IL PD E I CANDIDATI INTERCAMBIABILI: STEFANO BETTI NEL 2014 A CETONA FU ELETTO NELLA LISTA CONTRAPPOSTA A EVA BARBANERA. ADESSO E’ NELLA LISTA CON BEZZINI E ROSIGNOLI
CETONA – Le regionali toscane si avvicinano. Manca ormai meno di un mese. Siamo già nella campagna elettorale propriamente detta. Quella ufficiale che si fa nei 30 giorni precedenti il voto. Sui social qualcuno ha fatto notare, per esempio, che i manifesti fatti affiggere qualche settimana fa da Stefano Scaramelli negli spazi normali delle affissioni pubbliche, adesso dovrebbero essere oscurati.
Nei 30 giorni i manifesti elettorali o dei candidati possono stare solo negli appositi pannelli predisposti dai comuni. Giusta osservazione. Ovvio che non spetta a Scaramelli andare a coprire quei manifesti, ma a chi si occupa delle affissioni e a chi deve controllare che la campagna elettorale si svolga regolarmente, senza privilegi o scorciatoie per nessuno.
Qualcun altro ha storto il naso per il fatto che i candidati del Pd Bezzini e Rosignoli con i dirigenti locali del partito nel loro tour elettorale a Chiusi, hanno tenuto una iniziativa politica di propaganda nei locali dell’Associazione Pubblica Assistenza, che adesso non potrà negare stesso spazio e stessa accoglienza anche ad altri schieramenti. In effetti che un partito utilizzi per fare propaganda elettorale una associazione volontaristica e che l’associazione si presti alla propaganda di un partito partecipando attivamente all’iniziativa non è molto normale. Sarebbe meglio evitare.
Anche la Primavera a suo tempo incontrò la Pubblica Assistenza e altre associazioni, ma nella propria sede, non nei locali delle associazioni. E comunque una cosa è incontrare una associazione per “ascoltare cosa ha da dire” e altra cosa è fare iniziative politico-propagandistiche nella sede di una associazione. Il Pd spiegherà, se vorrà, di che tipo di iniziativa si è trattato, a Chiusi.
Ieri, qui su primapagina, abbiamo parlato dei candidati di “seconda linea”, ovvero delle liste secondarie, sia in appoggio ai candidati delle forze principali sia in solitaria (come i due partiti comunisti, Sì Toscana a Sinistra, o gli ex leghisti di Patto per la Toscana…). Oggi vorremmo invece parlare di quei candidati buoni per tutte le stagioni, e che talvolta spuntano fuori all’improvviso come il coniglio dal cilindro del prestigiatore, senza che nessuno si spieghi il motivo. E magari spuntano fuori dalla parte opposta a quella in cui stavano prima.
Quando il Comitato regionale del Pd bocciò la candidatura di Gabriele Berni nella lista per il collegio senese, sostituendo il sindaco di Monteroni, con tale Stefano Giuseppe Betti di Cetona, lo stesso segretario provinciale del Pd di Siena Andrea Valenti ammise di non conoscere il subentrante. La cosa fa un po’ sorridere, ve lo immaginate un allenatore di calcio che ad un certo punto si vede sostituire un giocatore dal patron che sta in tribuna il quale sempre dall’alto poi mette in campo un altro giocatore che l’allenatore nemmeno conosce? ecco questo è successo. Ma una spiegazione c’è.
Il candidato Pd alle regionali Stefano Giuseppe Betti infatti non è proprio di provenienza Pd. Nel 2014, alle elezioni comunali di Cetona, si candidò nella lista di Armandino Bennati. Una lista civica, non di destra, ma comunque contrapposta a quella del Pd capeggiata da Eva Barbanera. Fu pure eletto, con 57 preferenze.
Non sappiamo se è stata la gran mole di voti, quindi il seguito personale di Betti, a ingolosire Simona Bonafè e il regionale Pd, fatto sta che nella lista per le regionali Bettollini e Berni non ci sono e Betti invece sì. Punto.
