SPOSTAMENTI TRA COMUNI CONFINANTI DI ALTRA REGIONE: LA TOSCANA DA’ IL VIA. MA SERVE L’OK DELL’UMBRIA

SPOSTAMENTI TRA COMUNI CONFINANTI DI ALTRA REGIONE: LA TOSCANA DA’ IL VIA. MA SERVE L’OK DELL’UMBRIA
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I SINDACI DI CHIUSI, CASTIGLIONE DEL LAGO E CITTA’ DELLA PIEVE PRONTI A FIRMARE L’ACCORDO. E INTANTO RIAPRONO BAR, RISTORANTI, PARRUCCHIERI, BARBIERI E NEGOZI. PIANO PIANO RIPARTE ANCHE LO SPORT.

CHIUSI – Sembrava il pronti via, anche per quanto riguarda gli spostamenti fuori regione, almeno nei comuni confinanti. Ieri sera, intorno alle 20 il Consigliere regionale Toscano dei 5 Stelle Giacomo Giannarelli sui social esultava per la vittoria: “Finalmente, li abbiamo convinti!” scriveva, postando di seguito il testo di una ordinanza della Regione Toscana (la n.57 del 17 maggio) appena emessa:  “A decorrere dal 18 maggio (che sarebbe oggi, ndr) previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Toscana, nei limiti del comune confinante, da parte di coloro che abitano in comuni collocati a confine tra Toscana e altre Regioni”.

Sembrava fatta e già stamattina qualcuno da Chiusi Scalo si è precipitato a Po’ Bandino. E viceversa. Solo che la norma toscana non vale anche per l’Umbria, né per le altre regioni confinanti (Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Marche). E senza una apposita identica ordinanza da parte di tali regioni anche gli eventuali accordi tra  sindaci dei comuni confinanti non varrebbero un fico secco. L’Umbria ad esempio non ha ancora deliberato nulla in tal senso. Quindi tra Umbria e Toscana la situazione resta quella di ieri..

C’è la possibilità che gli spostamenti, almeno nei comuni confinanti siano resi possibili prima del fatidico 3 giugno, data fissata dal’ultimo Decreto governativo, ma al momento, ancora non lo sono. Il tam tam scatenato da Giannarelli e ripreso da molti esponenti 5 Stelle, ha generato oggettivamente aspettative e azioni non lecite, con rischio di far incorrere i cittadini in sanzioni salate.

Subito il sindaco di Chiusi Bettollini aveva informato sul suo profilo facebook che la notizia non poteva ancora avere effetto concreto e immediato. Poi intorno alle 10 ha anche infornato, sul medesimo canale, di essersi attivato con i colleghi “confinanti” Matteo Burico e Fausto Risini:

Ho appena parlato con il Sindaco del comune di Città della Pieve e con il Sindaco del comune di Castiglione del Lago. Vi confermo che tra noi sussistono tutte le condizioni per sottoscrivere un accordo per lo spostamento tra i nostri comuni confinanti e consentire così a tanti affetti di rincontrasi. Purtroppo come vi avevo anticipato ieri sera, la Regione Umbria non ha deliberato questa possibilità. I sindaci umbri mi confermano però che la loro Regione sta lavorando e verificando questa ipotesi. Avremo quindi notizie tra qualche giorno. Tengo a precisare che, se anche l’Umbria si dotasse di questa norma, noi Sindaci siamo già in accordo”.  Una frecciatina, Bettollini ai “politicanti che diffondono notizie sui social” non se la fa mancare: “La comunicazione è una cosa seria. Molte persone erano indotte a spostarsi in Umbria già da questa mattina rischiando così sanzioni elevate“.

Anche il sindaco pievese Fausto Risini accogliendo con favore la decisione della Toscana scrive:

“In riferimento all’Ordinanza n. 57 del 17 maggio 2020 della Regione Toscana con cui si ammettono gli spostamenti fuori Regione per i cittadini dei Comuni situati a confine, misura che come sapete incontra tutto il mio favore, vorrei ribadire che in diverse occasioni ho personalmente sollecitato la Regione Umbria a procedere in tal senso, l’ultima proprio in previsione dell’uscita delle nuove disposizioni governative. Fermo restando che un dialogo e un confronto diretto tra le Regioni sarebbe stato più efficiente, nonché auspicabile per concretizzare questo obiettivo, considerato che un provvedimento unilaterale comunque impedisce l’applicazione di tale misura, resta salvo che io ed il Sindaco della Città di Chiusi Juri Bettollini abbiamo già concordato che appena vi sarà la disponibilità della Regione Umbria a deliberare in tal senso, seguirà nell’immediato anche l’accordo dei nostri rispettivi Comuni”.

