo di circa quarant’anni e 70 chili. È molto probabile che in quegli anni le donne impiegate negli uffici pubblici fossero un numero esiguo rispetto ai colleghi maschi, e protestassero meno.
Sostiene la scienza che la temperatura corporea degli umani -senza distinzione di genere- è la stessa, più o meno 37 gradi. Anzi, nelle donne è leggermente più elevata. Ma è la temperatura della pelle a fare la differenza percettiva. Già nel 1998 da uno studio della prestigiosa rivista scientifica britannica The Lancet, emergeva che la temperatura delle mani femminili esposte al freddo è di tre gradi inferiore a quella maschile. Ecco perchè le donne hanno mani e piedi gelati anche quando il freddo è solo appena accennato ( e Lui va in giro in maglietta di cotone e occhi al cielo).
La variazione è da attribuire all’attività metabolica, determinante nella velocità di produzione di energia termica nel corpo. Quella maschile è più rapida del 20, 30% rispetto a quella femminile per cui l’organismo delle donne fatica molto di più a mantenere la temperatura interna a dei valori di accettabile comfort. Peraltro ( e per sfiga), le donne hanno una massa muscolare inferiore rispetto agli uomini, quindi una minore possibilità di produrre calore.
Un metabolismo veloce fa sì che si brucino calorie più rapidamente, che il flusso sanguigno sia più elevato e le estremità corporee siano più calde. Ma nelle donne assume un ruolo significativo anche l’estrogeno. Soprattutto quando fa freddo, rende il sangue leggermente più denso, riducendo il flusso a mani e piedi. Ricerche scientifiche hanno rilevato che durante l’ovulazione, quando i livelli di estrogeno sono più alti, le donne tendono ad avere più freddo.
Si può ovviare alla sensazione di Antartide nelle ossa? A tutto c’è soluzione, diceva quello. Gli esperti consigliano di allenare la massa muscolare, per aumentare i livelli di calore corporeo. Secondo Emily Dickinson il freddo e il gelo,invece, si sconfiggono con l’arte: Fammi un quadro del sole… Fingiamo che quelli, ruggine e gelo – non arrivino mai!
Elda Cannarsa
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Consiglio: stampare questo articolo e tenerlo a portata di mano sul comodino. In caso di querelle sul termostato o sul piumone, sui piedi congelati o sulla temperatura percepita, al primo accenno di lite prendere lo stampato e sventolarlo in faccia al/alla partner: “Qui c’è scritto tutto. Leggi e non rompere i coglioni!”