Il Pd non solo ha messo in piedi una lista oggettivamente deboluccia nel senese, ma candida pure uno che qualche anno fa si fece eleggere per contrastare il Pd. Sono le dinamiche della politica moderna, fatta evidentemente anche di pedine intercambiabili…
Il fatto che Stefano Giuseppe Betti faccia parte del movimento politico Demos – Democrazia Solidale che è piuttosto vicino al Pd (ne fa parte anche Pietro Bartolo, candidato alle Europee) spiega la scelta dei vertici toscani del Pd, ma fino ad un certo punto. Perché magari potevano candidare un esponente di Demos che però non avesse trascorsi di opposizione al Pd, per dire. Insomma è come se alle prossime elezioni comunali di Chiusi, nella primavera 2021, il Pd, dopo aver giubilato Bettollini, candidasse qualche esponente del Comitato Aria. O uno dei due consiglieri dei Podemos. E magari così, dal nulla, senza senza alcun passaggio di confronto politico. Tutto è possibile. Ma poi se gli elettori vanno a fare una gita invece che a votare nessuno si potrà lamentare.
“La politica va riscoperta e va anche ripensata: non ci piacciono le semplificazione del leaderismo, della continua polarizzazione, della politica twittata o dell’autoreferenzialità: tutto si consuma in fretta, in chiacchiere e risse continue, senza spessore e senza memori. Diciamocelo sinceramente: una politica così ha allontanato tanti. Per noi è tempo di muoverci!” così si legge sul sito di Demos. Non hanno tutti i torti, ma la candidatura di Betti alle regionali, uno che fuori da Cetona nessuno ha mai sentito nominare né pronunciare una qualche parola, se non è autoreferenzialità cos’è?
m.l.
Una domanda visto che Stefano Scaramelli non è senz’altro responsabile del fatto che i manifesti siano stati attaccati fuori dagli spazi consentiti da coloro che li hanno affissi: ma perchè i vigili comunali non prendono provvedimenti contro tale infrazione? Nessuno si muove? Tutti zitti e nessuno si azzarda a farlo?Eppure dovrebbero essere loro gli addetti al controllo che vengano rispettate le disposizioni in materia. Mi sembra che l’esposizione del manifesto dello stesso eleggendo fu rimossa dalla vetrina della sede qualche anno addietro proprio con l’intervento dei vigili. O no? E allora poi per quale recondito motivo non lo si fà anche adesso ? Ma è possibile che finchè i cittadini non denunciano tali comportamenti e non informino le autorità nessuno si muove? Io credo che anche una multa a chi ha curato l’affissione ci debba scappare perchè chi la effettua lo sà bene che i manifesti debbono venir affissi negli spazi consentiti. Un altra volta probabilmente si guarderà bene da compiere lo stesso sbaglio ma se nulla succede queste diventano cose normali,mentre occorrerebbe domandargli la ragione di tale infrazione e sentire cosa risponde, e da questa riflettere se sia opportuna o meno la revoca di tale funzione del servizio di affissione. Ma se un qualunque commerciante occupa indebitamente una spazio pubblico anche magari dopo l’invito a rimuovere tale occupazione, la riceve o no di legge una multa ? Allora perchè chi compia una infrazione alle disposizioni- infrazione questa non di poco conto fra l’altro- non gli deve venir detto nulla ?
I manifesti di Scaramelli non sono stati attaccati fuori dagli spazi consentiti. Quando li ha attaccati era consentito affiggerli negli spazi normali. E’ adesso che è cominciata la campagna elettorale ufficiale, che andrebbero oscurati. Dal 20 agosto.Prima tutto a norma.