Staremo a vedere come evolverà la situazione. Con la speranza che il Governo non impugni l’ordinanza della Toscana, come ha fatto con quella della Regione Calabria su bar e ristoranti, perché “meno restrittiva” delle norme nazionali…

Va detto che l’Ordinanza della Regione Toscana che consente – previo accordo tra i sindaci e analoghe delibere da parte delle regioni – lo spostamento nei comuni confinanti, ricalca esattamente la proposta che avevamo avanzato a fine aprile da queste colonne e che poi è stata rilanciata, anche con iniziative pubbliche, dai sindaci di Chiusi e Castiglione del Lago, mentre il consigliere 5S Giannarelli che pure si era mobilitato sul tema, proponeva di valutare un “raggio chilometrico”. Quindi la Regione sembra esser stata convinta più che dai pentastellati, dalle iniziative dei sindaci che da Chiusi a Marradi, da Pontremoli a Sorano e Sansepolcro hanno posto il problema…

Se l’Umbria e le altre regioni confinanti con la Toscana delibereranno in proposito, e i singoli sindaci si metteranno d’accordo, lo spostamento, limitatamente ai comuni immediatamente confinanti, sarà possibile. Questo significa che da Chiusi si potrà andare a Castiglione del Lago e Città della Pieve (e basta) e viceversa. Così come da Cetona si potrà andare a Città della Pieve, da San Casciano a Città della Pieve, Fabro, Allerona, Acquapendente, Proceno. Da Montepulciano a Castiglione del Lago, da Tuoro sul Trasimeno a Cortona e da Cortona a Tuoro, a Castiglione del Lago, Umbertide, Città di Castello e Lisciano Niccone… Per rimanere al nostro territorio. Ma è ovvio che il discorso vale per tutti e 47 comuni toscani che confinano con altre regioni.

Ora, per quanto riguarda il confine umbro-toscano si attende la decisione e l’atto conseguente della Regione Umbria. Che a quanto trapela sembra intenzionata a “copiare”e fare propria  l’ordinanza della Toscana.

Intanto da oggi ripartono molte attività. Compresi bar e ristoranti, barbieri, parrucchieri ed estetisti. Questi ultimi possono tenere aperto il negozio dalle 7 alle 22, tutti i giorni della settimana, prefestivi e festivi compresi. Ovviamente l’apertura è facoltativa e l’orario minimo è di 5 ore al giorno.  Riaperti, a Chiusi anche parchi, giardini, casine dell’acqua e il Sentiero della Bonifica. Piano piano piano riparte anche lo sport, per ora solo in forma individuale. Si può giocare a tennis e da ieri sono tornati in acqua al lago di Chiusi i ragazzi e le ragazze della Canottieri D’Aloja, che sono una trentina. Al momento solo su barca singola, niente “2, 4 o 8 con”… ma vedere i giovani e giovanissimi atleti della Canottieri vogare sotto il sole, nell’acqua calma del Chiaro, ieri dava un “senso di liberazione”, da fine di un incubo. Così come rivedere tanta gente a camminare, correre e pedalare sul sentiero della Bonifica. Ovviamente, ancora senza poter “sconfinare” né verso Castiglione del Lago, né verso Montepulciano. Riaprono anche molti negozi rimasti chiusi per due mesi. Da domani, martedì 19 via anche al mercato settimanale di Chiusi Città (solo alimntari, piante e fiori), dal 25 (forse) anche a Chiusi Scalo…

Certo, la paura di qualche “ricaduta” di qualche rigurgito del virus e di nuovi contagi è ancora tangibile. E la normalità di questi giorni non è la normalità di prima: le mascherine, le distanze, le cautele, i guanti, il divieto di saluto con abbraccio e stretta di mano, o con il più giovanile “give me five”, rende tutto un po’ ovattato e più triste. Ma già uscire di casa, vedere i negozi aperti fa respirare un’altra aria. Se tra qualche giorno si potrà anche varcare il confine e i chiusini, per esempio, potranno tornare a trovare i parenti a Città della Pieve, a Moiano a Villastrada o a Castiglione del Lago e magari anche a fare la spesa a Po’ Bandino sarà un’altro spicchio di normalità riconquistata. E per i supermercati di Po’ Bandino potrebbe essere qualcosa di più di un pizzico di clientela ritrovata…

m.l.

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