VALDICHIANA E TRASIMENO: STARE IN CASA FUNZIONA, IL CONTAGIO COMINCIA A RALLENTARE. STIAMO IN CASA!

VALDICHIANA E TRASIMENO: STARE IN CASA FUNZIONA, IL CONTAGIO COMINCIA A RALLENTARE. STIAMO IN CASA!
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CHIUSI – Ormai le dirette Facebook sono diventate una sorta di bollettino quotidiano dal fronte. E non le fa più solo il sindaco di Chiusi Bettollini. Le fanno un po’ tutti i sindaci. Chi più chi meno. Oggi il sindaco di Castiglione de Lago Matteo Burico ha fatto il punto sulla situazione nel suo comune: 13 casi di positività, di cui 3 ospedalizzati a Perugia e 10 in isolamento a casa.  Le persone attualmente in quarantena sono 6, 18 hanno terminato il periodo di sorveglianza attiva. A Città della Pieve i casi sono fermi a 15. Da sabato. A Chianciano un solo caso di positività con 2 persone in quarantena e 12 in isolamento domiciliare. A Montepulciano i casi positivi sono 5, le persone messe in quarantena dal 28 febbraio 58, di queste 41 hanno già terminato il periodo di isolamento.

Insomma come si vede, in tutto il territorio a cavallo tra Valdichiana e Trasimeno la diffusione del coronavirus sembra cominciare a segnare il passo.

In Provincia di Siena i casi registrati oggi sono 16 (ieri erano 12), un aumento considerato fisiologico, in provincia di Arezzo oggi solo 9, ieri erano stati 56…

A Chiusi il bollettino di oggi registra un nuovo caso (una dona contagiata dal figlio tornato a casa da altra regione), fortunatamente però la persona sembra aver avuto pochissimi contatti qualificati…  Le persone in quarantena ad oggi sono solo 61. Ieri erano 62, ma in totale sono state 289. Quindi 228 hanno terminato il periodo di isolamento senza ammalarsi. “Questo  un dato positivo, che fa ben sperare e che ci dice che le misure di contenimento hanno funzionato”, così si  espresso il primo cittadino Bettollini nella sua diretta quotidiana, andata in onda, su facebook alle 17,00…

I casi di positività a Chiusi salgono dunque a 29 con un decesso, quello dell’86enne avvenuto domenica al Policlinico delle Scotte a Siena.

Otto contagiati e al momento 61 persone in quarantena significa che l’area di contagio è stata circoscritta e messa sotto controllo.  Ciò non significa che la battaglia sia vinta, ma che si è sulla buona strada sì. Il sindaco di Chiusi ha poi annunciato che domani mattina prorogherà al 3 aprile le tre ordinanze che avevano scadenza 25 marzo, questo anche per uniformarsi ale norme nazionali emanate dal Governo. Ha spiegato che siamo ancora nella fase cruciale e che è assolutamente necessario continuare a stare a casa. Anzi “in casa”. Che a fare la spesa ci deve andare una sola persona per famiglia e una sola volta a settimana. Ovviamente nel proprio comune. Ha invitato i residenti nelle frazioni ad utilizzare, per quanto possibile, i negozi locali e il supermercato presso il centro commerciale Etrusco a Querce al Pino, per creare meno assembramenti nei supermercati di Chiusi Scalo.

Ha infine ricordato che è cambiato il modulo dell’autocertificazione (scaricabile dal sito web del Comune) che adesso va compilato in duplice copia – una rimarrà agli agenti preposti ai controlli-  e presenta una più stringente formulazione dei motivi degli spostamenti.

Intanto, nel bollettino giornaliero delle 18 il capo della Protezione Civile Borrelli coadiuvato oggi dal presidente del Consiglio Superiore della Sanità, ha smentito categoricamente la notizia rimbalzata oggi su alcuni organi di stampa che il Governo avrebbe intenzione di prorogare le misure di contenimento del contagio e la chiusura delle attività fino alla fine di luglio. No, le misure per ora restano in vigore fino al 3 aprile e solo nei giorni immediatamente precedenti il Governo e le autorità sanitarie decideranno se prorogarle ulteriormente o meno. Ma la data del 31 luglio al momento è una fake…

La guerra continua, insomma, ma l’avanzata del nemico sembra essere stata rallentata.

Intanto le autorità sanitarie stanno correndo per trovare al più presto soluzioni sanitarie per la cura del coronavirus. E’ stato stipulato un protocollo di intesa tra Regione Lazio, Ministero dell’Università e della Ricerca Ministero della Sanità, Cnr e Ospedale Spallanzani di Roma per la ricerca e la validazione di un vaccino; nello stesso tempo l’Agenzia Italiana per il Farmaco AIFA sta lavorando per accelerare i protocolli terapeutici e l’uso di particolari farmaci e vari approcci diagnostici e di laboratorio che  hanno dato dei risultati, ciò anche attraverso la costituzione di un Comitato Unico Nazionale.

Tutti stanno facendo la propria parte. Chi è in prima linea, chi lavora nelle retrovie, chi si occupa di approvvigionamenti sia delle truppe al fronte che della popolazione. A noi cittadini compete la parte di stare in casa ed evitare il più possibile contatti che possano essere fonte di contagio. Dobbiamo considerarci tutti, nessuno escluso dei potenziali contagiati (magari asintomatici), per cui isolarsi è fondamentale per salvaguardare gli altri, oltre che se stessi.

m.l.

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