Di certo, prima sarà stato tutto a norma ma codesto è un giuochetto che fonda la sua essenza e la sua riuscita sull’impossibilità spesso manifesta che coloro che dovrebbero provvedere a vigilare possano oscurare le affissioni dopo una certa data di inizio campagna elettorale. In pratica anch’io posso far attaccare 1000 manifesti elettorali in un periodo consentito dalla legge, poi vediamo come va a finire con l’impossibilità pratica di toglierli di mezzo da parte di chi sia deputato al controllo di questi fatti che sono poi i vigili.Allora è la norma che non va bene secondo me perchè la natura di tale pubblicità è una ”pubblicità elettorale” e ci dovrebbero essere le norme che impediscano tale giuochino da furbastri.I manifesti fra la data di affissione nei posti generici dove c’è di tutto e quella prevista oltre la quale debbono essere collocati solo sugli spazi previsti, producono comunque la loro funzione pubblicitaria che risulta essere un fatto ben preciso e fuori dalle regole, anche a barba di coloro che gli spazi elettorali li rispettano e ne usufruiscono solo da quando sia consentito.Ma siamo italiani, fatta la legge trovato l’inganno e risulta un inganno legale perchè poi si verificano le condizioni per le quali spessissimo c’è l’impossibilità che vengano tolti.
Se si facesse la somma dei casi passati in cavalleria per i più svariati motivi quasi sempre contingenti (mancanza di personale, impossiblità pratica di rendersi conto dove venga effettuato l’attacchinaggio,tempo a disposizione per effettuare i controlli ed agire di conseguenza ecc. ecc.) si vedrebbe che sono molti di più i casi del lasciar stare che quelli delle rimozioni.
Carlo, non è esatto. I manifesti tipo quelli di Scaramelli affissi negli spazi normali in periodo non elettorale sono a tutti gli effetti (finché non scattano le norme per le campagne elettorali) dei semplici manifesti pubblicitari, esattamente come quelli di “Sbottegando” o delle promozioni di “Divani & Divani”. Scaramelli, come altri candidati, ha fatto un investimento in promozione, come una qualsiasi ditta commerciale, investendo anche sui tempi, cioè sull’anticipo rispetto alla campagna elettorale vera e propria, quindi sull’anticipo rispetto alla potenziale concorrenza. Adesso quei manifesti dovrebbero essere rimossi o oscurati, e dopo la segnalazione a mezzo stampa, a maggior ragione, chi ha il compito di provvedere dovrebbe farlo. Ma anche la concorrenza potrebbe protestare e chiedere il rispetto della normativa.
Stavolta forse sono stato insufficiente io nella mio tentativo di spiegazione. Io mi riferisco alle disposizioni che permettono questo genere di affissioni relative alla campagna eletttorale che prima della data che ne disponga i limiti dell’affissione vengano valutati per semplici ”manifesti pubblicitari”.Non ritengo possa essere questo lo spirito di tale disposizione poichè il messaggio che mandano è strettamente quello elettorale che poi si basa su fatti concreti che riguardano l’impossibilità pratica della loro rimozione od oscuramento,assolvendo cosi ad una funzione di concorrenza sleale nei confronti di altri che a tali regole o non abbiano pensato o che abbiano rispettato strettamente i dettami della campagna elettorale adeguandosi alle norme,anche a quelle di una etica semplicemente e trasparentemente concorrenziale. Chiaramente l’interessato non ha responsabilità ma basa la sua azione contando sul messaggio che circola e sul fatto che questo non possa per motivi pratici quasi mai essere rimosso.Non debbono a mio avviso essere le altre fazioni politiche concorrenti -adesso che è partita la campagna elettorale- a chiederne l’oscuramento ma deve essere la forza pubblica(in questo caso i vigili) a farlo di propria iniziativa perchè è questa che deve vigilare sul rispetto delle disposizioni. Ad ogni modo,credo che tutto questo possa essere un po’ un discorso come suol dirsi di” lana caprina” ma fino ad un certo punto però, per due motivi: primo che in un mondo mediatico nel quale siamo immersi, tali bombardamenti tendenzialmente e progressivamente non fruiscono più dell’attenzione che ne fruivano prima perchè le persone che hanno deciso di votare in un modo non votano in detto modo facendosi influenzare dai manifesti (parlo per me e per parecchi che conosco) ma poi anche per il fatto che si possa anche raggiungere l’effetto contrario se si ponga l’attenzione che tutti questi siano strattagemmi e mezzucci per cercare di influenzare i cervelli, e già da questo punto di vista è come(almeno per me) darsi una martellata sugli attributi e si può anche ottenere molte volte l’effetto contrario a quello sperato.Nel caso di cui stiamo discutendo la vuoi mettere di natura più ”sottoculturale” di questo una dizione di come appare che si basi sull’effetto mediatico della contraddizione per la quale si ricordi il futuro ?Già da questo se fossi depoliticizzato o non avessi delle ragioni per le quali non sapessi chi votare sarebbe per me una scelta da evitare quella che un manifesto comunichi quella roba.Quindi, già di base sarebbe da criticare fortemente.Ma si sà, il sistema mediatico viene apprezzato generalmente per gli effetti che provoca non per il mezzo con il quale li provoca, qualsiasi cosa esprima, anche emerite cazzate.E la gente ci casca anzi generalmente apprezza tutto questo e sente che è un modo che contenga ”modernità”.Molte volte esagerando sarei portato a chiamare chi si faccia influenzare da certe cose ”i nuovi schiavi”. Gli usufruitori di tutto questo meccanismo se ne avvalgono e fanno il loro mestiere,basato anchesso sul messaggio mediatico e soprattutto sulle sue contraddizioni che invitano a mettere a fuoco poichè si tengono in mente più facilmente. Già questo basterebbe per me a darne un giudizio di natura etica, ma si sà per la maggior parte- e potrebbe sembrare un giudizio sprezzante e qualunquistico, anche populista al limite, ma ogni popolo-tranne pochi che in genere sono stati sconfitti dalla storia da mezzi più potenti e dai quali non si potevano difendere-si meritano i governanti che hanno.Credo che l’italia sotto questo punto di vista sia in buona compagnia di parecchi.Le eccellenze che si distinguono per cultura politica ed umana e positività quasi sempre sono quelle che si distinguono da tale bailame dove siamo immersi e che mettono a fuoco il fatto ” dell’eccezione che confermi la regola”. Regola quella della quale parlavo, espressa prima sulla pochezza culturale, e non sono davvero quelli che si ricordano il futuro,anche perchè se fosse solo per loro, il futuro sarebbe peggiore del presente.Invece credo che sia sempre bene conservare la speranza e la fiducia nella ragione umana.Chi ne difetta, cerca in tutti i modi di affermare se stesso con i mezzi parziali sui quali ha creduto di investire.potrà sembrare che nulla c’entri ma il povero ”Mottino” alias Roberto Bellucci che tutti della nostra generazione hanno conosciuto, per prendere per i fondelli coloro che ti chiedevano sempre una sigaretta a sbafo in maniera continuativa per anni ad ogni ora del giorno e della notte, gli diceva: ”Vuoi fumare ? E quello meravigliato gli rispondeva sgranando gli occhi dalla contentezza: SI !! . E Mottino gli diceva in maniera assumendo un atteggiamento totalmente disinteressato: ”Fuma, fuma pure !!….” Allora spesso quello che sgranava gli occhi capiva perchè la sigaretta non gli fosse stata offerta. Oggi si continua a chiedere quella sigaretta APPARENTEMENTE senza capire.Ma solo APPARENTEMENTE. Questa è ”l’etica politica” che ci circonda e la gente continua a chiedere sigarette…..Sempre Mottino diceva : ”è ora di finirla con gli articoli di gomma”…..
Trovo che al riguardo del fatto di come termina il post che se al momento del voto il PD avesse pensato a candidare qualcuno del Comitato Aria o ad esso collegato, avrebbe dimostrato di prendere atto di quello che è stato.E se gli organi al vertice del partito avessero avallato una scelta tale,sarebbe un segno di apertura grande e di disponibilità a risolvere certe questioni che ammorbano il territorio, non da adesso. Tutta questa è semplicemente fantasia beninteso, ma talvolta-come dici tu stesso- è della fantasia che ci sarebbe bisogno….e spesso trovandosi sopra i fatti ed anche sopra gli sconvolgimenti strutturali la fantasia è quella che ci vorrebbe.Anche perchè a Chiusi mi sembra che vi siano-se non vado errato- almeno 4500 persone che tale ”fantasia” la vedrebbero necessaria, al contrario di coloro che attaccano quei manifesti.Come si diceva una volta a Chiusi nelle campagne: ”Troppo grasso sant’Antonio ?”…
Carlo, nei manifesti pubblicitari ognuno ci scrive quello che gli pare (nei limiti del consentito, ovviamente). La pubblicità di una persona, di un partito, di una festa di partito, di una svendita di poltrone o di un ristorante è esattamente la stessa cosa. Tranne che in campagna elettorale. Lì le norme cambiano. Ma fuori da quei 30 giorni fatidici, per l’ufficio affissioni che sul manifesto ci sia la faccia e lo slogan di Scaramelli, una promozione della Tim o di uno spettacolo teatrale nulla cambia. Ed è giusto così. Inutile rimestare… E in ogni caso l’articolo di incongruenze elettorali ne segnala altre, quella dei manifesti tutto sommato mi sembra la minore (e io non sono un fan di Scaramelli).
Figurati se lo sia io….ma non convengo con te che sia la stessa cosa e l’ho spiegato bene credo, a parole mie ma chi ha voluto comprendere ha sicuramente capito. Eh si, perchè fra le pieghe delle possibilità si permette quello che io ho detto che non dovrebbe essere permesso e siccome trattasi di manifesti elettorali che fanno riferimento alla politica dei partiti con i loro rappresentanti, il senso e l’uso della destinazione e del messaggio che inviano questi non cambia, e codesto lo considero un mezzuccio per aggirare le questioni e per prendere aiutini per prevalere.Ma sono tutte cose che ho già detto precedentemente e ne ho spiegato il perchè, il modo e le modalità nell’intervento precedente e ti dico francamente che mi sembrava di essere stato chiaro soprattutto quando ho toccato chiamiamolo così: ”il corpo etico della questione”. Se poi per te tale cosa- come del resto dici- è paragonabile alla pubblicità di un prodotto scatolato di fagiuoli od altro, allora vuol dire che il ” punto di cottura” non dei fagiuoli ma di altro, è discretamente basso e sei come coloro che nelle differenze che vi sono perchè non le vedono ci saltano sopra e le scavalcano perchè secondo loro sia utile farne di tutta un erba un fascio quando credono che convenga loro dimostrare quello che asseriscono.Invece non deve essere così caro Marco ! E soprattutto il non discernere nella professione che eserciti che vi siano delle differenze e dire che per te sia tutto euguale perchè la legge è giusto che consideri tale aspetto al pari di una scatola di fagiuoli non è un buon segno di attendibilità da parte tua, perchè anche se le disposizioni esistono credo soprattutto da sinistra debbono essere ”criticate” e ne debba essere impedita sia l’ingiustizia formale sia quella effettiva, che come tante altre disposizioni diverse che si applicano, spesso hanno la produzione di effetti. Se non si comprende questo veramente si è depositari di pensieri arretrati che si pensa di far valere ed applicare ogni qualvolta si rendano necessari perchè la legge dia dei paletti d’uso sia temporale ma anche di contenuto.Perchè tutto è perfettibile,anche le leggi e considerarle che in tal caso venga permesso un ” tabula rasa” di tutto mettendo tutto alla stessa stregua come dici te per la quale venga codesta considerata ”normale pubblicità”. No, non è normale pubblicità, ed ogni persona di buon senso e non prevenuta lo può affermare.Rispondimi a questa domanda per favore: ma gli effetti nei confronti delle possibilità di scelta delle persone dal 20 Agosto in poi sono diverse da quelle che un influsso della propaganda possa aver fatto precedentemente? Certo che la legge e le disposizioni debbono fissare dei limiti ci mancherebbe altro, ma trattasi di una materia dove non si possa discernere e determinare la concorrenza sleale affettando con il coltello la torta prima del 20 Agosto oppure dopo il 20 Agosto perchè questa è materia delicata che influisce nelle menti e fà formare delle discriminazioni fra chi ne sà approfittare e chi invece è ligio alle disposizioni.Produce delle differenze comportamentali insomma e c’è chi se ne approfitta contando sull’impossibilità pratica del loro oscuramento.E certo che adesso per maggior ragione quelli andrebbero rimossi; grazie dell’ovvietà c’ero arrivato anch’io… Ma c’è da spiegarlo tale perchè? Non ci si arriva da soli a capire che i manifesti che permangono e sono leggibili e posti prima del 20 Agosto non siano le scatole di fagiuoli che tu dici ? Talvolta, pur nella contrarietà dei nostri pensieri evocati mi desti meraviglia di come il complesso mediatico possa influire nel pensiero delle persone ed i punti di considerazione di dove queste possano arrivare fino alla considerazione che prima del 20 Agosto sia considerato giusto appenderli e che la legge lo permetta e che le disposizioni considerino tutto questo alla stessa stregua dei prodotti alimentari o delle bibite o dei telefonini o di altro e che in tale materia si possa non tener presente gli effetti prodotti. Stà alle persone,alla loro sensibilità, alla loro considerazione degli altri, alla loro cultura e senso sociale e dello Stato non concepire di poter infrangere eticamente certi aspetti valoriali che ne stanno dietro. Questa è affidabilità, il contrario è sottocultura e furbizia, intelligenza poca, anche di coloro che la giustificano e che se ne servono. Poi alla fine chi cerca trova, e non c’entra nulla che tu non tifi per Scaramelli come dici, quella è una posizione tua come quella di chiunque altro possa avere ragioni dentro di sè per scegliere uno o l’altro che voglia.Io non critico questo, semmai mi rifaccio alle ragioni del perchè possa essere scelto o l’uno o l’altro ma siamo in campi concettuali diversi da questa storia.Se per te, tutto quanto è successo prima del 20 Agosto è cosa normale ed intesa come normale possibilità non tenendo conto di tutto ciò che ho detto,allora da ora in poi è meglio che invece che dal medico di famiglia a farmi curare vada da ”Formica”, che tu sai chi era….ma in tutta franchezza sarebbe bene che ci andassero gli altri da ”Formica” e chi giustifica e dice che tutto questo sia normale e non ci trovi nulla da ridire. Vedi, senza voler apparire nè sputasentenze, nè spocchioso, nè fra coloro che si guardano all’ombelico, oppure fra quelli che si guardano allo specchio e ringraziano la propria madre di averli fatti ” così belli” (perchè ci sono anche questi eh… ),ma il ”punto di cottura”che dicevo prima oggi dipende molto da quale ”materiale” la gente sia costituita.C’è qualche materiale che bastano pochi minuti, qualcuno che non bastano ore.Ed oggi non mi dirai che nella stragrande totalità della gente tale ”punto di cottura” sia salito nella scala delle temperature.Basta poco per raggiungerlo,anzi ancor prima della cosiddetta ”rana bollita”che ho sempre portato a paragone del concetto anche mediatico di assuefazione,perchè tale ”punto di cottura si è abbassato ed è ”un segnaccio….”